
Eventi
MusiCabaret
sabato 30 ottobre 2010
Dal lunedi al sabato ingresso 20.30 – sipario 21.00 domenica ingresso 17.00 – si Abbonamento cabaret € 50.00 Abbonamento musica € 50.00 Ingresso singolo € 12.00
Teatro Vida Via Giardini, 72 – Gravina in Puglia
tel.080. 3267377 – 368. 3818381 teatrovida@libero.it
Il laboratorio teatrale Vida presenta MusiCabaret
Spettacoli di Musica e Cabaret
dal 30 ottobre al 12 marzo
Da Zelig Bravo Grazie Colorado Cafè Live
Musica
Gli appuntamenti della stagione concertistica 2010/2011 seguono un medesimo filo conduttore: il linguaggio di un secolo, il '900, che ormai abbiamo alle spalle e che ha determinato il nostro modo di produrre cultura e di sentire l'arte.
La contaminazione culturale, la ricerca delle proprie radici, con uno sguardo sul linguaggio del dissenso, sono temi che appartengono al secolo breve e mostrano la loro valenza nell'ambito di una programmazione musicale che spazia dalla musica gitana al jazz, dal pop alla poetry performance, in cui le sonorità di un pianoforte si fondono con l'azione scenica, interpretandone coerentemente il testo.
Tutto ciò si inscrive in un'idea di società post moderna, dove è possibile uno scambio costruttivo di esperienze, di pensieri e di emozioni. Questo sentire dinamico e multidimensionale è costantemente messo in evidenza la sua interpretazione.
Stefania Carulli
30 ottobre Ricordando Django Reinhardt
Umberto Viggiano Acustic Moode Quartet
Musica Manucche – tra jazz e musica gitana
I nomadi Manouches sono i discendenti del ceppo zingaro più antico. Un contributo significativo fu apportato negli anni trente dal chitarrista e compositore Manouche Django Reinhardt. Reinhardt fu un raro esempio di intelligenza musicale incontaminata dalle mode e dai tempi.
Nelle comunità manouche, la tradizione si trasmette oralmente in occasioni di feste e di incontri familiari, dove la musica occupa sempre un posto preponderante. Questo genere musicale, denominato anche gypsy jazz o swing manouche può essere meglio descritto come folklore vivente aperto a influenze esterne nel quale è possibile ogni sorta di scambio, abbracciando un ampio spettro di stili pur rimanendo nel proprio contesto musicale.
Umberto Viggiano – Chitarra
Giacomo Desiante – Fisarmonica
Franco Speciale – Chitarra
Franco Fossanova – Contrabbasso
13-14 novembre E cosi che va via un po' di noi, così che se ne va senza tante parole
Coverland ensamble - Immagini a cura del dott. Soldano
La pop music è il fenomeno musicale più rilevante di tutto il novecento. Sfugge ad ogni rigorosa analisi e classificazione, racchiudendo in sé schemi formali e stimoli sonori provenienti dalle fonti più disparate.
Al di là dei personaggi famosi, dei dischi, delle etichette, l'elemento che risulta fondamentale per la sua comprensione è quello della riappropriazione da parte di tanti giovani della pratica musicale, che da tempo era stata pressoché dimenticata.
L'esempio dei beatles ha stimolato la formazione di miriadi di complessi e un atteggiamento verso la musica più disinibito e consapevole. È certamente questo rapporto di attiva partecipazione il dato più incoraggiante e duraturo dell'intera vicenda pop.
Giacomo Riviello – Voce
Paola Toscano – Voce
Marilena Paternoster – Voce
Stefania Carulli – Voce
Nico Mastromatteo – Batteria
Pasquale Pisicoli – Chitarra
Michele Paternoster – Basso
Francesco Cassano – Pianoforte
11 dicembre La grazia e l'incanto
Quartetto d'archi L'altro Novecento
Il musical, l'operetta, la danza e i soavi temi natalizi offrono un altro tassello nel viaggio, che percorre il ricco patrimonio musicale del '900.
La formazione classica del quartetto d'archi conferisce una straordinaria finezza esecutiva ed una eleganza timbrica, che innalzano a classico questa musica, che ha già un suo posto in una idea di continuità culturale.
Classico è ciò che quanto più si crede di conoscere, tanto più si trova nuovo, inaspettato, inedito … e giunge a configurarsi come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani.
(I.Calvino)
Soprano Maria – Maddalena Notarstefano
Primo Violino – Massimiliano Schiavone
Secondo Violino – Annamaria Losignore
Violoncello – Valentina Fabrizio
Contrabasso – Angelo Raffaele Basile
29 gennaio Le vie del Jazz - Il Jazz e la contaminazione folklorica
Duo fisarmonica e pianoforte
Giacomo Desiante Oscar del Barba
L'intenzione di questa performance è quella di ricercare evocazione simboliche appassionate e fiere, atmosfere oniriche delle melodie popolari del Sud e del Nord Italia e di coinvolgersi in un cammino misterioso e profondo, nella rielaborazione jazzista di quelle ancestrali melodie.
Proponiamo un ideale volo pindarico nei luoghi, nei suoni, nei sentimenti, che miticamente richiamano le nostre radici: è così che il jazz diviene la musica in grado di oltrepassare i confini culturali e simbolici e di divenire il canto di dolore e di amore di tutti coloro che ancora aspirano ad una società senza pregiudizi, divisioni e incomunicabilità.
Cabaret
Anche quest'anno il teatro vida ripropone al proprio pubblico la stagione dei comici con artisti provenienti dalle note ribalte di zelig e colorado.
Personaggi, dunque, di sicuro valore, interpreti di un genere di spettacolo, il cabaret per l'appunto, nel mondo di oggi particolarmente ricercato come oasi per dimenticare l'inevitabile fardello di piccole e grandi sofferenze che ogni uomo porta con sé.
Aldo Palazzeschi diceva che il riso in un popolo civile è il profumo della vita. Ecco, noi del teatro vida vogliamo contribuire, ancora una volta, a farvi riscoprire questo profumo molto spesso occultato. Allora, d'ora in avanti, regaliamoci tutti una risata in più perché solo ridendo, sapremo migliorare noi stessi e ritrovarci di certo in una buona compagnia.
Ciro Giustiniani 18 novembre
Giovane cabarettista napoletano, vincitore del premio charlot '07, nasce nel laboratorio tunnel giovani "si pariando" al tam tunnel comedy club di napoli.
Il suo spettacolo, sulle continue evoluzioni della società moderna è un crescendo di comicità e nel contempo riflessione sulle problematiche amorose giovanili, con uno sguardo ai difficili contesti sociali della propria città.
Monologhi sta dalla forte presenza scenica, usa un lessico comico espressivo di facile approccio, grazie al quale riesce ad entrare in immediata sintonia col pubblico di ogni età, che si identifica nei suoi racconti di vita quotidiana.
Bruce Ketta 15 dicembre
Matteo Iuliani, in arte Bruce Ketta, nasce a Milano da genitori pugliesi il 28 ottobre 1969. Prima di approdare al cabaret, si cimenta con ottimi risultati nei match d'improvvisazione teatrale.
Successivamente, si mette in luce come attore di teatro comico e fa il suo esordio al teatro ciack di milano nella commedia " poche spose per troppi fratelli" ( 2000 – scritto e diretto da Marina Negri) al fianco di Enrico Beruschi.
Dopo aver frequentato con profitto svariati stage e corsi, conseguendo numerosi attestati, si diploma come attore spontaneo e in improvvisazione teatrale. Dopo severe selezioni, è l'unico diplomato al corso di cabaret di campo teatrale.
Esordisce come cabarettista sul palco del "fly club" di Sesto San Giovanni (Mi)
Alessandro Bolide 20 gennaio (APPUNTAMENTO RINVIATO)
Monologhi sta dal linguaggio nazionale, capace di saltare gli stereotipi napoletani, fa mostra di grande originalità e capacità espressive nei suoi spettacoli, dove tutto si gioca sull'improvvisazione e sull'interazione con il pubblico, risultando così un'artista sempre imprevedibile.
Il suo spettacolo altro non è che uno sfogo, in cui il comico mette in luce con occhio critico tutte le difficoltà dei rapporti che ha avuto con le donne della sua vita, con la sua famiglia, con la città, con le istituzioni, con le mode e con tutto quello che lo circonda; là dove poggia il suo sguardo lì nasce gag, ma dopo le sue battute e l'ilarità del pubblico lui ci tiene molto a precisare che alla fine davvero… "non c'è niente da ridere!!!!!!"
Rilevanti sono le partecipazioni a programmi televisivi oltre a diversi interventi a programmi radiofonici in onda su Rai Tre, Rai Due.
Mariano Bruno 11 febbraio
Giovane promessa del cabaret, mariano bruno muove i suoi primi passi partecipando al corso di recitazione del Teatro Totò di Napoli nel 2003, quindi emerge dal laboratorio "si pariando" organizzato ogni anno dalla tunnel produzioni.
Bruno costruisce il suo spettacolo ironizzando sulla quotidianità del suo quartiere. Sottolinea gli atteggiamenti esasperati di chi vìve la tragica realtà della periferia, come ad esempio il saper convivere in un condominio affollatissimo, perché il suo è un "palazzo grandissimo, anzi sembra un carcere, 200 famiglie, infatti, abita a poggio reale".
Duo Arteteca 25 febbraio
Dopo aver seguito dei corsi di formazione ed aver maturato varie esperienze teatrali, nel 2005 nasce un gruppo teatrale chiamato "Lazzari Felici" formato da Monica Lima, Enzo Luppariello ed altri due giovanissimi attori; Claudio Greco e Francesco Iacono.
Il 7 luglio 2007, la compagnia teatrale non si scioglie, ma due componenti del gruppo Monica Lima, Enzo Luppariello, coppia anche nella vita, si rivolgono anche al cabaret… nasce così; il duo "Gli Arteteca".
Il duo vince il premio nazionale "Festival Del Cabaret di Manciano" Grosseto e il premio "Ridi che ti passa" di Afragola – Napoli ed è finalista in diversi concorsi.
Registrano diverse promo fiction per la mediaset, in onda all' interno del programma "Buona Domenica" e della fiction "I Cesaroni", inoltre, partecipano come cabarettisti alla trasmissione televisiva "Seven Show".
Sono finalisti al prestigioso premio di cabaret "Bravo Grazie" in onda su Rai Due.
Spettacoli di Musica e Cabaret
dal 30 ottobre al 12 marzo
Da Zelig Bravo Grazie Colorado Cafè Live
Musica
Gli appuntamenti della stagione concertistica 2010/2011 seguono un medesimo filo conduttore: il linguaggio di un secolo, il '900, che ormai abbiamo alle spalle e che ha determinato il nostro modo di produrre cultura e di sentire l'arte.
La contaminazione culturale, la ricerca delle proprie radici, con uno sguardo sul linguaggio del dissenso, sono temi che appartengono al secolo breve e mostrano la loro valenza nell'ambito di una programmazione musicale che spazia dalla musica gitana al jazz, dal pop alla poetry performance, in cui le sonorità di un pianoforte si fondono con l'azione scenica, interpretandone coerentemente il testo.
Tutto ciò si inscrive in un'idea di società post moderna, dove è possibile uno scambio costruttivo di esperienze, di pensieri e di emozioni. Questo sentire dinamico e multidimensionale è costantemente messo in evidenza la sua interpretazione.
Stefania Carulli
30 ottobre Ricordando Django Reinhardt
Umberto Viggiano Acustic Moode Quartet
Musica Manucche – tra jazz e musica gitana
I nomadi Manouches sono i discendenti del ceppo zingaro più antico. Un contributo significativo fu apportato negli anni trente dal chitarrista e compositore Manouche Django Reinhardt. Reinhardt fu un raro esempio di intelligenza musicale incontaminata dalle mode e dai tempi.
Nelle comunità manouche, la tradizione si trasmette oralmente in occasioni di feste e di incontri familiari, dove la musica occupa sempre un posto preponderante. Questo genere musicale, denominato anche gypsy jazz o swing manouche può essere meglio descritto come folklore vivente aperto a influenze esterne nel quale è possibile ogni sorta di scambio, abbracciando un ampio spettro di stili pur rimanendo nel proprio contesto musicale.
Umberto Viggiano – Chitarra
Giacomo Desiante – Fisarmonica
Franco Speciale – Chitarra
Franco Fossanova – Contrabbasso
13-14 novembre E cosi che va via un po' di noi, così che se ne va senza tante parole
Coverland ensamble - Immagini a cura del dott. Soldano
La pop music è il fenomeno musicale più rilevante di tutto il novecento. Sfugge ad ogni rigorosa analisi e classificazione, racchiudendo in sé schemi formali e stimoli sonori provenienti dalle fonti più disparate.
Al di là dei personaggi famosi, dei dischi, delle etichette, l'elemento che risulta fondamentale per la sua comprensione è quello della riappropriazione da parte di tanti giovani della pratica musicale, che da tempo era stata pressoché dimenticata.
L'esempio dei beatles ha stimolato la formazione di miriadi di complessi e un atteggiamento verso la musica più disinibito e consapevole. È certamente questo rapporto di attiva partecipazione il dato più incoraggiante e duraturo dell'intera vicenda pop.
Giacomo Riviello – Voce
Paola Toscano – Voce
Marilena Paternoster – Voce
Stefania Carulli – Voce
Nico Mastromatteo – Batteria
Pasquale Pisicoli – Chitarra
Michele Paternoster – Basso
Francesco Cassano – Pianoforte
11 dicembre La grazia e l'incanto
Quartetto d'archi L'altro Novecento
Il musical, l'operetta, la danza e i soavi temi natalizi offrono un altro tassello nel viaggio, che percorre il ricco patrimonio musicale del '900.
La formazione classica del quartetto d'archi conferisce una straordinaria finezza esecutiva ed una eleganza timbrica, che innalzano a classico questa musica, che ha già un suo posto in una idea di continuità culturale.
Classico è ciò che quanto più si crede di conoscere, tanto più si trova nuovo, inaspettato, inedito … e giunge a configurarsi come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani.
(I.Calvino)
Soprano Maria – Maddalena Notarstefano
Primo Violino – Massimiliano Schiavone
Secondo Violino – Annamaria Losignore
Violoncello – Valentina Fabrizio
Contrabasso – Angelo Raffaele Basile
29 gennaio Le vie del Jazz - Il Jazz e la contaminazione folklorica
Duo fisarmonica e pianoforte
Giacomo Desiante Oscar del Barba
L'intenzione di questa performance è quella di ricercare evocazione simboliche appassionate e fiere, atmosfere oniriche delle melodie popolari del Sud e del Nord Italia e di coinvolgersi in un cammino misterioso e profondo, nella rielaborazione jazzista di quelle ancestrali melodie.
Proponiamo un ideale volo pindarico nei luoghi, nei suoni, nei sentimenti, che miticamente richiamano le nostre radici: è così che il jazz diviene la musica in grado di oltrepassare i confini culturali e simbolici e di divenire il canto di dolore e di amore di tutti coloro che ancora aspirano ad una società senza pregiudizi, divisioni e incomunicabilità.
Cabaret
Anche quest'anno il teatro vida ripropone al proprio pubblico la stagione dei comici con artisti provenienti dalle note ribalte di zelig e colorado.
Personaggi, dunque, di sicuro valore, interpreti di un genere di spettacolo, il cabaret per l'appunto, nel mondo di oggi particolarmente ricercato come oasi per dimenticare l'inevitabile fardello di piccole e grandi sofferenze che ogni uomo porta con sé.
Aldo Palazzeschi diceva che il riso in un popolo civile è il profumo della vita. Ecco, noi del teatro vida vogliamo contribuire, ancora una volta, a farvi riscoprire questo profumo molto spesso occultato. Allora, d'ora in avanti, regaliamoci tutti una risata in più perché solo ridendo, sapremo migliorare noi stessi e ritrovarci di certo in una buona compagnia.
Ciro Giustiniani 18 novembre
Giovane cabarettista napoletano, vincitore del premio charlot '07, nasce nel laboratorio tunnel giovani "si pariando" al tam tunnel comedy club di napoli.
Il suo spettacolo, sulle continue evoluzioni della società moderna è un crescendo di comicità e nel contempo riflessione sulle problematiche amorose giovanili, con uno sguardo ai difficili contesti sociali della propria città.
Monologhi sta dalla forte presenza scenica, usa un lessico comico espressivo di facile approccio, grazie al quale riesce ad entrare in immediata sintonia col pubblico di ogni età, che si identifica nei suoi racconti di vita quotidiana.
Bruce Ketta 15 dicembre
Matteo Iuliani, in arte Bruce Ketta, nasce a Milano da genitori pugliesi il 28 ottobre 1969. Prima di approdare al cabaret, si cimenta con ottimi risultati nei match d'improvvisazione teatrale.
Successivamente, si mette in luce come attore di teatro comico e fa il suo esordio al teatro ciack di milano nella commedia " poche spose per troppi fratelli" ( 2000 – scritto e diretto da Marina Negri) al fianco di Enrico Beruschi.
Dopo aver frequentato con profitto svariati stage e corsi, conseguendo numerosi attestati, si diploma come attore spontaneo e in improvvisazione teatrale. Dopo severe selezioni, è l'unico diplomato al corso di cabaret di campo teatrale.
Esordisce come cabarettista sul palco del "fly club" di Sesto San Giovanni (Mi)
Alessandro Bolide 20 gennaio (APPUNTAMENTO RINVIATO)
Monologhi sta dal linguaggio nazionale, capace di saltare gli stereotipi napoletani, fa mostra di grande originalità e capacità espressive nei suoi spettacoli, dove tutto si gioca sull'improvvisazione e sull'interazione con il pubblico, risultando così un'artista sempre imprevedibile.
Il suo spettacolo altro non è che uno sfogo, in cui il comico mette in luce con occhio critico tutte le difficoltà dei rapporti che ha avuto con le donne della sua vita, con la sua famiglia, con la città, con le istituzioni, con le mode e con tutto quello che lo circonda; là dove poggia il suo sguardo lì nasce gag, ma dopo le sue battute e l'ilarità del pubblico lui ci tiene molto a precisare che alla fine davvero… "non c'è niente da ridere!!!!!!"
Rilevanti sono le partecipazioni a programmi televisivi oltre a diversi interventi a programmi radiofonici in onda su Rai Tre, Rai Due.
Mariano Bruno 11 febbraio
Giovane promessa del cabaret, mariano bruno muove i suoi primi passi partecipando al corso di recitazione del Teatro Totò di Napoli nel 2003, quindi emerge dal laboratorio "si pariando" organizzato ogni anno dalla tunnel produzioni.
Bruno costruisce il suo spettacolo ironizzando sulla quotidianità del suo quartiere. Sottolinea gli atteggiamenti esasperati di chi vìve la tragica realtà della periferia, come ad esempio il saper convivere in un condominio affollatissimo, perché il suo è un "palazzo grandissimo, anzi sembra un carcere, 200 famiglie, infatti, abita a poggio reale".
Duo Arteteca 25 febbraio
Dopo aver seguito dei corsi di formazione ed aver maturato varie esperienze teatrali, nel 2005 nasce un gruppo teatrale chiamato "Lazzari Felici" formato da Monica Lima, Enzo Luppariello ed altri due giovanissimi attori; Claudio Greco e Francesco Iacono.
Il 7 luglio 2007, la compagnia teatrale non si scioglie, ma due componenti del gruppo Monica Lima, Enzo Luppariello, coppia anche nella vita, si rivolgono anche al cabaret… nasce così; il duo "Gli Arteteca".
Il duo vince il premio nazionale "Festival Del Cabaret di Manciano" Grosseto e il premio "Ridi che ti passa" di Afragola – Napoli ed è finalista in diversi concorsi.
Registrano diverse promo fiction per la mediaset, in onda all' interno del programma "Buona Domenica" e della fiction "I Cesaroni", inoltre, partecipano come cabarettisti alla trasmissione televisiva "Seven Show".
Sono finalisti al prestigioso premio di cabaret "Bravo Grazie" in onda su Rai Due.