
Che fine ha fatto il Parco Giochi di Via San Massimiliano Kolbe?
Una domanda posta da un cittadino gravinese
martedì 13 settembre 2011
iReport
C'era una volta…
il Parco Giochi di Via San Massimiliano Kolbe (nei pressi della stazione F.A.L.) che era sempre gremito di bimbi che giocavano e una bella fontana con pesciolini rossi allietava i tanti fruitori di quel piccolo spazio verde.
Ora non c'è più!
Tutti i giochi sono inutilizzabili o sono stati rimossi, la fontana è uno stagno di acqua putrida ricolma di immondizia, le siepi mai innaffiate sono state lasciate alla loro lenta e inesorabile morte, i lampioni quando si fulminavano o si rompevano venivano rimossi anziché ripararli e ora è pressappoco buio.
E tutto ciò per colpa di pochi:
- dei cattivi cittadini che con i loro atti vandalici hanno ridotto il parco in questo stato;
- di quegli amministratori e tecnici del Comune, di quei netturbini, di quelle imprese di manutenzione del verde pubblico e pubblica illuminazione che con la loro inettitudine e menefreghismo hanno lasciato morire questo piccolo ma utilissimo spazio verde.
Quanto costa riparare una fontana, rimettere 4 catene e 2 tavolette alle altalene, sistemare i giochi, ripiantare delle siepi e curarle? Pochissimo!
Costerà molto di più – fra alcuni anni – rendere conto di una generazione di bambini e di giovani che sono vissuti in questa città "abbandonata".
E se volete una dimostrazione di giovani "abbandonati" fate un giro di sera presso quel parco e non vi scandalizzate di ciò che vedrete o che sentirete!
Sveglia GRAVINA!
Nicola Lagreca
il Parco Giochi di Via San Massimiliano Kolbe (nei pressi della stazione F.A.L.) che era sempre gremito di bimbi che giocavano e una bella fontana con pesciolini rossi allietava i tanti fruitori di quel piccolo spazio verde.
Ora non c'è più!
Tutti i giochi sono inutilizzabili o sono stati rimossi, la fontana è uno stagno di acqua putrida ricolma di immondizia, le siepi mai innaffiate sono state lasciate alla loro lenta e inesorabile morte, i lampioni quando si fulminavano o si rompevano venivano rimossi anziché ripararli e ora è pressappoco buio.
E tutto ciò per colpa di pochi:
- dei cattivi cittadini che con i loro atti vandalici hanno ridotto il parco in questo stato;
- di quegli amministratori e tecnici del Comune, di quei netturbini, di quelle imprese di manutenzione del verde pubblico e pubblica illuminazione che con la loro inettitudine e menefreghismo hanno lasciato morire questo piccolo ma utilissimo spazio verde.
Quanto costa riparare una fontana, rimettere 4 catene e 2 tavolette alle altalene, sistemare i giochi, ripiantare delle siepi e curarle? Pochissimo!
Costerà molto di più – fra alcuni anni – rendere conto di una generazione di bambini e di giovani che sono vissuti in questa città "abbandonata".
E se volete una dimostrazione di giovani "abbandonati" fate un giro di sera presso quel parco e non vi scandalizzate di ciò che vedrete o che sentirete!
Sveglia GRAVINA!
Nicola Lagreca