L'ultimo saluto a Don Carlo
L'ultimo saluto a Don Carlo
La città

"A Dio" Don Carlo

Il Vescovo Monsignor Ricchiuti: "La sua vita non è persa, ma è ritrovata nel Signore"

"E' un momento difficile per tutti noi da accettare: ieri Don Carlo ha chiuso gli occhi su questa esistenza terrena ed è stato chiamato dal Signore. La morte però non separa noi dall'amore di Cristo Gesù. Non è da pensare come una fine, ma come un inizio. È una chiamata del Signore, per quanto misteriosa, dolorosa e inconcepibile. E allora dobbiamo gioire dell'incontro del nostro Don Carlo con il Signore, che lui aveva scelto come parte più bella della sua vita". Con queste parole S. E. Monsignor Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, ha esordito nel corso della celebrazione esequiale tenutasi quest'oggi per dare l'ultimo saluto al caro parroco di Sant'Agostino.

Tanti i presenti. I familiari, gli amici di Gravina e dei paesi vicini, la comunità parrocchiale, gli alunni, il presbiterio, i diaconi, i seminaristi. Tutti uniti per pregare quel sacerdote sempre sorridente, mite d'animo, disponibile e affezionatissimo alla sua bicicletta. Un uomo che amava lo studio, ma soprattutto amava la Chiesa. Un uomo che, anche nelle difficoltà, non ha mai perso la fede anche quando nell'ultimo anno si è ritrovato a vivere un vero e proprio calvario, tra interventi e terapie, affidato alle amorevoli cure della madre, dei fratelli, delle sorelle e di medici ed infermieri.

"Noi oggi - ha concluso Monsignor Ricchiuti - lo affidiamo alle mani di Dio. La sua vita non è persa, ma è ritrovata nel Signore e ora è discepolo fedele nel Regno dei Cieli. Don Carlo prega anche tu per noi. Amen".
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