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Scuola e Università
"Abbattiamo per costruire insieme"
Un progetto del I° Circolo didattico “S. G. Bosco” e C.A.B.A. Il 3 aprile, la giornata conclusiva
Gravina - sabato 7 aprile 2012
12.40
Si è concluso con la costruzione di un "muro" simbolico il progetto "Abbattiamo per costruire Insieme" svolto dagli alunni della scuola "S. G. Bosco" in collaborazione con il C.A.B.A. (Comitato abbattimento barriere architettoniche) nell'ambito di "Le(g)ali al sud, un progetto per la legalità in ogni scuola". Il muro è stato costruito il 3 aprile con cartoni e carta riciclata a simboleggiare le "barriere architettoniche" che i diversamente abili incontrano nella vita quotidiana.
Alla presenza del Commissario, del Dirigente scolastico Dott. Lucia Pallucca, delle insegnanti tutors, i ragazzi hanno gridato a gran voce "Basta con le parole: passiamo ai fatti". Il muro è stato lasciato nell'androne del palazzo di Città affinché sia da monito per i futuri amministratori e la proposta, relativa alla costruzione di uno scivolo - rampa per la scuola, sia fattiva e concreta.
Il percorso che ha visto docenti, tutor ed esperti guidare gli alunni in un percorso fatto con spirito di solidarietà, di consapevolezza e senso civico è durato due anni nei quali sono state svolte numerose attività per sperimentare la disabilità: il giro in quartiere in "carrozzella" , l'uscita sul territorio per evidenziare e rilevare le numerose trasgressioni alle regole stradali a favore dei disabili (parcheggi occupati dai non aventi diritto, scivoli ostruiti dalle auto, marciapiedi senza scivoli).
Alla presenza del Commissario, del Dirigente scolastico Dott. Lucia Pallucca, delle insegnanti tutors, i ragazzi hanno gridato a gran voce "Basta con le parole: passiamo ai fatti". Il muro è stato lasciato nell'androne del palazzo di Città affinché sia da monito per i futuri amministratori e la proposta, relativa alla costruzione di uno scivolo - rampa per la scuola, sia fattiva e concreta.
Il percorso che ha visto docenti, tutor ed esperti guidare gli alunni in un percorso fatto con spirito di solidarietà, di consapevolezza e senso civico è durato due anni nei quali sono state svolte numerose attività per sperimentare la disabilità: il giro in quartiere in "carrozzella" , l'uscita sul territorio per evidenziare e rilevare le numerose trasgressioni alle regole stradali a favore dei disabili (parcheggi occupati dai non aventi diritto, scivoli ostruiti dalle auto, marciapiedi senza scivoli).