
Palazzo di città
Ago e filo per ricucire lo strappo con le periferie: altri 2 milioni di euro per Gravina
Il progetto "Rammendo quartiere San Sebastiano" al 7° posto su 451 municipi italiani
Gravina - venerdì 15 giugno 2018
10.02
Ricucire gli strappi del tessuto urbano, mettendo al centro le periferie. Per riuscirci, presto il Comune di Gravina potrà contare su un ulteriore stanziamento, pari a due milioni di euro, messo a disposizione nei mesi passati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che andrà ad aggiungersi al milione già ricevuto mediante la Città Metropolitana. In particolare, i due milioni sono stati ottenuti col progetto "Rammendo quartiere San Sebastiano", col Municipio gravinese al settimo posto nella graduatoria composta dai 451 comuni di tutta Italia partecipanti al bando nazionale. Soldi che adesso potranno essere incassati dall'ente, dopo che la giunta presieduta dal sindaco Alesio Valente, nei giorni scorsi, ha approvato la delibera che schiude la via alla sottoscrizione della convenzione. "Un'idea di città inclusiva inizia a prendere forma», spiega il primo cittadino: E' l'immagine di quella città del sorriso nella quale vorremmo veder crescere i nostri bambini. Un rudere che diviene una scuola materna ne è un esempio tangibile, e mi riferisco alla costruzione abbandonata in via Matera. Gravina può e deve essere policentrica, deve arricchirsi di aree di aggregazione, di spazi culturali e le periferie hanno gli spazi giusti per qui è ancora tutto da costruire".
A comporre il piano degli interventi, anche i finanziamenti ottenuti dal Comune, tramite la Città Metropolitana di Bari, con il bando "Periferie aperte". In totale più di tre milioni di euro che, aggiunti alle quote garantite direttamente da Palazzo di Città e dalla compartecipazione dei privati, consentiranno di tradurre in concretezza un fitto elenco di progetti, che come ago e filo faranno dei margini sdruciti della città un merletto di infrastrutture, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale.
In cima alla lista delle opere di riqualificazione, nello specifico, il rudere che diventerà una scuola materna in via Matera, l'ex mattatoio e l'area del "Tiro a segno"; la zona parco San Sebastiano, viale dei Pigni e l'adeguamento dei locali della chiesa di San Sebastiano. «Dopo gli investimenti per la rivitalizzazione del centro storico e di altri rioni cittadini - chiosa il sindaco Valente - ci apprestiamo a scrivere una nuova pagina del libro della Gravina che vogliamo, nel quale centro e periferie diventano elementi di un disegno unitario e non più isole separate, per come per troppo tempo, purtroppo, ingiustamente è stato».
A comporre il piano degli interventi, anche i finanziamenti ottenuti dal Comune, tramite la Città Metropolitana di Bari, con il bando "Periferie aperte". In totale più di tre milioni di euro che, aggiunti alle quote garantite direttamente da Palazzo di Città e dalla compartecipazione dei privati, consentiranno di tradurre in concretezza un fitto elenco di progetti, che come ago e filo faranno dei margini sdruciti della città un merletto di infrastrutture, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale.
In cima alla lista delle opere di riqualificazione, nello specifico, il rudere che diventerà una scuola materna in via Matera, l'ex mattatoio e l'area del "Tiro a segno"; la zona parco San Sebastiano, viale dei Pigni e l'adeguamento dei locali della chiesa di San Sebastiano. «Dopo gli investimenti per la rivitalizzazione del centro storico e di altri rioni cittadini - chiosa il sindaco Valente - ci apprestiamo a scrivere una nuova pagina del libro della Gravina che vogliamo, nel quale centro e periferie diventano elementi di un disegno unitario e non più isole separate, per come per troppo tempo, purtroppo, ingiustamente è stato».