
società
Al via l’Avviso “Centri Servizi Famiglia – Hub di Innovazione Sociale”
Oltre 2 milioni di euro per rafforzare il ruolo delle famiglie come motore della coesione sociale
Gravina - domenica 3 agosto 2025
Comunicato Stampa
La Regione Puglia continua a investire sul valore della famiglia come primo presidio di benessere e coesione sociale. Con il nuovo Avviso pubblico "Centri Servizi Famiglia – Hub di Innovazione Sociale", il Dipartimento Welfare mette a disposizione oltre 2 milioni di euro per sostenere gli Ambiti Territoriali Sociali e i Consorzi che, insieme ai Centri Servizi Famiglia presenti sul territorio, intendono rafforzare il proprio impegno a favore delle famiglie pugliesi.
Le risorse, provenienti dal Fondo nazionale per le politiche per la famiglia 2024, saranno destinate a finanziare progetti che puntano a rilanciare il ruolo dei Centri Servizi Famiglia: non solo come luoghi di ascolto e orientamento, ma come veri e propri hub territoriali di innovazione sociale.
L'obiettivo è duplice: da una parte potenziare i servizi di base già attivi nei Centri, dall'altra sviluppare nuovi servizi capaci di rispondere alle trasformazioni in atto nella società e nei bisogni delle famiglie. Le progettualità dovranno infatti essere coerenti con quanto previsto dal Programma attuativo che individua due aree di intervento strategiche: il rafforzamento e la riorganizzazione dei servizi di base già offerti dai Centri Servizi Famiglia; lo sviluppo di servizi innovativi, come la prevenzione dell'uso di sostanze tra i giovani, l'educazione digitale e la tutela dei minori online, e il coinvolgimento attivo della popolazione anziana per favorire scambio intergenerazionale e inclusione sociale.
"Con questo intervento – dichiara Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia – vogliamo dare un messaggio chiaro: la famiglia non è solo un soggetto da sostenere, ma un attore centrale nella costruzione di comunità inclusive. I Centri Servizi Famiglia devono diventare luoghi vivi, dove le persone trovano relazioni, supporto e strumenti per affrontare le sfide quotidiane. Investire in questi spazi significa investire nel cuore pulsante della nostra società".
I progetti potranno avere una durata massima di 12 mesi, e dovranno riservare almeno il 20% – e fino al 40% – del contributo ricevuto allo sviluppo dei servizi innovativi.
"Il concetto stesso di famiglia oggi si evolve – sottolinea Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia – e con esso cambia anche la domanda di servizi. Per questo, a differenza del passato, abbiamo ritenuto opportuno emanare apposito Avviso volto a reperire progettualità degli Ambiti territoriali che aprano a nuove forme di accompagnamento e cura. I Centri Servizi Famiglia devono diventare spazi dinamici, capaci di leggere i bisogni e costruire soluzioni condivise con il territorio. Il termine per l'invio è fissato a 45 giorni dalla pubblicazione dell'Avviso sul B.U.R.P. e il finanziamento sarà ripartito secondo criteri di equità territoriale, tenendo conto sia della popolazione residente che della popolazione minorile".
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente via PEC all'indirizzo: politichefamiliari.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it
"La Puglia continua a investire in una visione del welfare che parte dai legami reali tra le persone – conclude Mennea –. Sostenere le famiglie oggi significa costruire il futuro di una società più inclusiva, più giusta, più forte".
Le risorse, provenienti dal Fondo nazionale per le politiche per la famiglia 2024, saranno destinate a finanziare progetti che puntano a rilanciare il ruolo dei Centri Servizi Famiglia: non solo come luoghi di ascolto e orientamento, ma come veri e propri hub territoriali di innovazione sociale.
L'obiettivo è duplice: da una parte potenziare i servizi di base già attivi nei Centri, dall'altra sviluppare nuovi servizi capaci di rispondere alle trasformazioni in atto nella società e nei bisogni delle famiglie. Le progettualità dovranno infatti essere coerenti con quanto previsto dal Programma attuativo che individua due aree di intervento strategiche: il rafforzamento e la riorganizzazione dei servizi di base già offerti dai Centri Servizi Famiglia; lo sviluppo di servizi innovativi, come la prevenzione dell'uso di sostanze tra i giovani, l'educazione digitale e la tutela dei minori online, e il coinvolgimento attivo della popolazione anziana per favorire scambio intergenerazionale e inclusione sociale.
"Con questo intervento – dichiara Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia – vogliamo dare un messaggio chiaro: la famiglia non è solo un soggetto da sostenere, ma un attore centrale nella costruzione di comunità inclusive. I Centri Servizi Famiglia devono diventare luoghi vivi, dove le persone trovano relazioni, supporto e strumenti per affrontare le sfide quotidiane. Investire in questi spazi significa investire nel cuore pulsante della nostra società".
I progetti potranno avere una durata massima di 12 mesi, e dovranno riservare almeno il 20% – e fino al 40% – del contributo ricevuto allo sviluppo dei servizi innovativi.
"Il concetto stesso di famiglia oggi si evolve – sottolinea Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia – e con esso cambia anche la domanda di servizi. Per questo, a differenza del passato, abbiamo ritenuto opportuno emanare apposito Avviso volto a reperire progettualità degli Ambiti territoriali che aprano a nuove forme di accompagnamento e cura. I Centri Servizi Famiglia devono diventare spazi dinamici, capaci di leggere i bisogni e costruire soluzioni condivise con il territorio. Il termine per l'invio è fissato a 45 giorni dalla pubblicazione dell'Avviso sul B.U.R.P. e il finanziamento sarà ripartito secondo criteri di equità territoriale, tenendo conto sia della popolazione residente che della popolazione minorile".
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente via PEC all'indirizzo: politichefamiliari.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it
"La Puglia continua a investire in una visione del welfare che parte dai legami reali tra le persone – conclude Mennea –. Sostenere le famiglie oggi significa costruire il futuro di una società più inclusiva, più giusta, più forte".