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La città
Al via le adozioni di parchi e rotonde
Il 15 aprile la scadenza dei termini per la presentazione delle istanze
Gravina - giovedì 17 marzo 2016
8.05
Cittadini che si prendono cura della città. Aperti i termini per la presentazione di manifestazioni di interesse all'adozione di aree verdi, con l'obiettivo di responsabilizzare la comunità e, al tempo stesso, garantire una sempre maggiore tutela degli spazi pubblici, secondo gli obiettivi perseguiti dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alesio Valente.
L'esperimento, che nelle prossime settimane - una volta discusso dal consiglio comunale il regolamento già approvato dalla giunta municipale – si estenderà con altre modalità anche a piazze ed altri beni comuni, prenderà il via da giardini e parchi: chi – in forma singola o associata - vorrà occuparsene per un periodo massimo (rinnovabile) di 2 anni, ovviamente senza scopo di lucro, dovrà presentare al Municipio entro il 15 aprile prossimo la propria documentata proposta di allestimento e manutenzione. «Affidare la città nelle mani di chi la abita – commenta il sindaco Valente – è il primo passo per la costruzione di una cittadinanza attiva consapevole. È l'orizzonte al quale intendiamo proiettarci attraverso iniziative come questa, convinti che una pagina nuova potrà essere scritta solo con la collaborazione tra cittadini ed istituzioni».
Maggiori informazioni e la necessaria modulistica sono già disponibili sul sito istituzionale www.comune.gravina.ba.it, insieme all'elenco delle aree oggetto di possibile adozione: i giardini pubblici e le rotonde della zona industriale, le rotonde agli ingressi della città, le aree attrezzate di via Kolbe e di via Pozzo Pateo-via Corato. «Le aree – si specifica – saranno date in consegna con quanto contengono relativamente a strutture, attrezzature, manufatti, impianti». Il rapporto tra il Comune e gli affidatari selezionati sarà regolato da apposita convenzione, il cui rispetto sarà garantito, a tutela degli interessi pubblici, dagli uffici municipali interessati (Ambiente e Patrimonio) oltre che dalla Polizia Municipale.
L'esperimento, che nelle prossime settimane - una volta discusso dal consiglio comunale il regolamento già approvato dalla giunta municipale – si estenderà con altre modalità anche a piazze ed altri beni comuni, prenderà il via da giardini e parchi: chi – in forma singola o associata - vorrà occuparsene per un periodo massimo (rinnovabile) di 2 anni, ovviamente senza scopo di lucro, dovrà presentare al Municipio entro il 15 aprile prossimo la propria documentata proposta di allestimento e manutenzione. «Affidare la città nelle mani di chi la abita – commenta il sindaco Valente – è il primo passo per la costruzione di una cittadinanza attiva consapevole. È l'orizzonte al quale intendiamo proiettarci attraverso iniziative come questa, convinti che una pagina nuova potrà essere scritta solo con la collaborazione tra cittadini ed istituzioni».
Maggiori informazioni e la necessaria modulistica sono già disponibili sul sito istituzionale www.comune.gravina.ba.it, insieme all'elenco delle aree oggetto di possibile adozione: i giardini pubblici e le rotonde della zona industriale, le rotonde agli ingressi della città, le aree attrezzate di via Kolbe e di via Pozzo Pateo-via Corato. «Le aree – si specifica – saranno date in consegna con quanto contengono relativamente a strutture, attrezzature, manufatti, impianti». Il rapporto tra il Comune e gli affidatari selezionati sarà regolato da apposita convenzione, il cui rispetto sarà garantito, a tutela degli interessi pubblici, dagli uffici municipali interessati (Ambiente e Patrimonio) oltre che dalla Polizia Municipale.