
La città
Anche Marcuccio senza la certificazione antimafia
Il Municipio sottoscrive il contratto e pone condizioni
Gravina - lunedì 20 ottobre 2014
8.47
La commissione di gara aveva dato il suo verdetto già a fine luglio assegnando la gestione dell'ex bar "Il rifugio" dell'A.T.I. Bar Casablanca e ERMES Socetà Cooperativa che ha assicurato a palazzo di città un canone mensile di 1.350,00 euro rispetto all'importo posto a base d'asta di 1.000,00 euro. Una gestione che secondo quanto stabilito dal bando dovrà animare l'intera zona per i prossimi 15 anni prevedendo, oltre all'attività di ristorazione anche interventi di valorizzazione della zona per incentivare le visite e le escursioni presso il bosco Difesa Grande e avviare anche delle sinergie con altre società, soprattutto sportive, che periodicamente effettuano attività e gare nella zona.
Passati diversi mesi dall'acquisizione di tutta la documentazione dell'Ati, solo pochi giorni fa è stato sottoscritto il contratto tra l'Ente comunale e la società poiché, si legge negli atti amministrativi, "non sono state ancora rilasciate da parte degli Uffici della Prefettura di Bari le informazioni antimafia". Certificazioni imposte dalla legge e senza le quali non si potrebbe procedere all'aggiudicazione definitiva di un appalto. Tuttavia il municipio ha ritenuto "opportuno procedere all'aggiudicazione definitiva in favore dell'aggiudicataria in via provvisoria prevedendo che la sottoscrizione del contratto prima dell'acquisizione delle sopracitate informazioni antimafia sono sottoposte alla condizione risolutiva e che la stazione appaltante procederà alla revoca dell'affidamento e al conseguente scioglimento del contratto qualora dovessero intervenite informazioni interdittive". In pratica un copia – incolla di quanto già avvenuto con l'aggiudicataria del servizio per la gestione dei parcheggi a pagamento.
Sottoscritto il contratto, parte ora la sfida raccolta dall'Ati che prima di tutto dovrà combattere contro il degrado e la desolazione.
Passati diversi mesi dall'acquisizione di tutta la documentazione dell'Ati, solo pochi giorni fa è stato sottoscritto il contratto tra l'Ente comunale e la società poiché, si legge negli atti amministrativi, "non sono state ancora rilasciate da parte degli Uffici della Prefettura di Bari le informazioni antimafia". Certificazioni imposte dalla legge e senza le quali non si potrebbe procedere all'aggiudicazione definitiva di un appalto. Tuttavia il municipio ha ritenuto "opportuno procedere all'aggiudicazione definitiva in favore dell'aggiudicataria in via provvisoria prevedendo che la sottoscrizione del contratto prima dell'acquisizione delle sopracitate informazioni antimafia sono sottoposte alla condizione risolutiva e che la stazione appaltante procederà alla revoca dell'affidamento e al conseguente scioglimento del contratto qualora dovessero intervenite informazioni interdittive". In pratica un copia – incolla di quanto già avvenuto con l'aggiudicataria del servizio per la gestione dei parcheggi a pagamento.
Sottoscritto il contratto, parte ora la sfida raccolta dall'Ati che prima di tutto dovrà combattere contro il degrado e la desolazione.