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Angela Moramarco: “La politica è impegno per la comunità”
Intervista alla candidata al consiglio comunale nella lista del Partito Democratico
Gravina - mercoledì 8 giugno 2022
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Quasi un atto dovuto nei confronti di chi ha sempre creduto in lei e l'ha sostenuta in questi anni. Angela Moramarco ha deciso di rimettersi nuovamente in gioco, candidandosi al consiglio comunale nella lista del Partito Democratico che appoggia il candidato sindaco Giacinto Lagreca. Una scelta dettata dalla voglia di mettersi al servizio della comunità.
1) Perché hai deciso di ricandidarti?
Perché ho sentito la responsabilità di voler dare una risposta ai miei elettori. Coloro che avendo riposto fiducia in me già nella scorsa amministrazione, hanno chiesto il perché alcuni consiglieri avessero deciso di interrompere bruscamente il mandato amministrativo a quattro mesi dalla fine dello stesso. Sono gli stessi elettori che mi hanno ridato la grinta e la determinazione di voler continuare a concorrere per questo ruolo, seppure la delusione avesse preso il sopravvento per le modalità con cui si è conclusa questa esperienza. Non condivido affatto il gesto compiuto, a maggior ragione se alcuni consiglieri hanno votato addirittura l'ultimo bilancio per poi passare nella coalizione avversaria. Dove è la coerenza? Soprattutto, dove è la politica?
Non condivido le modalità di aggregazione della coalizione avversaria: un'ammucchiata di gente dettata da tanta improvvisazione e interessi di parte.
2) Quali sono i punti di forza della coalizione guidata da Giacinto Lagreca?
Sicuramente il Partito Democratico: un partito strutturato, che garantisce stabilità di governo e continuità rispetto al lavoro già svolto. Un partito che esisteva prima delle elezioni e che esisterà anche dopo: un connubio perfetto tra rinnovamento ed esperienza. Infatti, credo che la continuità sia un requisito indispensabile da cui non possa prescindere l'efficacia del lavoro amministrativo tenutosi in questi dieci anni. Ci sono finanzianti che permetterebbero il completamento di alcuni progetti già depositati, così come quelli del PNRR.
3) Quali sono le tematiche a cui tieni in modo particolare?
In generale mi sento vicina ai più deboli, non mi esimo mai dal rendermi disponibile per tutti coloro che chiedono un supporto. E questo lo faccio nella vita quotidiana. Per me la politica è un impegno per la comunità: è servire, mettersi al sevizio degli altri e non servirsene per gli interessi personali. Mi sta a cuore la realizzazione di contenitori e spazi culturali per le donne. Mancano degli spazi che diano alle donne la possibilità di un riscatto sociale, spazi che vadano al di là dell'istruzione e formazione obbligatoria, ma che diano loro la possibilità di mettere a disposizione le proprie risorse.
Altro tema poi è quello dei disabili. Si sta abusando fin troppo di questa parola in questa campagna elettorale e faccio le mie dovute scuse ai protagonisti in prima persona di questa categoria e alle loro famiglie. All'improvviso siamo diventati tutti sensibili a tale tematica, ma quanti davvero sanno veramente come ci si potrebbe rendere utili?
Prima di tutto bisogna eliminare le barriere architettoniche. Urge una rimodulazione e adattamento degli spazi pubblici affinché i disabili possano muoversi in maniera autonoma o quantomeno in maniera agevole per poter usufruire di tutti gli spazi. Importante anche la creazione di spazi ricreativi dedicati a loro. Spesso le famiglie si sentono smarrite quando termina il percorso di istruzione obbligatoria, non sapendo dove poter collocare i propri figli per garantire loro serenità. Infine, il supporto economico alle famiglie dei disabili. Credo non sia sufficiente quello che garantisce lo Stato e che vadano messi a disposizione dei sussidi che consentano di affrontare con maggiore serenità le incombenze quotidiane.
1) Perché hai deciso di ricandidarti?
Perché ho sentito la responsabilità di voler dare una risposta ai miei elettori. Coloro che avendo riposto fiducia in me già nella scorsa amministrazione, hanno chiesto il perché alcuni consiglieri avessero deciso di interrompere bruscamente il mandato amministrativo a quattro mesi dalla fine dello stesso. Sono gli stessi elettori che mi hanno ridato la grinta e la determinazione di voler continuare a concorrere per questo ruolo, seppure la delusione avesse preso il sopravvento per le modalità con cui si è conclusa questa esperienza. Non condivido affatto il gesto compiuto, a maggior ragione se alcuni consiglieri hanno votato addirittura l'ultimo bilancio per poi passare nella coalizione avversaria. Dove è la coerenza? Soprattutto, dove è la politica?
Non condivido le modalità di aggregazione della coalizione avversaria: un'ammucchiata di gente dettata da tanta improvvisazione e interessi di parte.
2) Quali sono i punti di forza della coalizione guidata da Giacinto Lagreca?
Sicuramente il Partito Democratico: un partito strutturato, che garantisce stabilità di governo e continuità rispetto al lavoro già svolto. Un partito che esisteva prima delle elezioni e che esisterà anche dopo: un connubio perfetto tra rinnovamento ed esperienza. Infatti, credo che la continuità sia un requisito indispensabile da cui non possa prescindere l'efficacia del lavoro amministrativo tenutosi in questi dieci anni. Ci sono finanzianti che permetterebbero il completamento di alcuni progetti già depositati, così come quelli del PNRR.
3) Quali sono le tematiche a cui tieni in modo particolare?
In generale mi sento vicina ai più deboli, non mi esimo mai dal rendermi disponibile per tutti coloro che chiedono un supporto. E questo lo faccio nella vita quotidiana. Per me la politica è un impegno per la comunità: è servire, mettersi al sevizio degli altri e non servirsene per gli interessi personali. Mi sta a cuore la realizzazione di contenitori e spazi culturali per le donne. Mancano degli spazi che diano alle donne la possibilità di un riscatto sociale, spazi che vadano al di là dell'istruzione e formazione obbligatoria, ma che diano loro la possibilità di mettere a disposizione le proprie risorse.
Altro tema poi è quello dei disabili. Si sta abusando fin troppo di questa parola in questa campagna elettorale e faccio le mie dovute scuse ai protagonisti in prima persona di questa categoria e alle loro famiglie. All'improvviso siamo diventati tutti sensibili a tale tematica, ma quanti davvero sanno veramente come ci si potrebbe rendere utili?
Prima di tutto bisogna eliminare le barriere architettoniche. Urge una rimodulazione e adattamento degli spazi pubblici affinché i disabili possano muoversi in maniera autonoma o quantomeno in maniera agevole per poter usufruire di tutti gli spazi. Importante anche la creazione di spazi ricreativi dedicati a loro. Spesso le famiglie si sentono smarrite quando termina il percorso di istruzione obbligatoria, non sapendo dove poter collocare i propri figli per garantire loro serenità. Infine, il supporto economico alle famiglie dei disabili. Credo non sia sufficiente quello che garantisce lo Stato e che vadano messi a disposizione dei sussidi che consentano di affrontare con maggiore serenità le incombenze quotidiane.