
Scuola e Università
Arriva la commissione per il lavoro
Valente chiede soluzioni. Intanto la Cgil organizza una conferenza cittadina.
Gravina - domenica 7 aprile 2013
14.20
Emergenza lavoro: il Comune di Gravina si attiva e apre una commissione speciale.
Dopo l'invito delle opposizioni a dare risposte ai tanti disoccupati gravinesi, e soprattutto dopo la richiesta ufficiale avanzata dalle organizzazioni sindacali per chiedere un consiglio comunale monotematico sui temi del lavoro, il sindaco Alesio Valente ha nominato i consiglieri Vincenzo Varrese e Giovanni Carbone responsabili della commissione speciale che dovranno lavorare insieme ai colleghi Angelo Petrara, Maria Ariani, Leonardo Mandolino, Mimmo Cardascia e Salvatore Angellotti.
Ai componenti della commissione, che dal prossimo 8 aprile avvieranno una serie di incontri con tutti gli operatori economici della città, toccherà il compito di "avviare una serie di iniziative concrete finalizzate a favorire l'iniziativa economica nella città di Gravina e attivare provvedimenti amministrativi che possano agevolare le azioni degli imprenditori insieme all'attivazione di misure regionali, nazionali ed europee in grado di rilanciare lo sviluppo".
Eppure il consiglio comunale già nel giugno del 2011 aveva approvato un documento, approntato dagli stessi sindacati in accordo con le associazioni di categoria, nel quale si chiedevano sostanzialmente le stesse cose che oggi gli operatori e imprenditori gravinesi chiedono a gran voce: provvedimenti in zona artigianale per l'assegnazione degli spazi vuoti e il miglioramento della viabilità, politiche per il commercio al fine di incentivare i consumi in città. E poi ancora politiche per rivitalizzare il centro storico. Proposte concrete che l'allora amministrazione Divella aveva accolto e approvato mentre la minoranza, guidata dall'allora consigliere Valente, proponeva l'istituzione di un fondo comunale per il sostegno del lavoro.
Insomma, è già tutto scritto. Alla commissione basterà rileggere quel documento per accorgersi che la situazione non è poi così diversa da quello che oggi raccontano i sindacati. Quegli stessi sindacati, Cgil in testa, che in attesa di capire, se e quando, sarà convocato il consiglio comunale da loro richiesto, hanno scritto una lettera alla città nella quale si denuncia: "Ciò che dovrebbe essere il perno centrale dello sviluppo sociale ed economico di una comunità viene sempre di più accantonato, sempre più emarginato, sempre più esiliato dietro i soliti e inutili giochetti di palazzo che servono a pochi e che danneggiano molti".
Il sindacato guidato proprio da Vincenzo Varrese sottolinea la necessità di avviare una serie di iniziative atte ad arginare la "tensione sociale che monta ogni giorno di più e che la politica e l'amministrazione non possono più relegare ad un mero assistenzialismo verso soggetti che, a gran voce, chiedono lavoro e dignità. La città – continua il documento - ha bisogno di forme di sviluppo reali, di progetti che diano prospettive concrete, non più demandabili ad un domani indefinito e carico di incertezze".
Per questo il 18 aprile prossimo la Cgil organizza un'assemblea pubblica per discutere sull'emergenza lavoro nell'area murgiana, a cui parteciperanno i sindaci della zona, organizzazioni imprenditoriali e di categoria.
Dopo l'invito delle opposizioni a dare risposte ai tanti disoccupati gravinesi, e soprattutto dopo la richiesta ufficiale avanzata dalle organizzazioni sindacali per chiedere un consiglio comunale monotematico sui temi del lavoro, il sindaco Alesio Valente ha nominato i consiglieri Vincenzo Varrese e Giovanni Carbone responsabili della commissione speciale che dovranno lavorare insieme ai colleghi Angelo Petrara, Maria Ariani, Leonardo Mandolino, Mimmo Cardascia e Salvatore Angellotti.
Ai componenti della commissione, che dal prossimo 8 aprile avvieranno una serie di incontri con tutti gli operatori economici della città, toccherà il compito di "avviare una serie di iniziative concrete finalizzate a favorire l'iniziativa economica nella città di Gravina e attivare provvedimenti amministrativi che possano agevolare le azioni degli imprenditori insieme all'attivazione di misure regionali, nazionali ed europee in grado di rilanciare lo sviluppo".
Eppure il consiglio comunale già nel giugno del 2011 aveva approvato un documento, approntato dagli stessi sindacati in accordo con le associazioni di categoria, nel quale si chiedevano sostanzialmente le stesse cose che oggi gli operatori e imprenditori gravinesi chiedono a gran voce: provvedimenti in zona artigianale per l'assegnazione degli spazi vuoti e il miglioramento della viabilità, politiche per il commercio al fine di incentivare i consumi in città. E poi ancora politiche per rivitalizzare il centro storico. Proposte concrete che l'allora amministrazione Divella aveva accolto e approvato mentre la minoranza, guidata dall'allora consigliere Valente, proponeva l'istituzione di un fondo comunale per il sostegno del lavoro.
Insomma, è già tutto scritto. Alla commissione basterà rileggere quel documento per accorgersi che la situazione non è poi così diversa da quello che oggi raccontano i sindacati. Quegli stessi sindacati, Cgil in testa, che in attesa di capire, se e quando, sarà convocato il consiglio comunale da loro richiesto, hanno scritto una lettera alla città nella quale si denuncia: "Ciò che dovrebbe essere il perno centrale dello sviluppo sociale ed economico di una comunità viene sempre di più accantonato, sempre più emarginato, sempre più esiliato dietro i soliti e inutili giochetti di palazzo che servono a pochi e che danneggiano molti".
Il sindacato guidato proprio da Vincenzo Varrese sottolinea la necessità di avviare una serie di iniziative atte ad arginare la "tensione sociale che monta ogni giorno di più e che la politica e l'amministrazione non possono più relegare ad un mero assistenzialismo verso soggetti che, a gran voce, chiedono lavoro e dignità. La città – continua il documento - ha bisogno di forme di sviluppo reali, di progetti che diano prospettive concrete, non più demandabili ad un domani indefinito e carico di incertezze".
Per questo il 18 aprile prossimo la Cgil organizza un'assemblea pubblica per discutere sull'emergenza lavoro nell'area murgiana, a cui parteciperanno i sindaci della zona, organizzazioni imprenditoriali e di categoria.