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La città
Bando per la Rigenerazione Urbana: Gravina diciannovesima in graduatoria
Il sindaco di Gravina Alesio Valente: "Non possiamo che dirci soddisfatti"
Gravina - domenica 25 marzo 2018
Con determina del Dirigente del Dipartimento regionale "Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio", protocollata n°6 del 22 marzo 2018, è stata approvata la graduatoria provvisoria delle candidature pervenute per il Bando regionale, rivolto ai Comuni pugliesi (anche in forma aggregata) con più di 15.000 abitanti, che avessero adottato il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) e dotati di una Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS), per poter beneficiare delle risorse messe a disposizione dalla Regione (in tutto 108 milioni di euro) per migliorare servizi o infrastrutture, favorendo processi di inclusione sociale delle fasce disagiate della popolazione residente in determinate Aree Urbane.
Su 89 proposte pervenute di 83 le Aree Urbane, cinque sono Comuni dell'area murgiana: al 3° posto, per 4,5 milioni di euro, il raggruppamento Cassano - Acquaviva; all'8° posto, per 5 milioni, Altamura; al 9° posto Ruvo di Puglia (2 milioni); 19° posto per Gravina in Puglia (3,5 milioni); infine, il raggruppamento Palo - Binetto -Toritto, al 21° posto, per 2 milioni.
"Lo scorso luglio, non appena reinsediati dopo le elezioni e nonostante la ristrettezza dei tempi tecnici a disposizione - spiega in una nota il sindaco di Gravina, Alesio Valente - abbiamo lavorato come matti per poter predisporre la nostra candidatura, sulla base di una visione in parte già definita in precedenza, con la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana che ci avevano consentire di strappare al degrado e restituire a nuova vita importanti rioni del centro storico prima abbandonati a se stessi, come Fondovito. Non possiamo che dirci soddisfatti. Con i fondi incamerati, in continuità col lavoro portato avanti negli anni passati, - continua Valente - potremo puntare alla rigenerazione fisica, economica e sociale di ulteriori lembi di città, oltre che alla conservazione e promozione del patrimonio naturale e culturale. Insomma, un'ottima notizia, che certifica la bontà dell'impegno che stiamo profondendo".
Prossimi step?
Al termine di un'ulteriore fase prettamente burocratica che dovrà condurre all'adozione del sistema di controllo e gestione, si procederà alla sottoscrizione di un Disciplinare contenente indicazioni sulle operazioni da realizzare, il relativo cronoprogramma ed i correlati obblighi. Termine ultimo per la chiusura dei cantieri il 31 dicembre 2023. Entro quella data vedranno la luce, a ridosso del margine della gravina (indicato dal Comune come anima e cuore della strategia) opere ispirate a quattro obiettivi fondamentali: energia sostenibile e qualità della vita; adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi; tutela dell'ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali; inclusione sociale e lotta alla povertà. In quest'ottica, spazio allo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale, al riuso di immobili pubblici per finalità di inclusione sociale e lotta alla povertà, all'incremento dell'accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche. Ed ancora: potenziamento del patrimonio residenziale pubblico, efficientamento energetico degli edifici pubblici, creazione di infrastrutture verdi, miglioramento del microclima urbano.
Su 89 proposte pervenute di 83 le Aree Urbane, cinque sono Comuni dell'area murgiana: al 3° posto, per 4,5 milioni di euro, il raggruppamento Cassano - Acquaviva; all'8° posto, per 5 milioni, Altamura; al 9° posto Ruvo di Puglia (2 milioni); 19° posto per Gravina in Puglia (3,5 milioni); infine, il raggruppamento Palo - Binetto -Toritto, al 21° posto, per 2 milioni.
"Lo scorso luglio, non appena reinsediati dopo le elezioni e nonostante la ristrettezza dei tempi tecnici a disposizione - spiega in una nota il sindaco di Gravina, Alesio Valente - abbiamo lavorato come matti per poter predisporre la nostra candidatura, sulla base di una visione in parte già definita in precedenza, con la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana che ci avevano consentire di strappare al degrado e restituire a nuova vita importanti rioni del centro storico prima abbandonati a se stessi, come Fondovito. Non possiamo che dirci soddisfatti. Con i fondi incamerati, in continuità col lavoro portato avanti negli anni passati, - continua Valente - potremo puntare alla rigenerazione fisica, economica e sociale di ulteriori lembi di città, oltre che alla conservazione e promozione del patrimonio naturale e culturale. Insomma, un'ottima notizia, che certifica la bontà dell'impegno che stiamo profondendo".
Prossimi step?
Al termine di un'ulteriore fase prettamente burocratica che dovrà condurre all'adozione del sistema di controllo e gestione, si procederà alla sottoscrizione di un Disciplinare contenente indicazioni sulle operazioni da realizzare, il relativo cronoprogramma ed i correlati obblighi. Termine ultimo per la chiusura dei cantieri il 31 dicembre 2023. Entro quella data vedranno la luce, a ridosso del margine della gravina (indicato dal Comune come anima e cuore della strategia) opere ispirate a quattro obiettivi fondamentali: energia sostenibile e qualità della vita; adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi; tutela dell'ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali; inclusione sociale e lotta alla povertà. In quest'ottica, spazio allo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale, al riuso di immobili pubblici per finalità di inclusione sociale e lotta alla povertà, all'incremento dell'accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche. Ed ancora: potenziamento del patrimonio residenziale pubblico, efficientamento energetico degli edifici pubblici, creazione di infrastrutture verdi, miglioramento del microclima urbano.