
La città
Benvenuti a Gravina beach
Occorre tutelare la salute dei cittadini e dei turisti, informandoli. La denuncia di Giuseppe Lorusso
Gravina - domenica 16 luglio 2017
Ha fatto scalpore la foto pubblicata sui social dalla pagina "Murgia, sesso e pastorizia", che ritrae alcune ragazze, probabilmente straniere, in tenuta da mare e comodamente sdraiate a prendere il sole presso la Fontane della Madonna della Stella, a pochi passi dal Bastione Medievale.
Ad una prima istintiva risata per la scena insolita e imbarazzante delle ragazze intente a "fare il bagno" e rinfrescarsi nella fontana, seguono però alcuni interrogativi dettati dalla consapevolezza che immergersi in quella vasca, come segnala Giuseppe Lorusso, "c'è tanto materiale per un film horror".
A testimoniare lo stato dei luoghi sono le fotografie postate sul suo profilo, dove protagonisti sono agglomerati di melma e sudiciume.
"Nessun cartello che indica in inglese il divieto di potabilità e balneazione nelle fontane e nei piloni sul ponte. - denuncia il cittadino Giuseppe - Per non parlare della fontana Sant'Angelo: lì non c'è nessun cartello inerente al divieto di approvvigionamento idrico per uso alimentare. I cartelli posticci, posti in seguito a mie segnalazioni, non sono a norma. Ho visto con i miei occhi bere a questa fontana una bambina ed una signora in stato interessante; questo prima che mettessero i cartelli. Per questa ragione - spiega - ho fatto dei sopralluoghi. A breve ci saranno le analisi sui requisiti minimi di potabilità: analisi biologiche e chimiche. A mie spese (tanti soldi) ho deciso di interrompere l'ignoranza".
Lorusso dichiara infatti di aver richiesto analisi ad un laboratorio accreditato dall'Università di Bari e che, fatte le dovute ricerche con l'aiuto di un professore universitario e di chimici analitici di fama nazionale, prenderà in considerazione l'idea di sporgere denuncia qualora le sue previsioni risulteranno congrue ai dati empirici.
"Chi non fa nulla - incalza Giuseppe Lorusso - a volte è più responsabile di chi adotta soluzioni e sbaglia. Ho percorso interamente quei condotti ipogei e quello che vedete nelle foto è ciò che ho trovato. È necessario dunque tutelare i cittadini e, in questo precipuo caso, i turisti da chi non riesce a tutelarli. È necessario tutelare il nostro bene più prezioso, l'acqua, da chi lo ha abbandonato in condizioni di degrado".
Ad una prima istintiva risata per la scena insolita e imbarazzante delle ragazze intente a "fare il bagno" e rinfrescarsi nella fontana, seguono però alcuni interrogativi dettati dalla consapevolezza che immergersi in quella vasca, come segnala Giuseppe Lorusso, "c'è tanto materiale per un film horror".
A testimoniare lo stato dei luoghi sono le fotografie postate sul suo profilo, dove protagonisti sono agglomerati di melma e sudiciume.
"Nessun cartello che indica in inglese il divieto di potabilità e balneazione nelle fontane e nei piloni sul ponte. - denuncia il cittadino Giuseppe - Per non parlare della fontana Sant'Angelo: lì non c'è nessun cartello inerente al divieto di approvvigionamento idrico per uso alimentare. I cartelli posticci, posti in seguito a mie segnalazioni, non sono a norma. Ho visto con i miei occhi bere a questa fontana una bambina ed una signora in stato interessante; questo prima che mettessero i cartelli. Per questa ragione - spiega - ho fatto dei sopralluoghi. A breve ci saranno le analisi sui requisiti minimi di potabilità: analisi biologiche e chimiche. A mie spese (tanti soldi) ho deciso di interrompere l'ignoranza".
Lorusso dichiara infatti di aver richiesto analisi ad un laboratorio accreditato dall'Università di Bari e che, fatte le dovute ricerche con l'aiuto di un professore universitario e di chimici analitici di fama nazionale, prenderà in considerazione l'idea di sporgere denuncia qualora le sue previsioni risulteranno congrue ai dati empirici.
"Chi non fa nulla - incalza Giuseppe Lorusso - a volte è più responsabile di chi adotta soluzioni e sbaglia. Ho percorso interamente quei condotti ipogei e quello che vedete nelle foto è ciò che ho trovato. È necessario dunque tutelare i cittadini e, in questo precipuo caso, i turisti da chi non riesce a tutelarli. È necessario tutelare il nostro bene più prezioso, l'acqua, da chi lo ha abbandonato in condizioni di degrado".