
La città
Borgo "La Murgetta" nel dimenticatoio di un'amministrazione poco attenta
I 5 Stelle interrogano il sindaco Valente e gli assessori Santomasi e Naglieri
Gravina - domenica 26 febbraio 2017
E' datata 30 ottobre 2016 l'interrogazione del Movimento 5 Stelle Gravina
, rivolta al primo cittadino Alesio Valente e agli assessori delegati ai Borghi rurali, Francesco Santomasi, e alla Viabilità rurale, Michele Naglieri, in merito ai numerosi disagi che vivono quotidianamente le oltre 40 famiglie residenti a Borgo "La Murgetta". Un'interrogazione riproposta in seconda battuta a inizio anno ma rimasta comunque senza risposta.
Nessun riscontro per le diverse problematiche esposte dai pentastellati, prima fra tutte lo stato di completo abbandono e di impraticabilità delle strade, di proprietà dell'ERSAP, ente soppresso nel lontano 1993. E' da tempo infatti che non ne viene curata la manutenzione, per cui la domanda è lecita: a chi compete la gestione di queste strade e per quale motivo sono state trascurate per così tanto tempo? Strade che il Comune avrebbe potuto riscattare della Regione Puglia eppure nulla è stato fatto.
Inoltre la strada di accesso al borgo adiacente alla Provinciale 137, tristemente nota per i tanti incidenti verificatisi, necessiterebbe dell'installazione di uno specchio parabolico all'uscita dal borgo, all'incrocio con la SP137, per garantire una maggiore visibilità e sicurezza stradale.
Ma i disagi non terminano qui: i residenti del piccolo borgo, non essendo collegati alla rete fognaria né al gas metano, sono costretti a pagare di tasca propria la pulizia dei pozzi neri e le bombole di gas per il riscaldamento. I cinque stelle allora chiedono quale ostacolo ne impedisce il collegamento e quali iniziative ha adottato l'amministrazione comunale al fine della risoluzione delle eventuali problematiche riscontrate.
E il servizio di nettezza urbana? Assolutamente carente. Nonostante i residenti della zona periferica, in qualità di cittadini gravinesi, paghino regolarmente - e senza agevolazioni - le tasse sui servizi per la raccolta dei rifiuti, lo svuotamento dei cassonetti avviene mediamente non più di due volte a settimana e il lavaggio delle strade e dei cassonetti sono inesistenti. Ma l'amministrazione ha mai sollecitato l'azienda appaltatrice del servizio, la Tra.De.Co. srl, ad adempiere agli obblighi contrattuali?
Disservizi anche per quanto riguarda il trasporto pubblico: un'unica corsa in mattinata, ore 7.15, se si vuole raggiungere il centro abitato.
A non trovare riscontro, però, sono anche la proposta di deliberazione sul "quartiere Madonna delle Grazie" (16 settembre 2016) e l'istanza su "via Rodi" (9 ottobre), consegnate in data 14 ottobre 2016 presso l'Ufficio Protocollo del Comune di Gravina. "Per ciascuna delle zone indicate - dichiarano i pentastellati - abbiamo provveduto a redigere richieste specifiche da sottoporre all'attenzione del sindaco e del consiglio comunale, accompagnate da regolari raccolte di sottoscrizioni, al fine di ottenere risposte o, quantomeno, interesse da parte di chi ci amministra".
Per via Rodi, infatti, richiedevano l'adozione di provvedimenti volti a migliorarne la viabilità, vista l'inesistenza di marciapiedi e la ridotta carreggiata. Riguardo le problematiche inerenti il quartiere Madonna delle Grazie, molteplici sono le idee contenute all'interno della proposta di deliberazione redatta dagli attivisti 5 stelle e per la quale erano state raccolte oltre 400 firme: le principali riguardano la stipula di una convenzione con i residenti del cosiddetto Super Condominio per la gestione dell'area verde ivi adiacente, l'adozione di un piano per il deflusso dell'acqua piovana che scongiuri i continui allagamenti del sottovia "Madonna delle Grazie", lo spostamento della fermata degli autobus, attualmente ubicata su corso Giuseppe Di Vittorio, che, ad ogni sosta, causa disagi alla circolazione stradale.
"Da ottobre ad oggi - proseguono - il Consiglio Comunale è stato convocato in data 30 novembre 2016 e 1° febbraio 2017: tra i punti all'ordine del giorno non c'è stata traccia delle nostre richieste, nonostante lo statuto comunale preveda espressamente l'obbligo di discussione e risposta all'istanza entro sessanta giorni dalla presentazione, se di competenza dell'assemblea consiliare, o addirittura entro trenta giorni se di competenza del sindaco".
Dei cittadini attendono risposte. Qualora il silenzio continui, conclude la candidata sindaca Raffaella Colavito "saremo costretti a ricorrere al TAR per vedere rispettato il diritto di iniziativa popolare, riconosciuto dal nostro Statuto comunale, con l'ulteriore beffa di una conseguente e molto probabile condanna del Comune di Gravina al pagamento delle spese processuali".

Nessun riscontro per le diverse problematiche esposte dai pentastellati, prima fra tutte lo stato di completo abbandono e di impraticabilità delle strade, di proprietà dell'ERSAP, ente soppresso nel lontano 1993. E' da tempo infatti che non ne viene curata la manutenzione, per cui la domanda è lecita: a chi compete la gestione di queste strade e per quale motivo sono state trascurate per così tanto tempo? Strade che il Comune avrebbe potuto riscattare della Regione Puglia eppure nulla è stato fatto.
Inoltre la strada di accesso al borgo adiacente alla Provinciale 137, tristemente nota per i tanti incidenti verificatisi, necessiterebbe dell'installazione di uno specchio parabolico all'uscita dal borgo, all'incrocio con la SP137, per garantire una maggiore visibilità e sicurezza stradale.
Ma i disagi non terminano qui: i residenti del piccolo borgo, non essendo collegati alla rete fognaria né al gas metano, sono costretti a pagare di tasca propria la pulizia dei pozzi neri e le bombole di gas per il riscaldamento. I cinque stelle allora chiedono quale ostacolo ne impedisce il collegamento e quali iniziative ha adottato l'amministrazione comunale al fine della risoluzione delle eventuali problematiche riscontrate.
E il servizio di nettezza urbana? Assolutamente carente. Nonostante i residenti della zona periferica, in qualità di cittadini gravinesi, paghino regolarmente - e senza agevolazioni - le tasse sui servizi per la raccolta dei rifiuti, lo svuotamento dei cassonetti avviene mediamente non più di due volte a settimana e il lavaggio delle strade e dei cassonetti sono inesistenti. Ma l'amministrazione ha mai sollecitato l'azienda appaltatrice del servizio, la Tra.De.Co. srl, ad adempiere agli obblighi contrattuali?
Disservizi anche per quanto riguarda il trasporto pubblico: un'unica corsa in mattinata, ore 7.15, se si vuole raggiungere il centro abitato.
A non trovare riscontro, però, sono anche la proposta di deliberazione sul "quartiere Madonna delle Grazie" (16 settembre 2016) e l'istanza su "via Rodi" (9 ottobre), consegnate in data 14 ottobre 2016 presso l'Ufficio Protocollo del Comune di Gravina. "Per ciascuna delle zone indicate - dichiarano i pentastellati - abbiamo provveduto a redigere richieste specifiche da sottoporre all'attenzione del sindaco e del consiglio comunale, accompagnate da regolari raccolte di sottoscrizioni, al fine di ottenere risposte o, quantomeno, interesse da parte di chi ci amministra".
Per via Rodi, infatti, richiedevano l'adozione di provvedimenti volti a migliorarne la viabilità, vista l'inesistenza di marciapiedi e la ridotta carreggiata. Riguardo le problematiche inerenti il quartiere Madonna delle Grazie, molteplici sono le idee contenute all'interno della proposta di deliberazione redatta dagli attivisti 5 stelle e per la quale erano state raccolte oltre 400 firme: le principali riguardano la stipula di una convenzione con i residenti del cosiddetto Super Condominio per la gestione dell'area verde ivi adiacente, l'adozione di un piano per il deflusso dell'acqua piovana che scongiuri i continui allagamenti del sottovia "Madonna delle Grazie", lo spostamento della fermata degli autobus, attualmente ubicata su corso Giuseppe Di Vittorio, che, ad ogni sosta, causa disagi alla circolazione stradale.
"Da ottobre ad oggi - proseguono - il Consiglio Comunale è stato convocato in data 30 novembre 2016 e 1° febbraio 2017: tra i punti all'ordine del giorno non c'è stata traccia delle nostre richieste, nonostante lo statuto comunale preveda espressamente l'obbligo di discussione e risposta all'istanza entro sessanta giorni dalla presentazione, se di competenza dell'assemblea consiliare, o addirittura entro trenta giorni se di competenza del sindaco".
Dei cittadini attendono risposte. Qualora il silenzio continui, conclude la candidata sindaca Raffaella Colavito "saremo costretti a ricorrere al TAR per vedere rispettato il diritto di iniziativa popolare, riconosciuto dal nostro Statuto comunale, con l'ulteriore beffa di una conseguente e molto probabile condanna del Comune di Gravina al pagamento delle spese processuali".