
La città
Bosco Difesa Grande ancora a secco
I fruitori fanno ancora i conti con l’assenza di punti ristoro
Gravina - lunedì 24 agosto 2015
8.57
"L'estate sta finendo e un anno se ne va…" questo ritornello spopolava negli anni '80.
Nei fatti un altro anno, sta lentamente volgendo al termine e il Bosco Difesa Grande si presenta, per il secondo anno consecutivo, senza un punto ristoro a disposizione di chi lo frequenta.
Eppure, sulle scrivanie di Palazzo di Città, ci sono due bandi che giacciono; entrambi con regolari vincitori che a distanza di tempo, troppo tempo, non hanno ancora potuto dare avvio alle rispettive attività.
Stiamo parlando dei bandi per la gestione de "Il Rifugio", conosciuto ai più come "Marcuccio", e del Centro Visite San Nicola della Macchia, presso il Vivaio Comunale.
Il primo, aggiudicato più di un anno fa al raggruppamento di imprese "Ati Bar Casablanca di Loglisci Liborio & F.lli s.n.c." e cooperativa sociale "Ermes" attende un pronunciamento del Consiglio Comunale, pare che l'Ati abbia apportato delle variazioni al progetto, pertinenti le volumetrie della struttura. Superato lo scoglio dell'Assise Consiliare, ed in assenza di ricorsi, si dovrebbe procedere all'avvio dei lavori.
Poi c'è quello per la gestione del Centro Visite San Nicola della Macchia.
Questo bando (uno dei più lunghi tra annullamenti e tempi infiniti per l'apertura delle buste) se lo è aggiudico l'Agenzia Silvium Viaggi di Mazzarella Maria Concetta che, di fatto, tra proroghe e tempi morti, non ha ancora potuto varcare il cancello d'ingresso.
E se si pensa che Palazzo di città ha concesso due proroghe, la prima di 60 e l'altra di 30 giorni, alle tre imprese che stanno lavorando al completamento dell'area, di cui abbiamo accennato nei giorni scorsi, che anche questa estate si concluderà con un nulla di fatto, con una struttura perfettamente agibile, lasciata al degrado e all'abbandono.
Eppure nel marzo del 2014, a proposito del Centro Visite, l'assessore al Bosco Comunale Gino Lorusso ai nostri taccuini affermava: «Siamo arrivati alla fine dell'iter, nell'arco di qualche mese vedranno finalmente la luce le opere programmate, essenziali per il rilancio, anche a fini turistici e didattici del nostro bosco, insieme ad una serie di altre concrete iniziative che a breve presenteremo alla città».
E proprio in nome di quel turismo troppo spesso evocato, ci soffermiamo sui dati dello studio effettuato dall'Osservatorio Turistico della Regione Puglia: il 24,9% degli italiani che scelgono la Puglia per le loro vacanze, predilige il turismo naturalistico, mentre per gli stranieri la quota scende al 23,7%. Le aree naturalistiche sono la seconda tipologia di destinazione della vacanza in Puglia (dopo il mare), scelte da circa un quarto dei turisti che hanno soggiornato nella regione.
La bellezza del paesaggio, il relax e la presenza di servizi adatti ai più piccoli (indicato come fattore determinante) fanno la differenza nelle scelte dei turisti.
Alla luce di quanto detto, immaginiamo le reazioni dei fruitori del nostro bosco, quando si rendono conto che in uno dei complessi boschivi più suggestivi della Puglia, il più grande della Provincia di Bari, il terzo per estensione in Puglia nonché Sito di Importanza Comunitaria dal 1998, in questa calda estate, non è possibile acquistare una bottiglia d'acqua.
E per non farci mancare proprio niente, in attesa che decollino i progetti che renderanno più appetibile ai turisti il Difesa Grande, nei giorni immediatamente successivi al ferragosto, non si sono sprecate segnalazioni di strade totalmente o parzialmente impraticabili a causa di alberi caduti. Ci riferiamo alle segnalazioni giunte inerenti la zona denominata Pantone, particolarmente colpita dal devastante incendio del 2012.
Resta da capire se quei pini completamente bruciati siano caduti per cause naturali, anche a seguito delle violente perturbazioni di questa estate, o siano stati adagiati sul manto stradale dalla mano, troppo spesso irrispettosa, dell'uomo.
Nei fatti un altro anno, sta lentamente volgendo al termine e il Bosco Difesa Grande si presenta, per il secondo anno consecutivo, senza un punto ristoro a disposizione di chi lo frequenta.
Eppure, sulle scrivanie di Palazzo di Città, ci sono due bandi che giacciono; entrambi con regolari vincitori che a distanza di tempo, troppo tempo, non hanno ancora potuto dare avvio alle rispettive attività.
Stiamo parlando dei bandi per la gestione de "Il Rifugio", conosciuto ai più come "Marcuccio", e del Centro Visite San Nicola della Macchia, presso il Vivaio Comunale.
Il primo, aggiudicato più di un anno fa al raggruppamento di imprese "Ati Bar Casablanca di Loglisci Liborio & F.lli s.n.c." e cooperativa sociale "Ermes" attende un pronunciamento del Consiglio Comunale, pare che l'Ati abbia apportato delle variazioni al progetto, pertinenti le volumetrie della struttura. Superato lo scoglio dell'Assise Consiliare, ed in assenza di ricorsi, si dovrebbe procedere all'avvio dei lavori.
Poi c'è quello per la gestione del Centro Visite San Nicola della Macchia.
Questo bando (uno dei più lunghi tra annullamenti e tempi infiniti per l'apertura delle buste) se lo è aggiudico l'Agenzia Silvium Viaggi di Mazzarella Maria Concetta che, di fatto, tra proroghe e tempi morti, non ha ancora potuto varcare il cancello d'ingresso.
E se si pensa che Palazzo di città ha concesso due proroghe, la prima di 60 e l'altra di 30 giorni, alle tre imprese che stanno lavorando al completamento dell'area, di cui abbiamo accennato nei giorni scorsi, che anche questa estate si concluderà con un nulla di fatto, con una struttura perfettamente agibile, lasciata al degrado e all'abbandono.
Eppure nel marzo del 2014, a proposito del Centro Visite, l'assessore al Bosco Comunale Gino Lorusso ai nostri taccuini affermava: «Siamo arrivati alla fine dell'iter, nell'arco di qualche mese vedranno finalmente la luce le opere programmate, essenziali per il rilancio, anche a fini turistici e didattici del nostro bosco, insieme ad una serie di altre concrete iniziative che a breve presenteremo alla città».
E proprio in nome di quel turismo troppo spesso evocato, ci soffermiamo sui dati dello studio effettuato dall'Osservatorio Turistico della Regione Puglia: il 24,9% degli italiani che scelgono la Puglia per le loro vacanze, predilige il turismo naturalistico, mentre per gli stranieri la quota scende al 23,7%. Le aree naturalistiche sono la seconda tipologia di destinazione della vacanza in Puglia (dopo il mare), scelte da circa un quarto dei turisti che hanno soggiornato nella regione.
La bellezza del paesaggio, il relax e la presenza di servizi adatti ai più piccoli (indicato come fattore determinante) fanno la differenza nelle scelte dei turisti.
Alla luce di quanto detto, immaginiamo le reazioni dei fruitori del nostro bosco, quando si rendono conto che in uno dei complessi boschivi più suggestivi della Puglia, il più grande della Provincia di Bari, il terzo per estensione in Puglia nonché Sito di Importanza Comunitaria dal 1998, in questa calda estate, non è possibile acquistare una bottiglia d'acqua.
E per non farci mancare proprio niente, in attesa che decollino i progetti che renderanno più appetibile ai turisti il Difesa Grande, nei giorni immediatamente successivi al ferragosto, non si sono sprecate segnalazioni di strade totalmente o parzialmente impraticabili a causa di alberi caduti. Ci riferiamo alle segnalazioni giunte inerenti la zona denominata Pantone, particolarmente colpita dal devastante incendio del 2012.
Resta da capire se quei pini completamente bruciati siano caduti per cause naturali, anche a seguito delle violente perturbazioni di questa estate, o siano stati adagiati sul manto stradale dalla mano, troppo spesso irrispettosa, dell'uomo.