Bosco Difesa Grande, concluse le procedure di gara per l'ex Marcuccio

L'ultimo tassello è andato al proprio posto. Dopo l'assegnazione del Centro Visite e la querelle del finanziamento del parco Nazionale dell'Alta Murgia, il Bosco Difesa Grande troverà finalmente un po' di pace dopo due anni abbastanza turbolenti. Anche il bando per la gestione dell'ex Bar il Rifugio ha visto finalmente la luce. Una luce che si deve al Consiglio Comunale del 5 dicembre scorso che aveva all'Odg questo punto spinoso: "Art. 14 del DPR 380/2001 - Area di proprietà pubblica identificata al fg.140 part. 15 - Permesso in deroga all`A.T.I. BAR CASABLANCA di Loglisci Liborio e F.lli s.n.c. / ERMES Soc. Cooperativa Soc per il "recupero funzionale e igienico sanitario dell'intera struttura, comprendente sia i fabbricati che gli impianti sportivi e le aree esterne".

Una discussione del punto interminabile, tra sospensioni di ore e richieste continue di chiarimento. Alla fine il dado è tratto, ma con qualche correzione in corso d'opera. Nella Relazione istruttoria a corollario dell'estratto delle Deliberazioni del Consiglio Comunale, si ripercorrono le tappe di questo calvario iniziato nel 2014 con la D.G.C. n.31 dove veniva impartita la direttiva al Dirigente P.M. Servizio Patrimonio e Cimiteriale di procedere all'affidamento in locazione dell'immobile di proprietà comunale dell'area ristorazione con annesse strutture sportive dell'area pic-nic ed adiacenti aree a verde ubicate in località Forvignola nel bosco comunale "Difesa grande", mediante pubblico incanto ai sensi dell'art.83 del D.lgs. 163/2006, per una durata della locazione pari a nove anni. Sempre nello stesso anno veniva indetta apposita procedura di gara, con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa per l'affidamento in concessione della struttura, con un importo a base d'asta pari al canone mensile di 1 .000 euro per la durata di 15 anni. Sempre nel 2014 con D.D. n. 828 la gara viene definitivamente aggiudicata in favore dell'ATl Bar Casablanca di Loglisci Liborio & f.lli s.n.c./ERMES Soc. Cooperativa Soc.

Ecco il primo ostacolo. La società assegnataria della gestione degli immobili e dell'area circostante ha proposto istanza per la esecuzione dei lavori di "recupero funzionale e igienico sanitario dell'intera struttura, comprendente sia i fabbricati che gli impianti sportivi e le aree esterne". Ma l'area in oggetto ricade in zona vincolata, per l'esattezza ricade in zona tipizzata E1-zone agricole dal vigente PRG. In tale zona è prevista la possibilità di realizzare strutture/costruzioni/attività agricole o comunque connesse all'agricoltura. Ma il complesso in oggetto non ha destinazione agricola.

Quale la soluzione? Continuando nella lettura si apprende che "essendo esistente da lungo tempo ed avendo avuto da sempre la medesima funzione, si ritiene che l'intervento di recupero funzionale e igienico sanitario dell'intera struttura comprendente sia i fabbricati che gli impianti sportivi e le aree esterne è ammissibile. Mentre non si ritiene necessario il pergolato aperto, così definito nell'elaborato progettuale proposto in fase di gara, a realizzarsi nella zona antistante il fabbricato "A", con una copertura fissa costituita da pannelli in policarbonato alveolato trasparente e la previsione di tamponature verticali in vetro; l'ampliamento per la realizzazione di un wc per disabili; l'inserimento di una cisterna per la riserva idrica.

Nella speranza che si sia messa la parola fine e che anche quest'area torni a diventare luogo di svago e di aggregazione per l'intera area murgiana, attendiamo impazienti il prossimo bando o avviso di gestione, nella speranza che questa volta i tempi siano un po' più brevi.