
La città
Botromagno, tra i “Luoghi del cuore"
Per non dimenticare, la petizione Fai.
Gravina - domenica 19 ottobre 2014
10.00
Il parco archeologico di Botromagno tra i "Luoghi del cuore" Fai.
Ha sicuramente un posto nel cuore di ogni gravinese, ciò che resta del parco archeologico di Botromagno, consegnato al censimento dei luoghi italiani da non dimenticare. Promosso dal Fondo ambiente italiano - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali e con quello degli Affari esteri - si occupa della tutela, della riqualificazione del paesaggio e del patrimonio storico artistico italiano. Ripescarli dal dimenticatoio, per affidarli alle istituzioni locali e nazionali, questo lo scopo della raccolta firme giunta alla sua settima edizione.
L'idea di candidare il parco gravinese, nasce da Ketty Marchetti, già impegnata nel campo scuola archeologico di "Sos Botromagno". L'estate scorsa difatti, il gruppo di archeologi ed esperti ha ripulito alcune aree in località Angellotti e Lucatuorto, su iniziativa dell'assessorato alle espressività artistiche e culturali, in collaborazione con Archeoclub e la fondazione "Ettore Pomarici Santomasi". Presenti, proprio in quell'occasione, l'assessore regionale alle politiche del territorio, Angela Barbanente ed il Soprintendente archeologico, Luigi La Rocca. Entrambi hanno confermato che la Regione Puglia destinerà dei fondi al Parco, previa presentazione di progetti concreti da parte dell'Amministrazione comunale.
Nell'attesa, la palla rimbalza nelle mani dei cittadini. Petizione aperta fino al 30 novembre e nessun limite di età per votare. Oltre a Botromagno sono stati candidati, a partire dal 2012, il complesso rupestre delle Sette camere, il Sic Difesa Grande, il castello svevo, la chiesa rupestre di San Michele, la biblioteca Finya, il Casino di Meninni, i rioni Piaggio e Fondovito ed il ponte Acquedotto, piazzatosi al tredicesimo posto della classifica Fai. Quest'anno invece, almeno per il momento, il sito archeologico è fermo alla 1351a posizione, con 24 voti.
Per aiutare Botromagno, basta accedere al sito del Fai e visitare la sezione "iluoghidelcuore.it". Una volta creato l'account (oppure utilizzando quello di Facebook) basterà scegliere il luogo da salvaguardare motivando l'opzione con un commento.
Ha sicuramente un posto nel cuore di ogni gravinese, ciò che resta del parco archeologico di Botromagno, consegnato al censimento dei luoghi italiani da non dimenticare. Promosso dal Fondo ambiente italiano - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali e con quello degli Affari esteri - si occupa della tutela, della riqualificazione del paesaggio e del patrimonio storico artistico italiano. Ripescarli dal dimenticatoio, per affidarli alle istituzioni locali e nazionali, questo lo scopo della raccolta firme giunta alla sua settima edizione.
L'idea di candidare il parco gravinese, nasce da Ketty Marchetti, già impegnata nel campo scuola archeologico di "Sos Botromagno". L'estate scorsa difatti, il gruppo di archeologi ed esperti ha ripulito alcune aree in località Angellotti e Lucatuorto, su iniziativa dell'assessorato alle espressività artistiche e culturali, in collaborazione con Archeoclub e la fondazione "Ettore Pomarici Santomasi". Presenti, proprio in quell'occasione, l'assessore regionale alle politiche del territorio, Angela Barbanente ed il Soprintendente archeologico, Luigi La Rocca. Entrambi hanno confermato che la Regione Puglia destinerà dei fondi al Parco, previa presentazione di progetti concreti da parte dell'Amministrazione comunale.
Nell'attesa, la palla rimbalza nelle mani dei cittadini. Petizione aperta fino al 30 novembre e nessun limite di età per votare. Oltre a Botromagno sono stati candidati, a partire dal 2012, il complesso rupestre delle Sette camere, il Sic Difesa Grande, il castello svevo, la chiesa rupestre di San Michele, la biblioteca Finya, il Casino di Meninni, i rioni Piaggio e Fondovito ed il ponte Acquedotto, piazzatosi al tredicesimo posto della classifica Fai. Quest'anno invece, almeno per il momento, il sito archeologico è fermo alla 1351a posizione, con 24 voti.
Per aiutare Botromagno, basta accedere al sito del Fai e visitare la sezione "iluoghidelcuore.it". Una volta creato l'account (oppure utilizzando quello di Facebook) basterà scegliere il luogo da salvaguardare motivando l'opzione con un commento.