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La città
Botromagno, tutto da rifare
Degrado, abbandono e spazzatura affossano il parco archeologico
Gravina - lunedì 9 maggio 2016
11.20
"Segui il sentiero e rispetta la natura"
Sembra quasi una beffa il cartello solitario che da il via al percorso da cui si sale per la collina di Botromagno.
Una beffa perché tutto intorno l'ambiente è stato abbondantemente abusato e sfruttato.
Le immagini che seguono, come spesso accade, raccontano molto più delle parole ma è bene ricordare che in quella zona solo pochi anni fa si parlò, con tanto di banda al seguito, di salvaguardia del parco, progetto di gestione, finanziamenti pubblici, rilancio del turismo.
Nell'estate del 2014 un gruppo di 30 esperti guidati dalla Soprintendenza per i beni archeologici, ripuliva parte del sito sulla collina di Petra Magna. Le aree Angellotti e Lucatuorto venivano restituite alla città per qualche giorno, con la promessa (poi mantenuta con una delibera municipale) di poterle fruire fino a dicembre. Tanti sorrisi e tanti buoni propositi, progetti che sarebbero andati in porto grazie a circa 16 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione - ex FAS 2013/2020 - da spalmare su tre poli di eccellenza turistica. Anche Gravina nella triade oggetto di finanziamento.
Ipotesi rimaste tali e progetti di cui nessuno sa nulla.
Intanto l'estate è alle porte e i turisti anche.
Di seguito la galleria fotografica con le immagini di Carlo Centonze.
Sembra quasi una beffa il cartello solitario che da il via al percorso da cui si sale per la collina di Botromagno.
Una beffa perché tutto intorno l'ambiente è stato abbondantemente abusato e sfruttato.
Le immagini che seguono, come spesso accade, raccontano molto più delle parole ma è bene ricordare che in quella zona solo pochi anni fa si parlò, con tanto di banda al seguito, di salvaguardia del parco, progetto di gestione, finanziamenti pubblici, rilancio del turismo.
Nell'estate del 2014 un gruppo di 30 esperti guidati dalla Soprintendenza per i beni archeologici, ripuliva parte del sito sulla collina di Petra Magna. Le aree Angellotti e Lucatuorto venivano restituite alla città per qualche giorno, con la promessa (poi mantenuta con una delibera municipale) di poterle fruire fino a dicembre. Tanti sorrisi e tanti buoni propositi, progetti che sarebbero andati in porto grazie a circa 16 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione - ex FAS 2013/2020 - da spalmare su tre poli di eccellenza turistica. Anche Gravina nella triade oggetto di finanziamento.
Ipotesi rimaste tali e progetti di cui nessuno sa nulla.
Intanto l'estate è alle porte e i turisti anche.
Di seguito la galleria fotografica con le immagini di Carlo Centonze.