
Palazzo di città
Case bianche: arriva l’approvazione definitiva
Il consiglio conferma la riperimetrazione del comparto C3 così come predisposto nel 2010
Gravina - sabato 28 dicembre 2013
9.23
"Vorrei ringraziare tutti i consiglieri che hanno votato questo importante provvedimento e in modo particolare i due consiglieri di opposizione e l'intero gruppo consiliare dell'Udc che compatto ha votato per tutelare gli interessi di 84 famiglie" ha commentato il sindaco Alesio Valente al termine della votazione in aula congratulandosi con i consiglieri presenti.
Tutti contenti, dunque, in consiglio comunale dove nella seduta di venerdì è stato licenziato con 11 voti favorevole e 13 assenti, l'approvazione definitiva della delibera di consiglio n. 33 del 2010, ossia la variante formale al Prg che suddivide il comparto C3 in zona Giulianello, su cui sono state costruite le così dette Case Bianche, in tre sub comparti più piccoli.
I tre sub comparti individuati secondo i dettami della legge regionale numero 5 del 2010, delimitano tre aree ben precise: il primo sub comparto coincide con il perimetro delle famose Case Bianche, il secondo comparto delimita l'area compresa tra le Case bianche e viale Giudici Falcone e Borsellino, mentre il terzo comparto abbraccia i suoli compresi tra il viale e via Bari.
La variante, così come approvata, era stata predisposta già nel 2010 dall'ufficio tecnico comunale al fine di ottemperare alla sentenza del Tar Puglia e del Consiglio di Stato che prima hanno annullato la delibera di approvazione del progetto Case Bianche del 2001 con il relativo permesso di costruire, e poi hanno suggerito la strada che il Comune avrebbe dovuto intraprendere per risolvere la situazione stabilendo che "al fine di dare esecuzione alla sentenza n. 3404/02, è pertanto necessario che il Comune adotti gli atti necessari a pervenire alla approvazione di una variante allo strumento urbanistico che, come più precisato, consenta la perimetrazione. In sede attuativa di sub-comparti o che comunque riveda il perimetro del comparto 4 in funzione della esigenza di far rientrare l'intervento realizzato nel perimetro di uno di essi. Solo di seguito a ciò il Comune potrà procedere a perimetrare all'interno del comparto C3 n. 4 , due o più nuovi comparti così come proposto dalla relazione tecnica depositata dal comune di Gravina il 3 marzo 2010". Approvata in via definitiva la riperimetrazione del comparto, seguendo ancora il dispositivo del Tar, solo in un secondo momento "l'intervento ex articolo 51 della legge n. 865/71 (ossia le case bianche) potrà essere nuovamente riapprovato".
A tre anni dall'approvazione della delibera n. 33 e verificato che non sono giunte osservazioni e controdeduzioni alla stessa, il consiglio comunale nella seduta post Natale, ha confermato in via definitiva la riperimetrazione del comparto limitandosi semplicemente a prendere atto dell'esistenza di un ricorso presentato dai proprietari dei suoi adiacenti le Case bianche che hanno chiesto l'annullamento della delibera n.33 per una lunga serie di motivi.
Tuttavia nel deliberato di consiglio si precisa che "i perimetri dei comparti rappresentati nelle planimetrie allegate alle delibera n.33 sono puramente indicativi" inoltre si sottolinea che "nel comparto C3-4 C insiste il complesso parrocchiale Spirito Santo occupante una superficie complessiva pari a 2279 metri quadri tipizzata Fb ossia attrezzatture urbane, per effetto della variante urbanistica approvata dal Commissario prefettizio nel 2005".
Ora se questi volumi siano stati sottratti dall'intera volumetria del comparto C non è chiaro. Nel provvedimento licenziato ieri, l'amministrazione comunale si limita a precisare "che essendo le orto foto risalienti temporalmente, le stesse non evidenziano l'esistenza, già alla data di assunzione della delibera consiliare di adozione (n.33/2012), del sottopasso, del complesso parrocchiale e del tratturo".
Tutti contenti, dunque, in consiglio comunale dove nella seduta di venerdì è stato licenziato con 11 voti favorevole e 13 assenti, l'approvazione definitiva della delibera di consiglio n. 33 del 2010, ossia la variante formale al Prg che suddivide il comparto C3 in zona Giulianello, su cui sono state costruite le così dette Case Bianche, in tre sub comparti più piccoli.
I tre sub comparti individuati secondo i dettami della legge regionale numero 5 del 2010, delimitano tre aree ben precise: il primo sub comparto coincide con il perimetro delle famose Case Bianche, il secondo comparto delimita l'area compresa tra le Case bianche e viale Giudici Falcone e Borsellino, mentre il terzo comparto abbraccia i suoli compresi tra il viale e via Bari.
La variante, così come approvata, era stata predisposta già nel 2010 dall'ufficio tecnico comunale al fine di ottemperare alla sentenza del Tar Puglia e del Consiglio di Stato che prima hanno annullato la delibera di approvazione del progetto Case Bianche del 2001 con il relativo permesso di costruire, e poi hanno suggerito la strada che il Comune avrebbe dovuto intraprendere per risolvere la situazione stabilendo che "al fine di dare esecuzione alla sentenza n. 3404/02, è pertanto necessario che il Comune adotti gli atti necessari a pervenire alla approvazione di una variante allo strumento urbanistico che, come più precisato, consenta la perimetrazione. In sede attuativa di sub-comparti o che comunque riveda il perimetro del comparto 4 in funzione della esigenza di far rientrare l'intervento realizzato nel perimetro di uno di essi. Solo di seguito a ciò il Comune potrà procedere a perimetrare all'interno del comparto C3 n. 4 , due o più nuovi comparti così come proposto dalla relazione tecnica depositata dal comune di Gravina il 3 marzo 2010". Approvata in via definitiva la riperimetrazione del comparto, seguendo ancora il dispositivo del Tar, solo in un secondo momento "l'intervento ex articolo 51 della legge n. 865/71 (ossia le case bianche) potrà essere nuovamente riapprovato".
A tre anni dall'approvazione della delibera n. 33 e verificato che non sono giunte osservazioni e controdeduzioni alla stessa, il consiglio comunale nella seduta post Natale, ha confermato in via definitiva la riperimetrazione del comparto limitandosi semplicemente a prendere atto dell'esistenza di un ricorso presentato dai proprietari dei suoi adiacenti le Case bianche che hanno chiesto l'annullamento della delibera n.33 per una lunga serie di motivi.
Tuttavia nel deliberato di consiglio si precisa che "i perimetri dei comparti rappresentati nelle planimetrie allegate alle delibera n.33 sono puramente indicativi" inoltre si sottolinea che "nel comparto C3-4 C insiste il complesso parrocchiale Spirito Santo occupante una superficie complessiva pari a 2279 metri quadri tipizzata Fb ossia attrezzatture urbane, per effetto della variante urbanistica approvata dal Commissario prefettizio nel 2005".
Ora se questi volumi siano stati sottratti dall'intera volumetria del comparto C non è chiaro. Nel provvedimento licenziato ieri, l'amministrazione comunale si limita a precisare "che essendo le orto foto risalienti temporalmente, le stesse non evidenziano l'esistenza, già alla data di assunzione della delibera consiliare di adozione (n.33/2012), del sottopasso, del complesso parrocchiale e del tratturo".