case bianche luglio 2013
case bianche luglio 2013
La città

Case bianche, l’asfalto resta sul tratturo

Ordinanza sospesa sino a 3 giugno. I residenti chiedono una sanatoria

Il bitume steso senza autorizzazione all'ingresso del complesso delle Case Bianche resterà per terra. Almeno sino al 3 giugno 2014.

Questo quanto stabilito il 30 aprile, dal dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale, Michele Stasi, in uno degli ultimi atti da lui approvati prima di lasciare la direzione dell'utc gravinese per trasferirsi a Trani.
Alla base dell'ordinanza con cui il dirigente ha sospeso l'ordine di servizio del 31 gennaio indirizzato all'impresa Cifrer e finalizzato al ripristino dello stato dei luoghi con la rimozione dei due lembi di asfalto, ci sarebbe una richiesta presentata lo scorso 14 aprile, da 57 residenti del complesso residenziale con cui hanno chiesto l' accertamento della compatibilità paesaggistica, finalizzata ad ottenere l'autorizzazione con cui legittimare definitivamente l'operazione compiuta dall'impresa Cifrer a giugno 2013.

La richiesta è stata protocollata a Palazzo di città e sarà esaminata in primo luogo dalla locale commissione paesaggio e, in caso di esito positivo, sarà inviata alle due soprintendenze responsabili dei beni archeologici e paesaggistici per il territorio gravinese e, in ultima istanza, alla Direzione regionale per i beni culturali. Completato l'iter amministrativo si saprà definitivamente se quei due lembi di asfalto "non fanno danno a nessuno" come sostenuto dai residenti che chiedevano solo maggiore decoro e sicurezza o se, invece, deturpano il Tratturo Melfi-Castellaneta, e costituiscono una violazione della legge sulla salvaguardia dei beni paesaggistici, come sostenuto dalla stessa Soprintendenza di Bari che ad ottobre 2013 ha invitato il dirigente Stasi a fare eseguire i due precedenti ordini di servizio con cui ripristinare il tratturo.

Parere a cui lo stesso Stasi ha fatto seguire l'ordinanza datata il 31 gennaio 2014 e poi bloccata dai residenti della zona, come si evince dalla cronaca della giornata riportata in una relazione dal tenente Girolamo Maiorani: " Il giorno 11 febbraio, in ottemperanza a quanto da Lei disposto con la Ordinanza in oggetto, mi recavo in Viale Falcone e Borsellino per assistere ai lavori di ripristino dello stato dei luoghi da Lei ordinati. Sul posto vi era una moltitudine di persone (residenti della zona) che stazionando in gruppi sull'area interessata dai lavori impedendo, di fatto, l'inizio dei lavori stessi. Dopo qualche ora la situazione cosi rappresentata non mutava valutando, oggettivamente l'opportunità per il momento di non procedere ai lavori, stante le scarse condizioni di sicurezza. Partecipavo al Sig. Cirilli Antonio, presente con operai e mezzi, le mie preoccupazioni e si conveniva, suo malgrado, che i lavori in quelle condizioni ambientali non potevano avere inizio".

Ora in attesa del responso degli organi competenti, l'ordine resta sospeso per evitare inutile dispendio di soldi per le casse comunali qualora la richiesta dei residenti dovesse essere accolta. In caso contrario, e dunque se la Soprintendenza dovesse confermare la sua linea stabilendo che gli accessi stradali sono illegittimi, l'impresa Cifrer dovrà procedere alla loro rimozione il 4 giugno secondo modalità e tempi già stabiliti da Stasi e sotto la diretta sorveglianza dell'ufficio tecnico e della polizia municipale.
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