convegno associazione gravina 17-19
convegno associazione gravina 17-19
La città

Centro storico, una periferia al centro del paese

Idee e progetti di rigenerazione urbana

"Il centro storico di Gravina, un centro storico minore ma in cerca di valorizzazione andando oltre il degrado attuale e i discutibili interventi poco rispettosi della storia, per diventare centro di una rinascita economica, sociale e culturale".

Questo il messaggio lanciato dall'associazione politico-culturale "Gravina 2017-2019" presso il salone parrocchiale di Madonna delle Grazie sul tema "Rioni storici e periferie: una risorsa o un macigno?".

Due gli interventi centrali della serata a cura dei relatori Francesco Lovero e Valeria Monno, che hanno offerto al pubblico presente in sala un'accurata disamina delle criticità dei rioni storici cittadini, ma anche delle peculiarità di un paesaggio unico e di un centro che sorge direttamente sulla gravina, vera e propria fascia di raccordo tra città ed elemento naturale.

Necessaria quindi una mappatura dei rischi di crollo nell'area oggetto dell' intervento, il: "rockfront" che può e deve diventare protagonista di un processo di crescita e riconnessione delle terrazze, da luoghi abbandonati a luoghi di aggregazione sociale e fruizione del paesaggio, in un'epoca in cui la valorizzazione dei centri storici da un lato, e l'attenzione per le periferie fortemente sottolineata da Papa Francesco,come ricordato da don Giovanni Bruno, vero parroco della periferia gravinese, riporta al centro del dibattito politico ed amministrativo il tema del degrado urbano.

Un centro storico, come sottolineato dalla storica Maria D'Agostino, che in passato si estendeva molto più in là di quel che si crede, con i rioni Piaggio e Fondovito che traevano la propria forza e identità dalle chiese rupestri, un patrimonio nato nella stessa conformazione naturale attorno al quale sorsero e si aggregarono i villaggi e le attività produttive agro-pastorali dando vita a una realtà ricca e articolata.

Nell'intervento finale del presidente dell'associazione Michele Laddaga è emerso l'auspicio di un rinnovato orgoglio civico, proprio a partire dal recupero della storia e dell'identità cittadina, nel segno di una forte volontà di riscatto da parte di una comunità troppo a lungo abbandonata a se stessa, perché solo invertendo la rotta dopo anni di cattiva gestione del bene pubblico si potrà ridare speranza e futuro alle giovani generazioni gravinesi, rimarcando che: non possiamo più restare fermi a guardare, c'è bisogno di una presa di coscienza forte da parte di tutti coloro che non si arrendono all'idea di vedere la propria città morente e decadente mettendosi in gioco in prima persona.
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