Ufficio collocamento
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Collocamento, già deciso il trasferimento dei dipendenti

Così ha deliberato a luglio la Provincia. Ma il consiglio comunale gravinese ne discute solo a ferie finite.

"Assegnazione a diversi servizi a partire dal prossimo 1 settembre".

Recita così la delibera provinciale con cui la giunta provinciale guidata dal gravinese Francesco Schittulli ha disposto il trasferimento presso altri uffici e mansioni dei dipendenti attualmente in servizio negli uffici periferici. Il provvedimento, adottato lo scorso luglio, è lo stesso del quale i sindacati s'avvidero solo dopo la sua approvazione e di cui l'amministrazione comunale si diceva - e si dice - sicura quanto alla sua temporaneità. Fatto sta che dal primo settembre la chiusura dell'ufficio ed il trasferimento dei suoi dipendenti saranno operativi. Il personale dell'ufficio, in particolare, stando a quanto stabilito dalla deliberazione provinciale, dovranno fare le valigie e trasferirsi tutti presso gli uffici centrali del capoluogo. Schittulli li vorrebbe tutti impiegati nella gestione delle risorse umane sebbene con mansioni diverse e in uffici diversi: due infatti sono destinati alla formazione mentre gli altri dovranno dividersi presso gli uffici Urp, ricerche e politiche comunitarie.

Sebbene l'allarme sull'imminente e definitiva chiusura dell'ufficio lanciato dalla Triplice sindacale sembra sempre più concreto, da Palazzo di città giungono nuove rassicurazioni, nella convinzione che il presidente della Provincia manterrà l'impegno, preso a fine luglio, di lasciare in vita il Centro per l'impiego gravinese. Ora non resta che aspettare il consiglio comunale monotematico convocato per martedì' (alle 19 in prima convocazione ed il giorno dopo alle 20 in seconda), durante il quale l'intera assemblea prenderà atto della delibera di giunta provinciale per rimarcare la contrarietà dell'intera popolazione gravinese alla chiusura dell'ufficio di collocamento.

Sul punto, intanto, rompendo il silenzio pubblico delle settimane passate, prende posizione anche il consigliere provinciale Fedele Lagreca, che in una lunga lettera aperta indirizzata alla città, denunciato "il colpo di mano estivo" tentato dal governo Schittulli, afferma essere "umiliante che un disoccupato di Gravina debba recarsi ad Altamura per un certificato di disoccupazione e per tutti quegli adempimenti che da decenni l'ufficio riconosce ai cittadini: non posso tollerare e ammettere che il presidente della Provincia, anch'egli gravinese, consideri i suoi concittadini di serie B. Sono sicuro che Schittulli non sia stato informato in maniera adeguata della mole di lavoro svolta dall'ufficio di Gravina nè, tantomeno, può lasciare aperti uffici di città con la metà di abitanti rispetto a Gravina". In coda, richieste e proposte: "Si deve procedere ad horas alla revoca della delibera della giunta provinciale o, in subordine, riconoscere anche al policentro di Gravina ciò che si è riconosciuto a quello di Corato".

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