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La città
Affreschi di San Vito Vecchio: tutto tace
Dalle autorità preposte nessuna risposta.
Gravina - domenica 7 settembre 2014
09.00
Tutti gli esperti visitatori della preziosa ricostruzione della cripta di San Vito Vecchio hanno espresso un unico verdetto negativo: bisogna intervenire. Ma ad oggi vige ancora il silenzio assoluto.
L'unica risposta che giunge da Palazzo di città è quella del sindaco Alesio Valente: "Abbiamo segnalato il problema al Ministero dei Beni Culturali, alla Sovrintendenza e a tutte le autorità preposte, ma ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta". Situazione di stallo quindi per i preziosi affreschi bizantini, che continuano ad essere, almeno per il momento, abbandonati al loro destino.
Ultimo il responso del restauratore di fama internazionale Ottarino Nonfarmale, che dopo il suo recente sopralluogo, risalente a pochissimi mesi fa, ha ribadito le criticità strutturali dei supporti di gesso che reggono la ricostruzione all'interno delle mura della Fondazione Santomasi, oltre ad evidenziare la presenza di forte umidità nei locali. Già le analisi termografiche, richieste due anni fa dal Comune ed effettuate dal professor Giuseppe Fabretti, direttore dell'Istituto centrale del restauro, avevano rilevato lo stesso problema legato alle infiltrazioni d'acqua anche sotto le pareti che ospitano le preziose decorazioni. Non c'è peggior nemico dell'acqua in questi casi, che infatti è già causa di perdita di colore, lesioni e rigonfiamenti.
Occorre al più presto smontare, ripulire, restaurare e rimontare su nuove strutture gli affreschi. Un minuzioso lavoro che comporta un investimento di ingenti somme di denaro, ancora non messe a disposizione da alcun ente. Pare essere sfumata la possibilità di ricevere un importante aiuto economico dalle autorità giapponesi, interessati alla ricostruzione del sito nel grande museo di Naruto: "Ancora nessuna risposta è giunta anche da questo fronte", spiega il primo cittadino che però rassicura, "salvare gli affreschi resta una priorità. Il nostro impegno su questa linea continua, esattamente come due anni fa".
L'unica risposta che giunge da Palazzo di città è quella del sindaco Alesio Valente: "Abbiamo segnalato il problema al Ministero dei Beni Culturali, alla Sovrintendenza e a tutte le autorità preposte, ma ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta". Situazione di stallo quindi per i preziosi affreschi bizantini, che continuano ad essere, almeno per il momento, abbandonati al loro destino.
Ultimo il responso del restauratore di fama internazionale Ottarino Nonfarmale, che dopo il suo recente sopralluogo, risalente a pochissimi mesi fa, ha ribadito le criticità strutturali dei supporti di gesso che reggono la ricostruzione all'interno delle mura della Fondazione Santomasi, oltre ad evidenziare la presenza di forte umidità nei locali. Già le analisi termografiche, richieste due anni fa dal Comune ed effettuate dal professor Giuseppe Fabretti, direttore dell'Istituto centrale del restauro, avevano rilevato lo stesso problema legato alle infiltrazioni d'acqua anche sotto le pareti che ospitano le preziose decorazioni. Non c'è peggior nemico dell'acqua in questi casi, che infatti è già causa di perdita di colore, lesioni e rigonfiamenti.
Occorre al più presto smontare, ripulire, restaurare e rimontare su nuove strutture gli affreschi. Un minuzioso lavoro che comporta un investimento di ingenti somme di denaro, ancora non messe a disposizione da alcun ente. Pare essere sfumata la possibilità di ricevere un importante aiuto economico dalle autorità giapponesi, interessati alla ricostruzione del sito nel grande museo di Naruto: "Ancora nessuna risposta è giunta anche da questo fronte", spiega il primo cittadino che però rassicura, "salvare gli affreschi resta una priorità. Il nostro impegno su questa linea continua, esattamente come due anni fa".