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Politica

Conca: “Aumento TARI? Ma di quale servizio parliamo?”

Per il consigliere dei Cittadini Gravinesi: “A Gravina si paga per quello che non si riceve!”

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Mario Conca relativo alle tariffe della TARI.


"A ogni estate torna il tormentone delle nuove tariffe TARI. Anche quest'anno, in Consiglio Comunale lunedì 30 giugno, si procederà al "solito" adeguamento. Ma chiamarlo "adeguamento" è una comoda copertura per non dire la verità ai cittadini, aumentano le tariffe, mentre il servizio di igiene urbana sprofonda in una crisi strutturale, coperta da silenzi, inadempienze e irresponsabilità.

La verità è sotto gli occhi di tutti, non c'è angolo di Gravina che non racconti il fallimento di un appalto milionario (oltre 5 milioni annui) gestito da Raccolgo, prorogato per due anni e mal governato, con un capitolato continuamente disatteso e una Direzione dell'Esecuzione del Contratto (DEC) che, invece di pretendere il rispetto delle regole, sembra limitarsi a raccogliere scuse.

Ecco alcuni esempi concreti:

Spazzatrici meccaniche, una su due perennemente fuori uso.

Quella da 6 mc, destinata alla città intera, talvolta guasta e dirottata anche su Poggiorsini, mai nelle nostre contrade;

Quella da 2 mc, prevista per il centro storico 4 giorni a settimana, i residenti non la vedono da anni e, al massimo, viene usata come "tappabuchi" nel centro urbano in palese violazione di quanto scritto nel disciplinare.

Lo spazzamento manuale è inesistente. Sei zone cittadine dovrebbero avere sei operatori ogni giorno. Invece intere aree restano sistematicamente scoperte, con un solo soffiatore rumorosissimo per l'intera città a sostituire esseri umani. Dove sono i controlli? Chi verifica? Più volte e invano ho chiesto di comprare un soffiatore elettrico per evitare di importunare i cittadini con rumori molesti alle 3 del mattino.

Lavaggio carrellati e strade solo quando piove e a vento. Eppure il contratto è chiaro, lavaggi settimanali da giugno a settembre, mensili negli altri mesi. I bidoni condominiali e commerciali sono lerci. Alcuni cittadini, ignari del loro diritto, pagano ditte private che lavano e sversano le acque sporche nelle fogne, commettendo reati ambientali. E l'Amministrazione che fa?

Svuotamento pattumelle e distribuzione sacchetti, svizzeri nel fare solo ciò che gli compete, lasciando sul marciapiede ciò che fuoriesce, genovesi nell'erogazione di buste, inutilizzabili per l'umido, che i gravinesi sono costretti a comprarsi.

Cestini spariti e non differenziati. Erano già insufficienti, come quelli per le deiezioni canine, ora sono rimasti solamente i pali perché, incapaci di sanzionare alcuni incivili che conferivano impropriamente l'indifferenziato domestico, ci costringono da anno all'inciviltà.

Scorte tecniche e personale di supporto assenti. Il disciplinare impone alla ditta una dotazione minima per sopperire ad assenze e imprevisti . Ma quando i mezzi si rompono, non vengono sostituiti. Quando un dipendente è in 104 o in malattia, le zone restano scoperte. Così si risparmia, a danno di cittadini e lavoratori.

Controlli e sanzioni? Ridicoli. Nel solo gennaio 2024, a fronte di decine di disservizi, sono state comminate appena 3 sanzioni per spazzamento. È questa la serietà dei controlli su un appalto costato, dal 2018 a oggi, 40 milioni di euro?

E la politica? Sorda e cieca. Il Sindaco Lagreca e l'Assessore al ramo, di fronte a queste evidenze, non chiedono conto né alla ditta né alla DEC. Anzi, accettano supinamente aumenti imposti da AGER e Provincia, Arera compresa, senza tentare nessuna rimodulazione dei coefficienti, nessuna copertura alternativa con l'avanzo libero, nessuna riduzione per i disservizi subiti.

Il regolamento TARI? Esiste, ma è inutile. Prevede sconti e riduzioni per ISEE basso, abitazioni vuote, utenze disagiate, ma nulla è automatico, il cittadino deve saperlo, chiederlo, documentarlo. La maggior parte non lo sa o rinuncia, manca una pubblicità adeguata, e finisce per pagare più del dovuto.


Cosa fare? Una proposta strutturale che reitero da anni in consiglio comunale.

Occorre aprire seriamente il dibattito su una società in house interamente pubblica, come in altri ambiti di raccolta ottimali. Una società partecipata da tutti i Comuni dell'ARO che:

garantisca assunzioni tramite selezione pubblica e trasparente, oggi si viene assunti per grazia ricevuta;

operi senza scopo di lucro, destinando ogni risparmio al miglioramento del servizio;

metta fine a decenni di disservizi, clientele e scaricabarile.

Se paghiamo come se fosse un servizio di eccellenza, dobbiamo esigere che lo sia. Basta trattare la TARI come un'imposta sulla rassegnazione, i cittadini meritano rispetto e chi non controlla, è complice".


Mario Conca
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