
Politica
Conca: Capitale della cultura 2028? Gravina non è pronta
“Un sogno che costa caro, ma sembra una finzione”
Gravina - venerdì 27 giugno 2025
Sulla candidatura della città di Gravina a capitale italiana della Cultura 2028 e sulla conseguente assegnazione di incarico di redigere il dossier per la candidatura, pubblichiamo una nota pervenutaci dal consigliere comunale Mario Conca.
"Leggo che Gravina in Puglia si candida ufficialmente a Capitale Italiana della Cultura per il 2028. Un déjà-vu per chi ricorda come, già per il 2027, si era annunciata una candidatura congiunta con Altamura, la cui regia era stata affidata per 50 mila euro all'esperto Agostino Riitano poi sfumata tra rinvii e promesse mai mantenute.
Ora si rilancia in solitaria, senza aver spiegato chiaramente il perché il cosiddetto fuoriclasse Riitano avesse lasciato l'incarico, con una nuova delibera di giunta (n. 100 del 18 giugno 2024) che stanzia ulteriori 100.000 euro per affidare un progetto e redigere un dossier ad una società toscana che difficilmente potrà competere seriamente con realtà più attrezzate.
Perché il punto è proprio questo, Gravina non è pronta, e lo sappiamo tutti. È vero che bisogna pensare in grande, ma qui mancano gli ingredienti essenziali per candidarsi a città della cultura. Così stiamo solo sprecando 150 mila euro, stiamo illudendo la popolazione e non stiamo rendendo un buon servizio alla città.
Manca un teatro.
Manca un cinema.
Manca un trasporto pubblico capillare.
Manca un'area picnic.
Mancano aree verdi attrezzate.
Manca un hotel degno di questo nome.
Manca un parcheggio pubblico strutturato.
Manca una cabina di regia turistica.
Manca, soprattutto, una visione strategica.
Manca...
Nel frattempo, il Museo Civico è ancora chiuso da 17 anni nonostante i 700 mila euro spesi e le promesse reiterate dal 2022, e i reperti archeologici giacciono dimenticati, mentre si continuano a buttare soldi pubblici in iniziative autoreferenziali che servono più alla propaganda che alla comunità. Non si è capito chi dovrà pagare i lavori per riaprire la grotta rupestre di San Michele Arcangelo, il solito rimpallo con la Chiesa che ha pure le sue responsabilità. Non si è capito qual è la strategia di questa amministrazione per riaprire le serrande commerciali del centro storico, che sono quasi tutte chiuse, per scongiurare il mortorio. Ho presentato tante proposte a questa maggioranza, dell'individuazione del parcheggio pubblico all'incentivazione dell'apertura di attività, ma, impegni a parte, nulla è stato fatto.
Io credo che una candidatura non si annuncia, si costruisce nel tempo, con infrastrutture, cultura vera, partecipazione popolare e una città finalmente vivibile anche per chi la abita ogni giorno. Sono tante le cose da realizzare che non potranno mai essere pronte in tempo utile, semmai portate avanti, per
Non servono sogni da brochure, servono scelte serie e rispetto per la verità.
Mario Conca
Consigliere Comunale
"Leggo che Gravina in Puglia si candida ufficialmente a Capitale Italiana della Cultura per il 2028. Un déjà-vu per chi ricorda come, già per il 2027, si era annunciata una candidatura congiunta con Altamura, la cui regia era stata affidata per 50 mila euro all'esperto Agostino Riitano poi sfumata tra rinvii e promesse mai mantenute.
Ora si rilancia in solitaria, senza aver spiegato chiaramente il perché il cosiddetto fuoriclasse Riitano avesse lasciato l'incarico, con una nuova delibera di giunta (n. 100 del 18 giugno 2024) che stanzia ulteriori 100.000 euro per affidare un progetto e redigere un dossier ad una società toscana che difficilmente potrà competere seriamente con realtà più attrezzate.
Perché il punto è proprio questo, Gravina non è pronta, e lo sappiamo tutti. È vero che bisogna pensare in grande, ma qui mancano gli ingredienti essenziali per candidarsi a città della cultura. Così stiamo solo sprecando 150 mila euro, stiamo illudendo la popolazione e non stiamo rendendo un buon servizio alla città.
Manca un teatro.
Manca un cinema.
Manca un trasporto pubblico capillare.
Manca un'area picnic.
Mancano aree verdi attrezzate.
Manca un hotel degno di questo nome.
Manca un parcheggio pubblico strutturato.
Manca una cabina di regia turistica.
Manca, soprattutto, una visione strategica.
Manca...
Nel frattempo, il Museo Civico è ancora chiuso da 17 anni nonostante i 700 mila euro spesi e le promesse reiterate dal 2022, e i reperti archeologici giacciono dimenticati, mentre si continuano a buttare soldi pubblici in iniziative autoreferenziali che servono più alla propaganda che alla comunità. Non si è capito chi dovrà pagare i lavori per riaprire la grotta rupestre di San Michele Arcangelo, il solito rimpallo con la Chiesa che ha pure le sue responsabilità. Non si è capito qual è la strategia di questa amministrazione per riaprire le serrande commerciali del centro storico, che sono quasi tutte chiuse, per scongiurare il mortorio. Ho presentato tante proposte a questa maggioranza, dell'individuazione del parcheggio pubblico all'incentivazione dell'apertura di attività, ma, impegni a parte, nulla è stato fatto.
Io credo che una candidatura non si annuncia, si costruisce nel tempo, con infrastrutture, cultura vera, partecipazione popolare e una città finalmente vivibile anche per chi la abita ogni giorno. Sono tante le cose da realizzare che non potranno mai essere pronte in tempo utile, semmai portate avanti, per
Non servono sogni da brochure, servono scelte serie e rispetto per la verità.
Mario Conca
Consigliere Comunale