
Politica
Conca (Cittadini Gravinesi): “Erbacce e clientelismo”
Il verde pubblico come specchio della cattiva politica
Gravina - mercoledì 28 maggio 2025
9.08
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale dei Cittadini Gravinesi Mario Conca
"Abbiamo lottato per ottenere una seconda entrata alla scuola "Padre Pio" del circolo Montemurro, in via Sottile Meninni, ed è giusto che i bambini possano accedere in sicurezza. Ma a cosa serve aprire un varco se poi lo si abbandona?
Le immagini parlano chiaro: erbacce alte, sporcizia, degrado. Un ingresso scolastico dovrebbe essere pulito, sicuro, decoroso. Invece siamo costretti a denunciare l'ennesima vergogna di una manutenzione del verde che non arriva se non la si sollecita pubblicamente.
Dopo anni di proroghe, l'appalto per la gestione del verde pubblico è passato attraverso un bando tormentato, con affidamento iniziale a una ditta, revoche in autotutela e, infine, l'assegnazione al terzo classificato. Un iter che la dice lunga sulla confusione e l'opacità che lo hanno contraddistinto.
Ma il problema va ben oltre l'erba non tagliata.
È così per il verde, ma anche per il cimitero, i rifiuti, le pulizie, ecc. Tutti servizi fondamentali che il Comune sceglie sistematicamente di esternalizzare, evitando di creare società in house comunali che garantirebbero dignità al lavoro, controllo pubblico e trasparenza.
I veri carrozzoni sono proprio questi appalti, che di pubblico hanno solo i soldi dei cittadini con cui vengono pagati, mentre tutto il resto – dalla gestione alle assunzioni – è affidato alla discrezionalità privata, piegata alle logiche clientelari.
Non si capisce come si entri in queste società. Si scopre che sono state assunte persone candidate alle elezioni, sostenitori di candidati, supporter di consiglieri o assessori. Poi si passa ai padri, figli, nonni, cugini, interi alberi genealogici messi a libro paga.
E c'è di più:
se faccio assumere persone a me vicine, che diventano elettori riconoscenti, è chiaro che non potrò mai pretendere o verificare – attraverso il direttore dell'esecuzione del contratto – la puntuale applicazione del disciplinare tecnico firmato in sede di gara. Come posso controllare chi devo tutelare?
E così i servizi peggiorano, come accade per la pulizia dei bagni pubblici, più volte da me denunciata, senza che parta mai una sanzione. Tutto viene sistematicamente disatteso, mentre gli uffici restano omissivi, protetti da una complicità politica che si regge sul silenzio e sull'interesse reciproco.
E intanto i nostri figli, i nostri nipoti, sono costretti a emigrare o, peggio, a rinunciare anche solo a sperare di poter un giorno concorrere con trasparenza e merito per un lavoro.
I bambini meritano rispetto.
Il verde va curato, non abbandonato.
I servizi pubblici non sono proprietà di chi governa.
I cittadini hanno il diritto di sapere."
Mario Conca
"Abbiamo lottato per ottenere una seconda entrata alla scuola "Padre Pio" del circolo Montemurro, in via Sottile Meninni, ed è giusto che i bambini possano accedere in sicurezza. Ma a cosa serve aprire un varco se poi lo si abbandona?
Le immagini parlano chiaro: erbacce alte, sporcizia, degrado. Un ingresso scolastico dovrebbe essere pulito, sicuro, decoroso. Invece siamo costretti a denunciare l'ennesima vergogna di una manutenzione del verde che non arriva se non la si sollecita pubblicamente.
Dopo anni di proroghe, l'appalto per la gestione del verde pubblico è passato attraverso un bando tormentato, con affidamento iniziale a una ditta, revoche in autotutela e, infine, l'assegnazione al terzo classificato. Un iter che la dice lunga sulla confusione e l'opacità che lo hanno contraddistinto.
Ma il problema va ben oltre l'erba non tagliata.
È così per il verde, ma anche per il cimitero, i rifiuti, le pulizie, ecc. Tutti servizi fondamentali che il Comune sceglie sistematicamente di esternalizzare, evitando di creare società in house comunali che garantirebbero dignità al lavoro, controllo pubblico e trasparenza.
I veri carrozzoni sono proprio questi appalti, che di pubblico hanno solo i soldi dei cittadini con cui vengono pagati, mentre tutto il resto – dalla gestione alle assunzioni – è affidato alla discrezionalità privata, piegata alle logiche clientelari.
Non si capisce come si entri in queste società. Si scopre che sono state assunte persone candidate alle elezioni, sostenitori di candidati, supporter di consiglieri o assessori. Poi si passa ai padri, figli, nonni, cugini, interi alberi genealogici messi a libro paga.
E c'è di più:
se faccio assumere persone a me vicine, che diventano elettori riconoscenti, è chiaro che non potrò mai pretendere o verificare – attraverso il direttore dell'esecuzione del contratto – la puntuale applicazione del disciplinare tecnico firmato in sede di gara. Come posso controllare chi devo tutelare?
E così i servizi peggiorano, come accade per la pulizia dei bagni pubblici, più volte da me denunciata, senza che parta mai una sanzione. Tutto viene sistematicamente disatteso, mentre gli uffici restano omissivi, protetti da una complicità politica che si regge sul silenzio e sull'interesse reciproco.
E intanto i nostri figli, i nostri nipoti, sono costretti a emigrare o, peggio, a rinunciare anche solo a sperare di poter un giorno concorrere con trasparenza e merito per un lavoro.
I bambini meritano rispetto.
Il verde va curato, non abbandonato.
I servizi pubblici non sono proprietà di chi governa.
I cittadini hanno il diritto di sapere."
Mario Conca