consiglio comunale 26-06
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Palazzo di città

Consiglio comunale, amministrazione sotto interrogatorio

Pioggia di domande e sulla Fondazione Santomasi cala una pausa infinita…

I lavori sono ancora in corso ma al quinto punto in discussione c'è già abbastanza materiale per confermare le impressioni dei giorni scorsi: le fratture all'interno della maggioranza Valente si fanno sempre più profonde a cominciare dall'assenza dei due consiglieri dell'Udc, Michele Lamuraglia e Vito Mazzarella che sino ad ora non hanno mai mancato un consiglio comunale. Tra i banchi dell'opposizione invece si registra l'assenza del consigliere Salvatore Debenedictis.

Per l'intera mattinata, l'appalto per la gestione dei rifiuti e il piano sociale di zona hanno praticamente monopolizzato l'intero spazio dedicato alle interrogazioni dei consiglieri. Da più parti è stata ribadita la necessità di avviare un confronto sui temi legati alle gestione dei rifiuti in consiglio comunale che, a detta del consigliere di opposizione Angelo Petrara è stato "spogliato delle proprie funzioni". Per questo Petrara e altri hanno rivendicando la necessità di "convocare un consiglio comunale monotematico sull'appalto per la gestione die rifiuti dando così la possibilità ai consiglieri delegati a rappresentare il Comune all'interno dell'Unicam, di ricevere gli indirizzi politici dal consiglio". Un opinione condivisa da diversi esponenti di maggioranza tra cui Mimmo Cardascia e Lorenzo Carbone il quale sulla vicenda ha interrogato la segretaria comunale a proposito dell'obbligo da parte dei Comuni di "provvedere preventivamente a deliberare gli impegni di spesa per la gestione del servizio" convinto anche "che l'Unicam non ha carta banca sulla gestione del servizio".
A Carbone, però, ha deciso di rispondere il segretario dell'Unicam, Francesco D'amore il quale ha chiarito che i Comuni non hanno competenza sulla gestione dei rifiuti poichè tutte le decisioni spettano all'assemblea dei sindaci dell'Aro. D'amore inoltre, sollecitato sempre da Carbone, chiarisce che il concessionario del servizio sarà individuato tramite gara ad evidenza pubblica.

Mentre il segretario dell'Unicam lascia l'aula per precedenti impegni, la polemica si sposta su un'altra grande questione che impegna tanti soldi e che soprattutto coinvolge migliaia di vite umane: il piano sociale di zona. Anche qui le critiche si sprecano e piovono richieste di chiarimenti nei confronti all'assessore Felice Lafabiana. Alla fine, incalzati dal presidente Lupoli, i consiglieri decidono di convocare un consiglio comunale monotematico per discutere di rifiuti e piano sociale di zona.
Mentre la situazione sembra tornare alla calma, l'ultima interrogazione presentata da Vincenzo Varrese infiamma ancora l'aula. Il consigliere, che da tempo ha presentato un'interrogazione in merito all'annullamento del contratto con l'impresa che seguiva i servizi cimiteriali e l'affidamento diretto del servizio ad un'altra impresa, chiede come mai, nella giornata di ieri, martedì 12 febbraio, il dirigente comunale Amedeo Visci ha predisposto una nuova proroga del servizio in favore della medesima ditta per altri mesi stanziando una spesa di 40.000 euro.
Varrese chiede spiegazioni al sindaco il quale senza scomporsi chiama in causa il dirigente "che deve assumersi la responsabilità di quello che ha fatto". Visci dal canto suo spiega, incalzato dal consigliere Vendola, di aver completato tutto ciò che è di sua competenza per la predisposizione del bando di gara e intanto di aver predisposto la proroga "perché dobbiamo garantire il servizio e non possiamo mica chiudere il cimitero".
Il bando intanto resta fermo perché si attende ancora dalla ditta che gestisce il servizio la predisposizione di una banca dati sulle lampade votive.
Chiusa dopo oltre due ore di discussione il tempo per le interrogazioni, si passa all'approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Piovono altre grane. Alcuni consiglieri sono stati oggetto di un ricorso al tar in merito all'approvazione definitiva della perimetrazione del comparto C3 su cui insistono le case bianche. Secondo il ricorso, alla votazione avrebbero preso parte anche consiglieri che non avrebbero dovuto votare per comprovate incompatibilità. La segretaria comunale tranquillizza tutti sostenendo di aver fatto tutti i controlli necessari "a ripristinare la verità per quello che è stato un semplice errore di trascrizione". Il punto dopo una sospensione di diversi minuti arriva in votazione e passa solo con i voti della maggioranza mentre l'opposizione si astiene.
Si procede con l'elezione del presidente della commissione speciale del lavoro, ma dopo le dimissioni del presidente Varrese e di parte dei consiglieri che la compongono, il sindaco invita tutti a riflettere a valutare "se ci sono le condizioni per far ripartire questa commissione importante per la città".

Archiviato anche il quinto punto, il presidente Lupoli annuncia la discussione sull'elezione del membri del cda in seno alla Fondazione Santomasi, prima di proporre "dieci minuti di pausa".

Erano le 14,15 e da allora tutto tace.

Aggiornamento ore 18,15

Dopo due ore di sospensione, la maggioranza entra in aula per procedere alla votazione del cda della Fondazione ma resta impantanata su questioni tecniche che costringono la segretaria comunale ad annullare la votazione. Il Consiglio decide di rinviare il punto e si procede, senza discussione, all'approvazione degli ultimi tre punti in elenco ossia regolamento della Consulta dello sport e regolamento per la consulta dei giovani. In chiusura il consiglio da il via libera al pagamento di un debito fuori bilancio.
Approvati tutti i punti e dopo otto ore di discussioni si torna tutti a casa. La Fondazione Santomasi può aspettare.
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