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Da febbraio 2018, in etichetta l'origine del riso e del grano per la pasta

Approvati due decreti interministeriali che fanno da cornice alle battaglie di Coldiretti Puglia

Entro febbraio 2018, non ci saranno più etichette del riso e della pasta fuorvianti sul mercato. Solo massima trasparenza sulle tavole dei consumatori finali, grazie ai due decreti interministeriali pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e firmati dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda, che fanno da cornice alle numerose battaglie di Coldiretti Puglia e che mettono un punto fermo alle importazioni dall'estero spacciate per Made in Italy, mediante l'introduzione dell'obbligo di indicazione dell'origine del riso e del grano per la pasta in etichetta.

L'indicazione d'origine infatti è una battaglia storica della Coldiretti che ha portato a non pochi risultati positivi, fra cui l'approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004 grazie alla raccolta di oltre un milione di firme, e l'introduzione lo scorso 19 aprile dell'obbligo di indicare in etichetta il Paese di mungitura per latte e derivati, dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 per il pollo Made in Italy.

Ora è prevista una fase preliminare di 180 giorni per l'adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento delle etichette e confezioni già prodotte di riso e pasta. "I due decreti – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - prevedono che venga riportato sull'etichetta in modo chiaro e leggibile l'origine degli alimenti. Da pochi centesimi al chilo concessi agli agricoltori dipende la sopravvivenza della filiera più rappresentativa del Made in Italy, mentre dal grano alla pasta i prezzi aumentano di circa del 500% e quelli dal grano al pane addirittura del 1400%. Negli ultimi due anni le quotazioni del grano duro pugliese destinato alla pasta hanno perso il 40 per cento del valore, mentre si registra un calo del 19 per cento del prezzo del grano tenero destinato alla panificazione. Un crack senza precedenti, causato delle manovre di chi fa acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da "spacciare" come pasta o pane Made in Italy, per la mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta la reale origine del grano impiegato".

Attualmente a livello globale la quantità di grano prodotto più quello stoccato (pari complessivamente a 44,1 milioni di tonnellate) supera abbondantemente i consumi (37,4 milioni), per cui sorge il dubbio che parte del grano importato arrivi in Italia con alle spalle già tempi lunghi di stoccaggio, andando così incontro al pericolo di micotossine nel frumento che aumenta dopo i 18 mesi di stoccaggio.
L'Italia è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta con 4,8 milioni di tonnellate su una superficie coltivata, pari a circa 1,3 milioni di ettari, ma sono ben 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall'estero e di queste oltre la metà - per un totale di 1,2 milioni di tonnellate - arrivano dal Canada.

"L'Italia, che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie, a partire da una profonda revisione delle norme sul codice doganale nel settore agroalimentare – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che prevede paradossalmente che sia chiamata farina italiana quella ottenuta dal grano straniero macinato in Italia. A pesare sono le importazioni in chiave speculativa che si concentrano nel periodo a ridosso della raccolta e che influenzano i prezzi delle materie prime nazionali anche attraverso un mercato non sempre trasparente. Fare pasta con grano 100% italiano si può come ampiamente testimoniato dalla rapida proliferazione di marchi che garantiscono l'origine italiana del grano impiegato al 100%. Parliamo di un percorso che è iniziato nei primi anni della crisi sotto la spinta dell'iniziativa del progetto di Filiera Agricola Italiana (FAI) che si è esteso ad alcune etichette della grande distribuzione e a noti pastifici italiani".
  • Coldiretti Puglia
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