
Mondo Giovane
Da Gravina un appello: "No alle parole di odio e violenza al Festival di Sanremo"
Intervista a don Peppe Logruosso, anima della "Diolovuole band"
Gravina - venerdì 24 gennaio 2020
9.18
Da giorni sul web e sui social è sotto tiro Amadeus, il presentatore della 70esima edizione del Festival di Sanremo, per la scelta di far partecipare tra i big di Sanremo Junior Cally, il rapper accusato di utilizzare nei testi delle sue canzoni frasi violente e sessiste. Disappunto diffuso e tanti messaggi di sdegno tra i famosi tra cui Red Ronnie, giornalista e esperto di musica che ha dedicato un dettagliato video alla vicenda "Cally", postando un video sul suo profilo facebook e youtube che ha fatto incetta di like e condivisioni.
Ad unirsi al coro, la "DiolovuoleBand", gruppo di 25 elementi attivo da sette anni sul territorio gravinese, nato dall'incontro tra Pax Minuto e don Peppe Logruosso, ispirato dalle parole e azioni di don Tonino Bello. La band ha lanciato un messaggio/appello via social per il riconoscimento della musica di ispirazione cristiana nell'ambito mainstream e un attacco rivolto alla partecipazione del rapper alla kermesse canora che utilizza contenuti violenti e d'incitamento all'odio nei suoi brani. GravinaLife intervista don Giuseppe Logrusso, per approfondire la questione.
Leggendo il post su facebook si comprende che la band, Diolovuole, si fa portavoce di un messaggio positivo di amore, come ci si aspetta da una band con un profondo senso di fede e tolleranza. Pensa sia giusto "censurare" la musica a Sanremo, in un momento storico in cui la musica fluisce liberamente in rete?
Il nostro post non aveva l'intento di incitare alla censura. Piuttosto volevamo porre all'attenzione mediatica una questione che ci sta molto a cuore: come mai messaggi di odio e violenza passano più velocemente rispetto ai nostri messaggi di coraggio e di amore? Non è giusto censurare la musica ma riteniamo sia più giusto dare pari opportunità a chi fa musica anche di estrazione cristiana.
La musica dell'artista che contestate, Junior Cally, è ascoltata da tantissimi giovani. Come mai pensa colpisca i più giovani? È espressione di disagio e ribellione?
Certamente i testi di Junior Cally, insieme ad altri testi di molti rapper contemporanei, sono espressione di disagio. La stessa musica rap nasce in contesti di disagio. Penso che colpisca i più giovani perché sono i nativi digitali. Nel nostro disco abbiamo cantato delle "Periferie" esistenziali dell'uomo: queste sono le nuove periferie. La periferia, che un tempo era luogo di esperienze negative, dove i piccoli divenivano grandi prima del tempo, ultimamente si è trasferita sul web. Nelle periferie noi abbiamo conosciuto il nostro "profeta" don Tonino Bello, credo sia giunto il momento di entrare da adulti in quelle periferie e iniziare a portare qualche messaggio positivo come all'epoca è stato fatto con noi.
Pensa ci sia bisogno di una divulgazione massiccia di messaggi positivi a discapito di quelli che esaltano la violenza? In questo senso la rete può essere d'aiuto per raggiungere più persone possibili con la condivisione? È questo quindi l'obiettivo del post?
Esatto. Con il nostro post abbiamo voluto gridare che noi ci siamo. Abbiamo già avuto i primi riscontri. Qualcuno, nell'ambito della Christian Music ci ha già confermato il proprio appoggio. Penso che dopo Sanremo ci metteremo al lavoro per creare qualche evento.
Fate delle attività per avvicinarvi al mondo dei più giovani? In parrocchia o a scuola?
Tutti i nostri eventi live sono rivolti al pubblico dei più giovani. Abbiamo adattato il messaggio di don Tonino al genere musicale rap proprio perché è uno dei generi più in voga tra i ragazzi del nostro tempo. Poi c'è da dire che tutti i componenti della band (siamo in 25) si sforzano di essere educatori e promotori di messaggi positivi per i giovani nel luogo in cui vivono quotidianamente. Alcuni sono papà e mamme di famiglia. Io lavoro in ospedale nell'ambito della tossicodipendenza e devo dire che la musica è uno strumento molto utile in questi ambiti. Pax Minuto, il fondatore della band, ragazzo cresciuto sotto la guida di don Tonino, è insegnante di scuola superiore come altri della band, e soprattutto a scuola si cerca di portare questo tipo di messaggi. Insomma abbiamo molte occasioni.
Qualcuno parlava del "potere salvifico della musica", è ancora così potente una canzone nel bene e nel male?
La nostra "Invisibili" in pochi mesi su YouTube ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni: siamo consapevoli e più che convinti del potere del linguaggio musicale. Noi suoniamo insieme da 7 anni, abbiamo portato in giro un repertorio di musica divertente per ben 5 anni suonando ovunque. Da due anni abbiamo deciso di dedicarci a qualcosa di nuovo proprio per questo motivo: volevamo dare una svolta (rischiosa) alla vita della band. Il rischio sta nella consapevolezza che non tutti potessero comprendere il nostro intento: molte volte si confonde la Christian Music con la musica liturgica.
L'artista in questione, Junior Cally, sul web decanta un femminicidio e insulta sessualmente le donne. Un'occasione per riflettere ancora su questa tematica quanto mai attuale. Giusto indignarsi, ma non pensa che in queste canzoni l'artista in un certo senso vesta i panni di un personaggio che esiste davvero e ponga spunti di dialogo e riflessione sul tema?
Certo, sono d'accordo. Il punto è che ci sono molti modi per invitare a riflettere e quello di emulare non è certo il migliore. In ogni caso ci sono testi ben diversi dello stesso cantante che non ci hanno convinti tanto.
Ad unirsi al coro, la "DiolovuoleBand", gruppo di 25 elementi attivo da sette anni sul territorio gravinese, nato dall'incontro tra Pax Minuto e don Peppe Logruosso, ispirato dalle parole e azioni di don Tonino Bello. La band ha lanciato un messaggio/appello via social per il riconoscimento della musica di ispirazione cristiana nell'ambito mainstream e un attacco rivolto alla partecipazione del rapper alla kermesse canora che utilizza contenuti violenti e d'incitamento all'odio nei suoi brani. GravinaLife intervista don Giuseppe Logrusso, per approfondire la questione.
Leggendo il post su facebook si comprende che la band, Diolovuole, si fa portavoce di un messaggio positivo di amore, come ci si aspetta da una band con un profondo senso di fede e tolleranza. Pensa sia giusto "censurare" la musica a Sanremo, in un momento storico in cui la musica fluisce liberamente in rete?
Il nostro post non aveva l'intento di incitare alla censura. Piuttosto volevamo porre all'attenzione mediatica una questione che ci sta molto a cuore: come mai messaggi di odio e violenza passano più velocemente rispetto ai nostri messaggi di coraggio e di amore? Non è giusto censurare la musica ma riteniamo sia più giusto dare pari opportunità a chi fa musica anche di estrazione cristiana.
La musica dell'artista che contestate, Junior Cally, è ascoltata da tantissimi giovani. Come mai pensa colpisca i più giovani? È espressione di disagio e ribellione?
Certamente i testi di Junior Cally, insieme ad altri testi di molti rapper contemporanei, sono espressione di disagio. La stessa musica rap nasce in contesti di disagio. Penso che colpisca i più giovani perché sono i nativi digitali. Nel nostro disco abbiamo cantato delle "Periferie" esistenziali dell'uomo: queste sono le nuove periferie. La periferia, che un tempo era luogo di esperienze negative, dove i piccoli divenivano grandi prima del tempo, ultimamente si è trasferita sul web. Nelle periferie noi abbiamo conosciuto il nostro "profeta" don Tonino Bello, credo sia giunto il momento di entrare da adulti in quelle periferie e iniziare a portare qualche messaggio positivo come all'epoca è stato fatto con noi.
Pensa ci sia bisogno di una divulgazione massiccia di messaggi positivi a discapito di quelli che esaltano la violenza? In questo senso la rete può essere d'aiuto per raggiungere più persone possibili con la condivisione? È questo quindi l'obiettivo del post?
Esatto. Con il nostro post abbiamo voluto gridare che noi ci siamo. Abbiamo già avuto i primi riscontri. Qualcuno, nell'ambito della Christian Music ci ha già confermato il proprio appoggio. Penso che dopo Sanremo ci metteremo al lavoro per creare qualche evento.
Fate delle attività per avvicinarvi al mondo dei più giovani? In parrocchia o a scuola?
Tutti i nostri eventi live sono rivolti al pubblico dei più giovani. Abbiamo adattato il messaggio di don Tonino al genere musicale rap proprio perché è uno dei generi più in voga tra i ragazzi del nostro tempo. Poi c'è da dire che tutti i componenti della band (siamo in 25) si sforzano di essere educatori e promotori di messaggi positivi per i giovani nel luogo in cui vivono quotidianamente. Alcuni sono papà e mamme di famiglia. Io lavoro in ospedale nell'ambito della tossicodipendenza e devo dire che la musica è uno strumento molto utile in questi ambiti. Pax Minuto, il fondatore della band, ragazzo cresciuto sotto la guida di don Tonino, è insegnante di scuola superiore come altri della band, e soprattutto a scuola si cerca di portare questo tipo di messaggi. Insomma abbiamo molte occasioni.
Qualcuno parlava del "potere salvifico della musica", è ancora così potente una canzone nel bene e nel male?
La nostra "Invisibili" in pochi mesi su YouTube ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni: siamo consapevoli e più che convinti del potere del linguaggio musicale. Noi suoniamo insieme da 7 anni, abbiamo portato in giro un repertorio di musica divertente per ben 5 anni suonando ovunque. Da due anni abbiamo deciso di dedicarci a qualcosa di nuovo proprio per questo motivo: volevamo dare una svolta (rischiosa) alla vita della band. Il rischio sta nella consapevolezza che non tutti potessero comprendere il nostro intento: molte volte si confonde la Christian Music con la musica liturgica.
L'artista in questione, Junior Cally, sul web decanta un femminicidio e insulta sessualmente le donne. Un'occasione per riflettere ancora su questa tematica quanto mai attuale. Giusto indignarsi, ma non pensa che in queste canzoni l'artista in un certo senso vesta i panni di un personaggio che esiste davvero e ponga spunti di dialogo e riflessione sul tema?
Certo, sono d'accordo. Il punto è che ci sono molti modi per invitare a riflettere e quello di emulare non è certo il migliore. In ogni caso ci sono testi ben diversi dello stesso cantante che non ci hanno convinti tanto.