.jpg)
Territorio
Deposito Scorie: “Un silenzio preoccupante"
Perplessità del comitato cittadino espresse all’assessore regionale Maraschio
Gravina - giovedì 27 aprile 2023
13.05
E' bene ricordarlo: il rischio che ci piova sulle teste il deposito unico nazionale di scorie nucleare è ancora tutt'altro che superato.
A rammentarlo anche all'assessore regionale all'ambiente Anna Grazia Maraschio sono stati Vincenzo Varrese, assessore all'ambiente del comune e Giuseppe Lapolla e Carlo Loiudice del comitato spontaneo di consultazione popolare cittadino che si oppone all'ubicazione del deposito di rifiuti nucleari nell'agro di Gravina, in contrada Zingariello.
L'occasione per manifestare le proprie preoccupazioni la si è avuta a margine di una visita istituzionale che l'assessore regionale ha svolto presso il comune di Gravina, incontrando sindaco, assessori e consiglieri per parlare del parco delle chiese rupestri.
Nella circostanza la delegazione gravinese che si oppone al deposito ha espresso tutti i propri dubbi e perplessità sulla vicenda sulla quale si è assopito il clamore mediatico, ma che tiene con il fiato sospeso numerose comunità di Puglia e Basilicata. Un silenzio assordante sulla questione che non promette niente di buono, anche perché-ricorda il consigliere comunale e membro del comitato spontaneo Carlo Loiudice- le aree della Murgia non sono state escluse dalla lista dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito.
Una preoccupazione che Maraschio ha fatto sua, annunciando che nell'incontro che avrà in queste ore con il Ministro solleverà la questione per capire che tempistica ha previsto l'attuale governo, così da riuscire a dare risposte ai territori che vivono con questa Spada di Damocle che pende sulla loro testa.
A rammentarlo anche all'assessore regionale all'ambiente Anna Grazia Maraschio sono stati Vincenzo Varrese, assessore all'ambiente del comune e Giuseppe Lapolla e Carlo Loiudice del comitato spontaneo di consultazione popolare cittadino che si oppone all'ubicazione del deposito di rifiuti nucleari nell'agro di Gravina, in contrada Zingariello.
L'occasione per manifestare le proprie preoccupazioni la si è avuta a margine di una visita istituzionale che l'assessore regionale ha svolto presso il comune di Gravina, incontrando sindaco, assessori e consiglieri per parlare del parco delle chiese rupestri.
Nella circostanza la delegazione gravinese che si oppone al deposito ha espresso tutti i propri dubbi e perplessità sulla vicenda sulla quale si è assopito il clamore mediatico, ma che tiene con il fiato sospeso numerose comunità di Puglia e Basilicata. Un silenzio assordante sulla questione che non promette niente di buono, anche perché-ricorda il consigliere comunale e membro del comitato spontaneo Carlo Loiudice- le aree della Murgia non sono state escluse dalla lista dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito.
Una preoccupazione che Maraschio ha fatto sua, annunciando che nell'incontro che avrà in queste ore con il Ministro solleverà la questione per capire che tempistica ha previsto l'attuale governo, così da riuscire a dare risposte ai territori che vivono con questa Spada di Damocle che pende sulla loro testa.