
Palazzo di città
Disagi nei servizi, un altro server al Palazzo di città
Preso in fitto per sopperire ai problemi
Gravina - sabato 19 ottobre 2019
12.00
Un server a noleggio "on premise" per porre fine ai disservizi registrati in questi ultime settimane a Palazzo di città.
queste le disposizioni del dirigente dell'area amministrativa che ha dato mandato di prendere a noleggio un server capace di gestire protocollo, atti amministrativi, servizi demografici oltre al database dei dipendenti comunali. Una soluzione temporanea e d'urgenza per sostituire il vecchio server comunale che oramai non è più capace di supportare la mole di lavoro che quotidianamente viene svolta negli uffici comunali. L'affitto avrà la durata di 12 mesi per un costo complessivo di poco inferiore ai 5000 euro.
Dopo, in una logica più ampia di modernizzazione della macchina amministrativa, si passerà a servizi cloud qualificati e pubblicati sul "Catalogo dei servizi Cloud qualificati per la che prevede servizi e infrastrutture qualificate di tipo public, private e community e l'introduzione del principio cloud first, in base al quale le amministrazioni sono tenute a valutare l'adozione di servizi digitali disponibili in cloud prima di qualsiasi altra soluzione tradizionale . Un tassello all'interno di un disegno più ampio declinato nel nuovo Piano Triennale per l'informatica nella PA 2019 -2021.
queste le disposizioni del dirigente dell'area amministrativa che ha dato mandato di prendere a noleggio un server capace di gestire protocollo, atti amministrativi, servizi demografici oltre al database dei dipendenti comunali. Una soluzione temporanea e d'urgenza per sostituire il vecchio server comunale che oramai non è più capace di supportare la mole di lavoro che quotidianamente viene svolta negli uffici comunali. L'affitto avrà la durata di 12 mesi per un costo complessivo di poco inferiore ai 5000 euro.
Dopo, in una logica più ampia di modernizzazione della macchina amministrativa, si passerà a servizi cloud qualificati e pubblicati sul "Catalogo dei servizi Cloud qualificati per la che prevede servizi e infrastrutture qualificate di tipo public, private e community e l'introduzione del principio cloud first, in base al quale le amministrazioni sono tenute a valutare l'adozione di servizi digitali disponibili in cloud prima di qualsiasi altra soluzione tradizionale . Un tassello all'interno di un disegno più ampio declinato nel nuovo Piano Triennale per l'informatica nella PA 2019 -2021.