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Territorio

Economia pugliese bloccata

Circolano sempre meno veicoli commerciali ed industriali.

Stenta a ripartire l'economia pugliese.
Circolano sempre meno veicoli industriali e diminuiscono i mezzi adibiti al trasporto delle merci: chiaro sintomo di un'economia in recessione.

E' quanto emerge dalla prima indagine sul parco veicoli in Puglia sviluppata dal centro studi Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati del Pubblico registro automobilistico (Pra).
I veicoli commerciali leggeri, quelli con portata fino a 3,5 tonnellate, intestati a pugliesi, sono 197.542, mentre nel 2012 superavano, anche se di poco, i 198 mila. I veicoli commerciali pesanti invece sono 53.354 contro i 53.970 dell'anno precedente. Un totale di 250.896 veicoli tra leggeri e pesanti, 1.280 in meno rispetto al 2012.

Sceso anche il numero totale di autocarri, motocarri, quadricicli e rimorchi trasportatori di merci che passa da 269.416 a 266.706. Una flessione di 2.710 unità, pari al -1%.
"Il segmento dei veicoli commerciali ed industriali è un buon indicatore della situazione dell'autotrasporto, che sta attraversando un lungo periodo di profonda sofferenza", spiega Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, "quello del trasporto su gomma rappresenta un settore di primaria importanza per l'economia, strettamente legato all'andamento del Pil". In Italia infatti ben l'85% delle merci viaggia su strada.

"Si fa troppo poco per sostenere questo comparto - prosegue il presidente - schiacciato tra gli esorbitanti rincari dei costi d'esercizio ed i paradossi di una disciplina europea che finisce con l'inasprire la concorrenza da parte dei vettori stranieri, che operano in condizioni ben più vantaggiose". In Puglia, aggiunge Sgherza, "incidono particolarmente i forti ritardi nei pagamenti da parte della committenza e la perdurante crisi della grande industria: due fattori che, combinati, stanno letteralmente mettendo in ginocchio gli autotrasportatori".

I dati emersi dall'indagine restano comunque parziali rispetto alla portata del problema. Pensiamo ai casi sempre più ricorrenti di cessazioni d'impresa, in cui il veicolo viene spesso svenduto, continuando quindi a circolare. Inoltre le difficoltà economiche portano le aziende di trasporto a rinviare continuamente la sostituzione dei veicoli più vecchi ed inquinanti, "eppure ci sarebbero varie misure per favorire la sostituzione, come gli incentivi alla rottamazione".

Il baricentro europeo del trasporto merci si sta spostando sempre più ad Est, mentre l'Italia e la Puglia registrano un impoverimento del parco veicoli. "La nostra regione – conclude il presidente – avrebbe tutte le potenzialità per diventare la più grande piattaforma logistica del Mediterraneo".
  • Regione Puglia
  • Confartigianato
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