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Mondo Giovane

“Era meglio prima (che mo)”: il nuovo singolo dei SuperFrìc

Come nasce il loro progetto musicale

Era meglio prima…. In molti a Gravina sanno come termina la frase, un tormentone involontario nato per strada e per caso, ma entrato nella testa di tanti.

Tornano i SuperFrìc e lo fanno nel loro stile irriverente e scanzonato, ricalcando l'alone nostalgico di tempi andati che mai come adesso vorremmo tornassero, non solo per superare la pandemia e tornare alla normalità ma per essere ancora giovani e spensierati, meno dipendenti dai cellulari e più connessi fisicamente.

Mercoledì 24 marzo, "alla controra" come annuncia il teaser trailer, è stato pubblicato sui social ufficiali del gruppo (Facebook, Instagram, Youtube) il nuovo singolo dei Superfrìc ft Paologatto: "Era meglio prima (che mo)", contenuto nell'EP "Canzone Tristi". Non è un errore di battitura, ci tengono a specificare, ma solo l'ennesima follia demenziale della band. L'EP sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da oggi e conterrà anche il brano inedito "Amore violento". I Superfrìc sono Domingo Ferrarese, Michele Marrulli, Andrea Calabrese, Adriano Segreto, Michelangelo Angiulli. Loro compagno d'avventura in questo singolo, il cantautore Paologatto (Paolo Iacovelli).

Gravinalife ne parla con Marrulli, portavoce e mente di questo nuovo progetto,.

Un video e una canzone che aprono il cassetto dei ricordi, volete far piangere i vostri fan?
Il videoclip, una nostalgica raccolta di vecchie VHS di famiglia recuperate da "vecchi" amici della band. La canzone, il ricordo lontano e perduto di capelli lunghi, di strade affollate, del leggendario trenino della pineta funzionante e di sogni da realizzare.
Quando non esistevano i selfie e ogni singola foto, o video, assumeva un valore molto importante rispetto a ora; quando ogni occasione era buona per organizzare concerti, dalla scuola alle piazze, per non parlare degli assembramenti.
Questo non vuol essere un rifugio in un mondo che non c'è più, bensì uno spunto di riflessione sul nostro presente con la speranza di un futuro migliore in cui finalmente torneremo liberi e potremo tornare ad esibirci.

Sui social c'è la corsa al recupero delle vecchie foto stampate da postare con l'hashtag #erameglioprima. Come sta andando la campagna virale?
Il nostro pubblico sta rispondendo alla grande, pubblicando vecchie foto e usando l'hashtag #erameglioprima. Ricordare i tempi andati suscita sempre belle emozioni, per questo funziona.
Sui social abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di rendere virale l'hashtag #erameglioprima pubblicando foto di foto sviluppate dagli ormai obsoleti rullini per portare il nostro pubblico nel mood "nostalgicomico" e, se vogliamo, per distrarli dal difficile momento che stiamo passando tutti.

Il web adesso è il vostro palco virtuale, crede sia essenziale mantenere vivo questo rapporto con il pubblico?
Mai come adesso sì! Col passare degli anni il contatto con il pubblico è diventato sempre più "social" e meno "live", ma ora come ora è importante far sentire la nostra presenza perché siamo sicuri che, una volta passata questa pandemia, la gente avrà tantissima voglia di concerti d'ogni tipo. Attraverso i social, noi non facciamo altro che alimentare questo desiderio.

Quanto conta per voi artisti mantenere viva la creatività in un momento di sconforto e di stop della musica dal vivo?
La creatività è il nostro pane quotidiano, fermarsi sarebbe come smettere di nutrirsi, è impossibile.
Diciamo che avendo, purtroppo, molto tempo a disposizione, la nostra produzione artistica si è moltiplicata. Immagina che il 14 febbraio è uscito il nostro ultimo lavoro "Concett Album" e a distanza di poco più di un mese ne sta uscendo un altro. Non tutto il male viene per nuocere!

Com'è nata la collaborazione con Paologatto?
Era da un po' di tempo che avevo realizzato un'idea musicale col tormentone del nostro caro concittadino Diego, che tutti i gravinesi ben conoscono e a cui s'ispira la canzone. Mancava, però, la parte del testo poetico.
La canzone nasce da una mia idea musicale che non volevo diventasse esclusivamente "alla Superfrìc", demenziale per intenderci, ma che avesse anche un umore profondamente nostalgico. Perciò mi sono affidato all'esperta penna del mio vecchio amico Paologatto. Adoro il suo modo di scrivere e sapevo che la sua grande esperienza da cantautore avrebbe reso l'idea ancora più bella…e così è stato!
Il risultato: "Una ballad che ti fa ridere con le lacrime e ti fa piangere col sorriso" (detta alla Gigi Marzullo).
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