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Palazzo di città

Eventi natalizi: le associazioni disertano l'incontro

Rispondono solo in sette. Riparte tra i dubbi la programmazione.

7 su 52.

Queste il numero delle associazioni che hanno risposto all'invito inoltrato dall'amministrazione comunale per organizzare il cartellone degli eventi in programma per il prossimo Natale.

Alla riunione convocata a Palazzo di città dagli assessori Nicola Lagreca e Laura Marchetti hanno preso parte anche i titolari di alcune attività commerciali per rivendicare un ruolo all'interno dell'organizzazione degli eventi.

Cronaca: Lagreca, in apertura di riunione, conferma che ci sono già delle attività inserite in calendario, che "hanno già avuto l'approvazione della giunta", ma manifesta l'intenzione di voler coinvolgere quante più persone possibile nella programmazione degli eventi. Dal canto suo l'assessore Marchetti si scusa per l'invito tardivo ma precisa: "Come per l'estate, anche per gli eventi natalizi non abbiamo intenzione di condividere l'evento ma piuttosto vorremmo condividere l'idea e intorno a quella ragionare".

L'idea è semplice: animare il centro storico nonostante il momento di crisi, illuminare le strade principali del paese per rendere le passeggiate più piacevoli e stimolare gli acquisti e poi ricreare il presepe vivente per tutto il periodo natalizio riportando nel rione Fondovico non dei figuranti, ma dei veri artigiani pronti a lavorare e a vendere i loro prodotti.

La realizzazione, invece, resta il punto dolente: "I fondi a disposizione non sono tanti", sottolinea l'assessore al bilancio. Di mezzo, forse solo una battuta, ossia l'approvazione di un'ordinanza per abolire Babbo Natale e "rivalutare la befana". Per la serie: anche questa è rivoluzione di genere.

Durante la riunione, se da una parte l'associazione Orgoglio Gravinese presenta un progetto già pronto e organizzato nei minimi dettagli e finanziato dagli stessi soci, dall'altra parte i commercianti chiedono maggiore attenzione affinché sotto i riflettori non ci siano solo le strade del centro storico. Di mezzo le parrocchie pronte a mettersi a disposizione per fare qualcosa, anche se a fine novembre non si sa ancora cosa. E poi le altre associazioni che, fallito il progetto per il Villaggio di Babbo Natale, chiedono almeno uno spazio dove realizzare quello spettacolo già preparato e finanziato tempo addietro.

A fine riunione due gli interrogativi: se l'amministrazione chiede altri progetti e intanto le risorse finanziarie sono già state destinate, come saranno sostenuti i nuovi progetti? E soprattutto, che fine hanno fatto le 15 associazioni che nei giorni scorsi minacciavano fuoco e fiamme contro le "imposizioni dell'amministrazione?"





8 fotoL'amministrazione incontra le associazioni
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