
attualità
“Facciamo parlare il silenzio”: Candle Night for Gaza
Accendiamo la coscienza collettiva per fermare il genocidio in Palestina
Gravina - sabato 14 giugno 2025
11.49
Un Ponte acquedotto gremito di gente in segno di vicinanza e solidarietà verso il popolo Palestina. Una comunità allargata ai comuni della Murgia per dire basta al genocidio a Gaza. Ieri a Gravina si è svolta la manifestazione per la lotta contro il genocidio in Palestina. Il ponte acquedotto si è eretto a simbolo di unione ed è stato percorso da migliaia di persone di tutte le età per ribadire un concetto essenziale e mai scontato come quello della Pace, con la necessità di mettere fine alle atrocità che si stanno consumando a Gaza. Un serpentone luminoso con striscioni e bandiere e la presenza di persone provenienti da diverse realtà associative.
Tra i sodalizi presenti al raduno c'erano: Passio Christi, l'Anpi, l'associazione Libera, i gruppi Scout, l'Azione Cattolica, l'associazione Punto GG, l'Associazione Avvocati Gravina e Altamura, l'Anpi provinciale e di vari comuni come Altamura, Santeramo, Bari, Gioia, Matera, la Chiesa Evangelica, la comunità Fornello di Altamura, la Proloco Unpli di Gravina, le Nundinae, Archè , Teatroppiù APS, associazioni sportive, i Lions, l'AUSER, Dorando Pietri, Nordik walking Gravina, ASCD Amici in cammino, Bosco Difesa Grande, ASD Gravina che cammina NW, ma anche partiti come il Partito Democratico, Futurà e Una Bella Storia e sigle sindacali come la CGIL e la Confsal, con il Sindaco di Cassano, Davide Del Re, unico con la fascia da primo cittadino, testimone del proprio impegno contro il genocidio in Palestina.
Nota dolente l'assenza di una rappresentanza dell'amministrazione comunale di Gravina, che pure ha dato il proprio patrocinio all'iniziativa.
Una folla commossa e solidale si è mossa alla volta di Piazza Benedetto XIII, dove sulla scalinata della chiesa di Santa Maria delle Domenicane, lì, nel silenzio, il corteo ha trovato la sua conclusione davanti alla chiesa, la cui facciata è stata trasformata in un'esposizioni di immagini forti e toccanti che raccontano l'orrore che si sta vivendo nei territori palestinesi.
Una manifestazione che rappresenta una goccia nell'oceano, ma che ha voluto dimostrare come esiste una comunità che vuole far sentire la propria voce ai potenti del Mondo. Una comunità che intende lottare per fermare questa tragedia che si sta consumando nei territori Palestinesi.
Gravina c'era. E con voce ferma, ha detto no al genocidio e sì ad un'umanità che non può più permettersi di voltarsi dall'altra parte.
Tra i sodalizi presenti al raduno c'erano: Passio Christi, l'Anpi, l'associazione Libera, i gruppi Scout, l'Azione Cattolica, l'associazione Punto GG, l'Associazione Avvocati Gravina e Altamura, l'Anpi provinciale e di vari comuni come Altamura, Santeramo, Bari, Gioia, Matera, la Chiesa Evangelica, la comunità Fornello di Altamura, la Proloco Unpli di Gravina, le Nundinae, Archè , Teatroppiù APS, associazioni sportive, i Lions, l'AUSER, Dorando Pietri, Nordik walking Gravina, ASCD Amici in cammino, Bosco Difesa Grande, ASD Gravina che cammina NW, ma anche partiti come il Partito Democratico, Futurà e Una Bella Storia e sigle sindacali come la CGIL e la Confsal, con il Sindaco di Cassano, Davide Del Re, unico con la fascia da primo cittadino, testimone del proprio impegno contro il genocidio in Palestina.
Nota dolente l'assenza di una rappresentanza dell'amministrazione comunale di Gravina, che pure ha dato il proprio patrocinio all'iniziativa.
Una folla commossa e solidale si è mossa alla volta di Piazza Benedetto XIII, dove sulla scalinata della chiesa di Santa Maria delle Domenicane, lì, nel silenzio, il corteo ha trovato la sua conclusione davanti alla chiesa, la cui facciata è stata trasformata in un'esposizioni di immagini forti e toccanti che raccontano l'orrore che si sta vivendo nei territori palestinesi.
Una manifestazione che rappresenta una goccia nell'oceano, ma che ha voluto dimostrare come esiste una comunità che vuole far sentire la propria voce ai potenti del Mondo. Una comunità che intende lottare per fermare questa tragedia che si sta consumando nei territori Palestinesi.
Gravina c'era. E con voce ferma, ha detto no al genocidio e sì ad un'umanità che non può più permettersi di voltarsi dall'altra parte.