
Religioni
Festa del SS Crocifisso
Il messaggio di Monsignor Ricchiuti
Gravina - martedì 22 maggio 2018
Parole di speranza. Un appello rivolto a tutti i fedeli «a vivere in atteggiamento di fede gioiosa e di grande carità» l'imminente festa del Santissimo Crocifisso, in programma nella città del grano e del vino dal 25 al 28 maggio 2018.
Si apre così il messaggio a firma del vescovo della Diocesi di Altamura-Gravina – Acquaviva delle Fonti, monsignor Giovanni Ricchiuti. «Il nostro primo sguardo – scrive il Presule - è rivolto a Lui, Cristo crocifisso, narrazione di una storia di salvezza dell'umanità, quella pensata da Dio-Padre che ci dona questo Suo Figlio, uomo come noi, condannato e messo in croce come risposta dell'odio e della violenza verso di Lui, Buona Notizia di misericordia, di perdono e di pace».
Aggiunge monsignor Ricchiuti: «La nostra fede di Cristo, crocifisso e risorto deve spronarci ad una vita cristiana ricolma, nei gesti e nelle parole di ogni giorno, di amore, senza misura e pieno di fedeltà, come Gesù che ci ha amati di amore infinito ed eterno».
Un invito al raccoglimento ed alla preghiera, seguito da una profonda riflessione sull'importanza del lavoro nei campi e sulla necessità di retribuzioni adeguate al sostentamento della famiglia. Per il vescovo murgiano la festa del Crocifisso, che ha i suoi momenti più significativi nella messa domenicale e nella processione serale, «è anche invocazione al Signore perché scenda la sua benedizione su quanti, donne e uomini, lavorano nei campi perché, a cominciare dalla prossima mietitura e fino al raccolto delle olive, il frutto del lavoro venga ricompensato per un onesto sostentamento delle nostre famiglie e per una economia che porti serenità e fiducia alla città tutta».
In coda, i ringraziamenti a quanti «continuano a custodire e a coltivare questa bella tradizione e devozione verso il bellissimo Crocifisso di Gravina. Penso – conclude monsignor Ricchiuti- all'Associazione del Crocifisso, alla Confraternita e ai tanti benefattori».
Si apre così il messaggio a firma del vescovo della Diocesi di Altamura-Gravina – Acquaviva delle Fonti, monsignor Giovanni Ricchiuti. «Il nostro primo sguardo – scrive il Presule - è rivolto a Lui, Cristo crocifisso, narrazione di una storia di salvezza dell'umanità, quella pensata da Dio-Padre che ci dona questo Suo Figlio, uomo come noi, condannato e messo in croce come risposta dell'odio e della violenza verso di Lui, Buona Notizia di misericordia, di perdono e di pace».
Aggiunge monsignor Ricchiuti: «La nostra fede di Cristo, crocifisso e risorto deve spronarci ad una vita cristiana ricolma, nei gesti e nelle parole di ogni giorno, di amore, senza misura e pieno di fedeltà, come Gesù che ci ha amati di amore infinito ed eterno».
Un invito al raccoglimento ed alla preghiera, seguito da una profonda riflessione sull'importanza del lavoro nei campi e sulla necessità di retribuzioni adeguate al sostentamento della famiglia. Per il vescovo murgiano la festa del Crocifisso, che ha i suoi momenti più significativi nella messa domenicale e nella processione serale, «è anche invocazione al Signore perché scenda la sua benedizione su quanti, donne e uomini, lavorano nei campi perché, a cominciare dalla prossima mietitura e fino al raccolto delle olive, il frutto del lavoro venga ricompensato per un onesto sostentamento delle nostre famiglie e per una economia che porti serenità e fiducia alla città tutta».
In coda, i ringraziamenti a quanti «continuano a custodire e a coltivare questa bella tradizione e devozione verso il bellissimo Crocifisso di Gravina. Penso – conclude monsignor Ricchiuti- all'Associazione del Crocifisso, alla Confraternita e ai tanti benefattori».