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Mondo Giovane
Gerardo Pepe vincitore di un premio internazionale di musica jazz
Importante riconoscimento per il musicista gravinese
Gravina - lunedì 4 gennaio 2021
La musica è passione, costanza, dedizione, studio, lavoro. Quando la tecnica, associata al talento, incontra tutto questo è pura magia. Gravina vanta eccellenze in molte discipline artistiche e le loro storie ci capita di raccontarle spesso con orgoglio diffuso e partecipato. Ultima, per cronologia, è la vittoria del giovanissimo Gerardo Pepe nel concorso internazionale di composizione e arrangiamento jazz "Scrivere in Jazz 2020".
Gerardo Pepe, classe 1990 e originario di Gravina in Puglia, si diploma con il massimo dei voti e la lode in pianoforte classico presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Sempre a Bologna consegue la laurea di primo e secondo livello in pianoforte jazz, dedicandosi in special modo alla composizione e arrangiamento per piccoli e grandi ensemble jazz. Si è esibito in vari contest e in vari festival, collaborando come solista e all'interno di varie formazioni jazz. Nel maggio 2019, in occasione della Stagione Artistica 2018-2019, si è esibito sul palco del Teatro Filarmonico di Verona in qualità di pianista e arrangiatore. Attualmente affianca all'attività di pianista e arrangiatore/compositore quella di docente di pianoforte.
Gravinalife ha raggiunto telefonicamente Pepe per alcune domande.
Ci parla dell'importante premio che ha vinto?
Si, è stata davvero una emozione unica! "Scrivere in Jazz" è un importante concorso internazionale di composizione e arrangiamento jazz, ormai giunto alla sua 16° edizione. Per me è stato un grande onore averlo vinto, anche perché il livello delle altre partiture in gara, arrivate da ogni parte del mondo, è stato veramente alto. Ho partecipato per la categoria A, scrivendo un brano per orchestra jazz (o più comunemente detta Big Band) dal titolo "Mamoiada's Carnival", ispirato alla musica etnica della Sardegna. Tutti i brani finalisti sono stati eseguiti magistralmente dall'Orchestra Jazz della Sardegna, un'orchestra attiva ormai da quasi 30 anni e con una grande esperienza alle spalle. Una giuria internazionale, formata da 13 grandi nomi del mondo delle Big Band, ha decretato un solo vincitore per ognuna delle 3 categorie. Per chi volesse, è possibile ascoltare la mia composizione vincitrice al seguente link: https://fb.watch/2FYNJxEF6A/
Ha origini gravinesi, cosa mantiene della sua terra d'origine e cosa le manca?
Il legame culturale con la mia terra d'origine rimane vivo e continua ad essere d'ispirazione per il mio lavoro. Mi piacerebbe un giorno portare la mia musica dal vivo nel mio paese. Sicuramente, in questo momento, mi mancano più che altro i legami affettivi. Tutta la mia famiglia vive a Gravina. Naturalmente in questo periodo di pandemia sto cercando di limitare gli spostamenti, ma in genere ci torno spesso e volentieri.
Il mondo musicale sta vivendo un momento delicato per via della pandemia. Quanto è cambiata la sua attività? Pensa si debba ripensare alle modalità di fruizione della musica dal vivo?
I musicisti e gli artisti in generale, anche se nessuno ne parla, rappresentano una delle categorie più colpite dalla pandemia. Le restrizioni imposte dai vari DPCM, tra cui la chiusura dei teatri, delle sale da concerto, dei musei, dei cinema ecc., hanno causato ovvie difficoltà lavorative per gli artisti tutti. Benché la diffusione della musica in formato digitale rappresenti oggi un valido strumento, la musica dal vivo conserva la propria unicità e va sicuramente tutelata.
Per quanto mi riguarda, svolgendo anche l'attività di insegnante di musica, sono riuscito in parte a compensare con il calo dell'attività artistica. Mi rincuora l'aver vinto questo importante premio, concludendo così nel migliore dei modi questo difficile 2020.
Quali i prossimi progetti discografici?
Ora sto lavorando ad un progetto che mi vedrà coinvolto come compositore, arrangiatore e direttore. Si tratta di un disco per un ensemble di 12 elementi che verrà registrato nel 2021, non appena la situazione restrittiva lo consentirà. Non voglio svelare troppo ora, ma state sicuri che vi presenterò il progetto a tempo debito.
Gerardo Pepe, classe 1990 e originario di Gravina in Puglia, si diploma con il massimo dei voti e la lode in pianoforte classico presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Sempre a Bologna consegue la laurea di primo e secondo livello in pianoforte jazz, dedicandosi in special modo alla composizione e arrangiamento per piccoli e grandi ensemble jazz. Si è esibito in vari contest e in vari festival, collaborando come solista e all'interno di varie formazioni jazz. Nel maggio 2019, in occasione della Stagione Artistica 2018-2019, si è esibito sul palco del Teatro Filarmonico di Verona in qualità di pianista e arrangiatore. Attualmente affianca all'attività di pianista e arrangiatore/compositore quella di docente di pianoforte.
Gravinalife ha raggiunto telefonicamente Pepe per alcune domande.
Ci parla dell'importante premio che ha vinto?
Si, è stata davvero una emozione unica! "Scrivere in Jazz" è un importante concorso internazionale di composizione e arrangiamento jazz, ormai giunto alla sua 16° edizione. Per me è stato un grande onore averlo vinto, anche perché il livello delle altre partiture in gara, arrivate da ogni parte del mondo, è stato veramente alto. Ho partecipato per la categoria A, scrivendo un brano per orchestra jazz (o più comunemente detta Big Band) dal titolo "Mamoiada's Carnival", ispirato alla musica etnica della Sardegna. Tutti i brani finalisti sono stati eseguiti magistralmente dall'Orchestra Jazz della Sardegna, un'orchestra attiva ormai da quasi 30 anni e con una grande esperienza alle spalle. Una giuria internazionale, formata da 13 grandi nomi del mondo delle Big Band, ha decretato un solo vincitore per ognuna delle 3 categorie. Per chi volesse, è possibile ascoltare la mia composizione vincitrice al seguente link: https://fb.watch/2FYNJxEF6A/
Ha origini gravinesi, cosa mantiene della sua terra d'origine e cosa le manca?
Il legame culturale con la mia terra d'origine rimane vivo e continua ad essere d'ispirazione per il mio lavoro. Mi piacerebbe un giorno portare la mia musica dal vivo nel mio paese. Sicuramente, in questo momento, mi mancano più che altro i legami affettivi. Tutta la mia famiglia vive a Gravina. Naturalmente in questo periodo di pandemia sto cercando di limitare gli spostamenti, ma in genere ci torno spesso e volentieri.
Il mondo musicale sta vivendo un momento delicato per via della pandemia. Quanto è cambiata la sua attività? Pensa si debba ripensare alle modalità di fruizione della musica dal vivo?
I musicisti e gli artisti in generale, anche se nessuno ne parla, rappresentano una delle categorie più colpite dalla pandemia. Le restrizioni imposte dai vari DPCM, tra cui la chiusura dei teatri, delle sale da concerto, dei musei, dei cinema ecc., hanno causato ovvie difficoltà lavorative per gli artisti tutti. Benché la diffusione della musica in formato digitale rappresenti oggi un valido strumento, la musica dal vivo conserva la propria unicità e va sicuramente tutelata.
Per quanto mi riguarda, svolgendo anche l'attività di insegnante di musica, sono riuscito in parte a compensare con il calo dell'attività artistica. Mi rincuora l'aver vinto questo importante premio, concludendo così nel migliore dei modi questo difficile 2020.
Quali i prossimi progetti discografici?
Ora sto lavorando ad un progetto che mi vedrà coinvolto come compositore, arrangiatore e direttore. Si tratta di un disco per un ensemble di 12 elementi che verrà registrato nel 2021, non appena la situazione restrittiva lo consentirà. Non voglio svelare troppo ora, ma state sicuri che vi presenterò il progetto a tempo debito.