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La città
Giornata della legalità, migliaia di studenti in piazza
Assente il vescovo Ricchiuti. Nessun intervento del Prefetto Nunziante
Gravina - sabato 22 marzo 2014
15.27
Migliaia di studenti in piazza per gridare la loro sete di legalità, in una città ferita che aspetta ancora risposte ai recenti tragici avvenimenti.
Grande partecipazione giovanile alla marcia indetta dal Comune, insieme alla Diocesi e alla Prefettura, in concomitanza con le analoghe iniziative nazionali, in un momento drammatico per Gravina sul fronte giustizia e sicurezza, anche se a fronte della mobilitazione delle scuole cittadine, spiccava l'assenza voluta di molti adulti. Il chiassoso e colorato corteo, partito da piazza Benedetto XIII, si è snodato lungo le vie del centro, per approdare in piazza della Repubblica, dove era presente, tra gli altri, il premio Nobel Francisco Gnisci Bruno. Alla presenza delle autorità civili e militari, oltre che del viceministro agli Interni Filippo Bubbico, il Prefetto Nunziante e dell'onorevole Lilliana Ventricelli, i rappresentanti degli istituti partecipanti si sono succeduti sul palco per leggere pensieri e poesie dedicate al tema della legalità, davanti a una platea in cui gli unici esponenti del consiglio comunale presenti erano quelli di maggioranza.
A seguire l'intervento del sindaco Alesio Valente, che ha ringraziato i ragazzi: "Abbiamo dimostrato di essere una comunità, la Primavera è arrivata anche a Gravina, che non è una città oscura ma dai mille colori. Episodi di violenza come quello di qualche giorno fa – continua Valente – non devono accadere mai più. Ma la violenza non è solo quella fisica, esiste anche quella verbale, quella della politica del sospetto e della cultura del nemico. Basta offese e calunnie, abbassiamo i toni. Alle forze politiche dico che dobbiamo cercare di essere d'esempio per i giovani".
Il primo cittadino non nomina Pietro Capone, cosa che invece fa, dopo un breve intervento di don Giovanni Bruno in sostituzione dell'assente monsignor Giovanni Ricchiuti, il viceministro Bubbico: "L'omicidio di Capone non resterà impunito, assicuro la vicinanza del governo a partire dal prossimo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza". Nessun intervento da parte del Prefetto Antonio Nunziante, che nei giorni scorsi era stato interpellato con una dura missiva dagli amici di Pietro Capone. Interrogativi e recriminazioni, almeno per il momento, restano senza risposta, ma le polemiche, c'è da giurarci, non finiranno con una marcia.
Grande partecipazione giovanile alla marcia indetta dal Comune, insieme alla Diocesi e alla Prefettura, in concomitanza con le analoghe iniziative nazionali, in un momento drammatico per Gravina sul fronte giustizia e sicurezza, anche se a fronte della mobilitazione delle scuole cittadine, spiccava l'assenza voluta di molti adulti. Il chiassoso e colorato corteo, partito da piazza Benedetto XIII, si è snodato lungo le vie del centro, per approdare in piazza della Repubblica, dove era presente, tra gli altri, il premio Nobel Francisco Gnisci Bruno. Alla presenza delle autorità civili e militari, oltre che del viceministro agli Interni Filippo Bubbico, il Prefetto Nunziante e dell'onorevole Lilliana Ventricelli, i rappresentanti degli istituti partecipanti si sono succeduti sul palco per leggere pensieri e poesie dedicate al tema della legalità, davanti a una platea in cui gli unici esponenti del consiglio comunale presenti erano quelli di maggioranza.
A seguire l'intervento del sindaco Alesio Valente, che ha ringraziato i ragazzi: "Abbiamo dimostrato di essere una comunità, la Primavera è arrivata anche a Gravina, che non è una città oscura ma dai mille colori. Episodi di violenza come quello di qualche giorno fa – continua Valente – non devono accadere mai più. Ma la violenza non è solo quella fisica, esiste anche quella verbale, quella della politica del sospetto e della cultura del nemico. Basta offese e calunnie, abbassiamo i toni. Alle forze politiche dico che dobbiamo cercare di essere d'esempio per i giovani".
Il primo cittadino non nomina Pietro Capone, cosa che invece fa, dopo un breve intervento di don Giovanni Bruno in sostituzione dell'assente monsignor Giovanni Ricchiuti, il viceministro Bubbico: "L'omicidio di Capone non resterà impunito, assicuro la vicinanza del governo a partire dal prossimo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza". Nessun intervento da parte del Prefetto Antonio Nunziante, che nei giorni scorsi era stato interpellato con una dura missiva dagli amici di Pietro Capone. Interrogativi e recriminazioni, almeno per il momento, restano senza risposta, ma le polemiche, c'è da giurarci, non finiranno con una marcia.