
Associazioni
Gli imprenditori della zona Pip si associano
Nasce l'associazione delle imprese murgiane. Alla presidenza eletto Fedele Marchetti.
Gravina - venerdì 28 dicembre 2012
17.10
Nei giorni scorsi un folto gruppo di imprenditori della zona Pip di Gravina, in seguito a diverse lamentele sollevatesi in merito ai disagi dovuti allo stato di abbandono in cui versa la stessa area, ha dato vita all'Associazione imprese murgiane (Aim), nominando contestualmente Fedele Marchetti presidente e Salvatore Buonamassa e Giovanni Caruso in qualità entrambi di vice presidente.
L'Aim, si legge in una nota stampa, "si pone come obiettivo lo sviluppo economico delle imprese locali attraverso una più attenta amministrazione e una migliore fruizione rispetto a quelle presenti". La situazione attuale della zona Pip a Gravina, inquadrata nel più generale contesto economico nazionale, non è assolutamente delle più semplici, tanto che il territorio viene avvertito dagli imprenditori come ostacolo alle proprie attività. E l'Aim "spera di riuscire a stabilire una cooperazione sinergica tra gli stessi imprenditori e le istituzioni pubbliche e private", nella convinzione che l'unione faccia la forza.
Insomma, insieme - imprenditori, istituzioni e associazioni di categoria già esistenti - con un unico scopo: lo sviluppo economico e imprenditoriale del territorio. Come raggiungere l'obiettivo? Al riguardo, l'Aim "si propone di dar voce ai problemi delle singole imprese della zona Pip; favorire l'osmosi della zona Pip con altri sistemi produttivi nazionali ed internazionali; creare un forum permanente in cui le imprese possano discutere e confrontarsi sui temi più importanti legati alla zona produttiva; creare una rappresentanza qualificata, capace di essere un valido interlocutore per progetti di innovazione e modernizzazione".
(A cura di Angelica Labianca)
L'Aim, si legge in una nota stampa, "si pone come obiettivo lo sviluppo economico delle imprese locali attraverso una più attenta amministrazione e una migliore fruizione rispetto a quelle presenti". La situazione attuale della zona Pip a Gravina, inquadrata nel più generale contesto economico nazionale, non è assolutamente delle più semplici, tanto che il territorio viene avvertito dagli imprenditori come ostacolo alle proprie attività. E l'Aim "spera di riuscire a stabilire una cooperazione sinergica tra gli stessi imprenditori e le istituzioni pubbliche e private", nella convinzione che l'unione faccia la forza.
Insomma, insieme - imprenditori, istituzioni e associazioni di categoria già esistenti - con un unico scopo: lo sviluppo economico e imprenditoriale del territorio. Come raggiungere l'obiettivo? Al riguardo, l'Aim "si propone di dar voce ai problemi delle singole imprese della zona Pip; favorire l'osmosi della zona Pip con altri sistemi produttivi nazionali ed internazionali; creare un forum permanente in cui le imprese possano discutere e confrontarsi sui temi più importanti legati alla zona produttiva; creare una rappresentanza qualificata, capace di essere un valido interlocutore per progetti di innovazione e modernizzazione".
(A cura di Angelica Labianca)