
La città
Gravina si riprende il Gal
Ad un anno dalla sonora bocciatura, Valente torna nel Consiglio di amministrazione
Gravina - giovedì 29 maggio 2014
15.47
Gravina torna a sedere nel consiglio di amministrazione del Gal Murgia Più. La notizia è arrivata a margine della riunione straordinaria dei soci, per bocca del sindaco Alesio Valente fresco di elezione nel consiglio di amministrazione.
Questa mattina era in programma una riunione straordinaria dell'intera compagine societaria del Gruppo di Azione Locale convocata dal presidente Ignazio di Mauro, per discutere una serie di questioni urgenti e legate alla modifica di precisi articoli dello statuto dell'ente. Contestualmente l'assemblea ha preso atto delle dimissioni di Leonardo Piscitelli, il delegato del Comune di Canosa.
Dinanzi alla necessità di rimpiazzare il dimissionario, sono state avanzate due candidature: una proveniente dalla stessa Canosa e l'altra da Gravina proposta dal sindaco Valente che ha rimarcato dinanzi all'assemblea la necessità di ridare un ruolo importante a Gravina, uno dei Comuni più grandi del Gal e con il maggior numero di aziende e professionisti all'interno della compagine societaria.
Ragioni che sono state condivise dagli altri esponenti istituzionali e soprattutto sostenute dalla compagine privata del Gal che ha approvato la candidatura di Alesio Valente e riaperto un varco per Gravina.
"Stamattina abbiamo raggiunto un risultato importante – ha commentato il primo cittadino al termine dell'assemblea – riportano Gravina nel consiglio di amministrazione per dare una voce in più, e quindi maggior sostegno, ai tanti imprenditori e alle tante aziende gravinesi presenti nel Gal. Un anno fa avevo promesso che ci saremmo ripresi il nostro posto, oggi abbiamo mantenuto la promessa".
A maggio dello scorso anno, come si ricorderà, in occasione del rinnovo del Consiglio di amministrazione, l'intera compagine gravinese, pubblica e privata, aveva tentato un colpo di mano confluendo tutti in un'unica lista elettorale con la speranza di concentrare i voti e di raggiungere il massimo risultato. Qualcosa, però, andò storto e al momento delle votazioni la lista targata Gravina fu prima snobbata dagli altri Comuni, e infine, ritirata dalla competizione raggiungendo l'unico risultato di vedere il Comune fuori dal cda.
Una manovra che l'ex presidente del Gal, Nicola Di Tullio, definì "una pazzia" e che mandò su tutte le furie buona parte dei soci gravinesi.
Oggi, con la nuova elezione, le polemiche sembrano appartenere al passato.
Questa mattina era in programma una riunione straordinaria dell'intera compagine societaria del Gruppo di Azione Locale convocata dal presidente Ignazio di Mauro, per discutere una serie di questioni urgenti e legate alla modifica di precisi articoli dello statuto dell'ente. Contestualmente l'assemblea ha preso atto delle dimissioni di Leonardo Piscitelli, il delegato del Comune di Canosa.
Dinanzi alla necessità di rimpiazzare il dimissionario, sono state avanzate due candidature: una proveniente dalla stessa Canosa e l'altra da Gravina proposta dal sindaco Valente che ha rimarcato dinanzi all'assemblea la necessità di ridare un ruolo importante a Gravina, uno dei Comuni più grandi del Gal e con il maggior numero di aziende e professionisti all'interno della compagine societaria.
Ragioni che sono state condivise dagli altri esponenti istituzionali e soprattutto sostenute dalla compagine privata del Gal che ha approvato la candidatura di Alesio Valente e riaperto un varco per Gravina.
"Stamattina abbiamo raggiunto un risultato importante – ha commentato il primo cittadino al termine dell'assemblea – riportano Gravina nel consiglio di amministrazione per dare una voce in più, e quindi maggior sostegno, ai tanti imprenditori e alle tante aziende gravinesi presenti nel Gal. Un anno fa avevo promesso che ci saremmo ripresi il nostro posto, oggi abbiamo mantenuto la promessa".
A maggio dello scorso anno, come si ricorderà, in occasione del rinnovo del Consiglio di amministrazione, l'intera compagine gravinese, pubblica e privata, aveva tentato un colpo di mano confluendo tutti in un'unica lista elettorale con la speranza di concentrare i voti e di raggiungere il massimo risultato. Qualcosa, però, andò storto e al momento delle votazioni la lista targata Gravina fu prima snobbata dagli altri Comuni, e infine, ritirata dalla competizione raggiungendo l'unico risultato di vedere il Comune fuori dal cda.
Una manovra che l'ex presidente del Gal, Nicola Di Tullio, definì "una pazzia" e che mandò su tutte le furie buona parte dei soci gravinesi.
Oggi, con la nuova elezione, le polemiche sembrano appartenere al passato.