
cultura
Hackathon, primo incontro operativo
In tanti hanno risposto alla chiamata del Comune per contribuire alla candidatura a Capitale della cultura
Gravina - martedì 22 luglio 2025
8.55
"Diamo inizio ad un percorso di comunità per progettare la candidatura di Gravina a Capitale italiana della cultura per il 2028. E' una emozione per me vedere tutta questa partecipazione". Ha esordito così il consigliere comunale Ignazio Lovero nell'introdurre il primo dei due appuntamenti con hackathon – germogli sul futuro.
E alla call dell'amministrazione comunale hanno risposto in molti: associazioni e singoli cittadini che intendono fornire il proprio contributo per istruire il dossier Gravina.
Una chiamata che – nelle volontà dell'amministrazione comunale- intende eliminare barriere e far cadere steccati per arrivare ad una visione unica di città.
Una città vista sia da chi viene a visitarla, che da chi la vive- ha sottolineato Manuela Marno della Panspeech, società che è stata incaricata di preparare la documentazione da presentare per la candidatura.
Un primo incontro operativo svoltosi ieri sera per mettere in moto un processo creativo. Un meeting nel quale si sono costruiti gruppi di lavoro per accogliere idee, proposte e progetti che costituiranno il quadro della città, attraverso delle linee guida tracciate dalla Panspeech, in seguito ad una prima ricognizione sul territorio nella quale sono emersi alcuni punti cardine da sviluppare per una Gravina, che può essere, di volta in volta, città che richiama, località cerniera, luogo accogliente e capace di sviluppare ingegno, oltre che comunità operosa.
Insomma, una città da raccontare per la sua storia a chi dovrà giudicare le candidature a diventare città della cultura per 2028.
I primi germogli nati ieri nelle officine culturali, adesso dovranno essere sviluppati nel secondo appuntamento con hackathon, in programma questa sera.
E alla call dell'amministrazione comunale hanno risposto in molti: associazioni e singoli cittadini che intendono fornire il proprio contributo per istruire il dossier Gravina.
Una chiamata che – nelle volontà dell'amministrazione comunale- intende eliminare barriere e far cadere steccati per arrivare ad una visione unica di città.
Una città vista sia da chi viene a visitarla, che da chi la vive- ha sottolineato Manuela Marno della Panspeech, società che è stata incaricata di preparare la documentazione da presentare per la candidatura.
Un primo incontro operativo svoltosi ieri sera per mettere in moto un processo creativo. Un meeting nel quale si sono costruiti gruppi di lavoro per accogliere idee, proposte e progetti che costituiranno il quadro della città, attraverso delle linee guida tracciate dalla Panspeech, in seguito ad una prima ricognizione sul territorio nella quale sono emersi alcuni punti cardine da sviluppare per una Gravina, che può essere, di volta in volta, città che richiama, località cerniera, luogo accogliente e capace di sviluppare ingegno, oltre che comunità operosa.
Insomma, una città da raccontare per la sua storia a chi dovrà giudicare le candidature a diventare città della cultura per 2028.
I primi germogli nati ieri nelle officine culturali, adesso dovranno essere sviluppati nel secondo appuntamento con hackathon, in programma questa sera.