
Eventi
“I colori del Sud” descritti da Michele Laddaga
L’evoluzione storica e sociologica del meridione protagonista del suo ultimo libro.
Gravina - sabato 22 marzo 2014
13.45
Un viaggio tra i valori identitari del meridione italiano, una lettura individuale e collettiva di una terra dai colori caldi, ma spesso anche foschi.
Michele Laddaga, dottore in sociologia e noto alla comunità gravinese anche come direttore delle Poste, torna dopo sette anni con un nuovo lavoro: "I colori del Sud - L'evoluzione storica e sociologica del meridione fino a 1860". La continua ricerca delle origini sociali e culturali del mezzogiorno hanno portato l'autore ad approfondire, non solo nell'ultimo lavoro, le affannose diatribe sullo sviluppo socioeconomico meridionale.
La serata di presentazione, impreziosita dalla presenza di numerosi ospiti e moderata da Gianpaolo Iacobini, si è svolta venerdì nel salone della parrocchia SS. Pietro e Paolo. Ad aprire il dibattito sono state le letture di Domenico Laddaga, figlio dello scrittore, a cui è seguito l'intervento del sindaco Alesio Valente: "Questo lavoro è un dono non solo per la comunità scientifica nazionale, ma soprattutto per la nostra comunità locale, a cui si fa cenno continuamente". Della stessa opinione è l'onorevole Gaetano Quagliariello, che trattenuto a Roma per impegni istituzionali non ha fatto mancare i suoi saluti attraverso una nota: "Michele è una risorsa per la comunità di Gravina e per l'intero territorio murgiano. Nei suoi scritti esprime tutto l'amore per la sua gente e la sua terra". La nostra città con la sua storia è infatti presente in maniera preponderante nella pagine che seguono tracce storiche che vanno dalla fine del 700 sino all'unità d'Italia. Grazie a questo libro, come confermato dal professor Angelo Deluca, "Gravina è diventata oggetto di studio presso l'università di Urbino 'Carlo Bo' ", università presso la quale lo stesso Laddaga è docente.
"La comprensione del presente non può essere esaustiva se non facciamo qualche passo indietro", ha affermato nel suo intervento il Monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo della diocesi, ribadendo la straordinaria importanza della storia, "mi auguro che la nostra regione possa ritrovare all'interno del contesto italiano una collocazione d'onore che credo spetti al sud per la storia passata, per il presente e per le risorse che in futuro potrebbe offrire".
Esaustivo è stato il lungo intervento dell'assessore regionale alle Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini: " 'I colori del Sud' è un libro che si offre come uno strumento utile a tracciare un profilo della nostra identità, illustrando quale è stato l'itinerario di lunga durata che ci ha condotti fin qui. E lo fa rivendicando l'orgoglio di essere meridionale, senza alcun elogio personale". Presente anche Roberto Minicuci, responsabile dell'area territoriale Sud 1 Poste Italiane, convinto che ancora molto è possibile fare per il nostro Sud: "Nella nostra attività quotidiana, nel nostro lavoro e in tutte le cose che facciamo, possiamo metterci ciò che serve per ricostruire e donare piena dignità e rispetto al meridione".
Dopo le tante letture personali esposte dai numerosi ospiti che hanno preso parte al dibattito, è stata ceduta la parola al vero protagonista dell'evento. Michele Laddaga, dopo aver ringraziato i presenti, ha concluso il suo intervento con un augurio: "Mi auguro che questa avventura prosegua e possa concludersi con la vera integrazione, che veda salvaguardati diritti e doveri di chiunque. Dove possano coniugarsi tradizioni, sentimenti, modi di fare e di essere specifici di ogni territorio. Dove la povertà fisica diventi sinonimo di ricchezza d'animo e si continui a sconfiggere con la solidarietà l'indifferenza, con un sorriso l'arroganza, con la genuinità la falsità e la meschinità".
Michele Laddaga, dottore in sociologia e noto alla comunità gravinese anche come direttore delle Poste, torna dopo sette anni con un nuovo lavoro: "I colori del Sud - L'evoluzione storica e sociologica del meridione fino a 1860". La continua ricerca delle origini sociali e culturali del mezzogiorno hanno portato l'autore ad approfondire, non solo nell'ultimo lavoro, le affannose diatribe sullo sviluppo socioeconomico meridionale.
La serata di presentazione, impreziosita dalla presenza di numerosi ospiti e moderata da Gianpaolo Iacobini, si è svolta venerdì nel salone della parrocchia SS. Pietro e Paolo. Ad aprire il dibattito sono state le letture di Domenico Laddaga, figlio dello scrittore, a cui è seguito l'intervento del sindaco Alesio Valente: "Questo lavoro è un dono non solo per la comunità scientifica nazionale, ma soprattutto per la nostra comunità locale, a cui si fa cenno continuamente". Della stessa opinione è l'onorevole Gaetano Quagliariello, che trattenuto a Roma per impegni istituzionali non ha fatto mancare i suoi saluti attraverso una nota: "Michele è una risorsa per la comunità di Gravina e per l'intero territorio murgiano. Nei suoi scritti esprime tutto l'amore per la sua gente e la sua terra". La nostra città con la sua storia è infatti presente in maniera preponderante nella pagine che seguono tracce storiche che vanno dalla fine del 700 sino all'unità d'Italia. Grazie a questo libro, come confermato dal professor Angelo Deluca, "Gravina è diventata oggetto di studio presso l'università di Urbino 'Carlo Bo' ", università presso la quale lo stesso Laddaga è docente.
"La comprensione del presente non può essere esaustiva se non facciamo qualche passo indietro", ha affermato nel suo intervento il Monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo della diocesi, ribadendo la straordinaria importanza della storia, "mi auguro che la nostra regione possa ritrovare all'interno del contesto italiano una collocazione d'onore che credo spetti al sud per la storia passata, per il presente e per le risorse che in futuro potrebbe offrire".
Esaustivo è stato il lungo intervento dell'assessore regionale alle Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini: " 'I colori del Sud' è un libro che si offre come uno strumento utile a tracciare un profilo della nostra identità, illustrando quale è stato l'itinerario di lunga durata che ci ha condotti fin qui. E lo fa rivendicando l'orgoglio di essere meridionale, senza alcun elogio personale". Presente anche Roberto Minicuci, responsabile dell'area territoriale Sud 1 Poste Italiane, convinto che ancora molto è possibile fare per il nostro Sud: "Nella nostra attività quotidiana, nel nostro lavoro e in tutte le cose che facciamo, possiamo metterci ciò che serve per ricostruire e donare piena dignità e rispetto al meridione".
Dopo le tante letture personali esposte dai numerosi ospiti che hanno preso parte al dibattito, è stata ceduta la parola al vero protagonista dell'evento. Michele Laddaga, dopo aver ringraziato i presenti, ha concluso il suo intervento con un augurio: "Mi auguro che questa avventura prosegua e possa concludersi con la vera integrazione, che veda salvaguardati diritti e doveri di chiunque. Dove possano coniugarsi tradizioni, sentimenti, modi di fare e di essere specifici di ogni territorio. Dove la povertà fisica diventi sinonimo di ricchezza d'animo e si continui a sconfiggere con la solidarietà l'indifferenza, con un sorriso l'arroganza, con la genuinità la falsità e la meschinità".