
La città
I percorsi del bosco come piste da corsa
Allarme di 21 associazioni per gli "off road" di auto e moto
Gravina - martedì 9 febbraio 2021
21 associazioni locali hanno inoltrato una missiva all'amministrazione comunale, alla Polizia Municipale e ai Carabinieri della Forestale per denunciare "il fenomeno incontrollato, frequente e pericoloso per la pubblica incolumità, di attività sportiva amatoriale esercitata da motoveicoli e autoveicoli fuoristrada lungo le strade sterrate e le aree aperte del bosco (prati e pascoli naturali)".
Attività contrarie a quanto previsto dal piano di gestione dell'area verde. Sia perchè "il calpestio degli pneumatici danneggia irreversibilmente e altera i delicati habitat del bosco"; ma anche perché "il forte rumore dei motori, udibile anche a chilometri di distanza, disturba la fauna, in particolare le specie più a rischio".
Inoltre, il fenomeno rappresenta un rischio per l'incolumità pubblica: "ci giungono segnalazioni di motoveicoli sbucati all'improvviso a velocità non moderata, provocando disagio e spavento agli escursionisti che serenamente percorrono i sentieri". Per queste ragioni le associazioni hanno chiesto agli organi competenti "di intervenire con urgenza e con ogni mezzo per fronteggiare questo fenomeno, al fine della tutela primaria del Bosco e della incolumità pubblica, con l'auspicio che si possa continuare a frequentare in sicurezza e in maniera compatibile un ambiente naturale straordinario quanto fragile".
Attività contrarie a quanto previsto dal piano di gestione dell'area verde. Sia perchè "il calpestio degli pneumatici danneggia irreversibilmente e altera i delicati habitat del bosco"; ma anche perché "il forte rumore dei motori, udibile anche a chilometri di distanza, disturba la fauna, in particolare le specie più a rischio".
Inoltre, il fenomeno rappresenta un rischio per l'incolumità pubblica: "ci giungono segnalazioni di motoveicoli sbucati all'improvviso a velocità non moderata, provocando disagio e spavento agli escursionisti che serenamente percorrono i sentieri". Per queste ragioni le associazioni hanno chiesto agli organi competenti "di intervenire con urgenza e con ogni mezzo per fronteggiare questo fenomeno, al fine della tutela primaria del Bosco e della incolumità pubblica, con l'auspicio che si possa continuare a frequentare in sicurezza e in maniera compatibile un ambiente naturale straordinario quanto fragile".