
Editoriale
I primi 100 giorni dell'amministrazione Valente
Tra nuovi e vecchi progetti. Vincono le emergenze.
Gravina - giovedì 20 settembre 2012
14.25
L'amministrazione Valente, insediatasi agli inizi di giugno, ha raggiunto i suoi primi cento giorni di vita il 10 settembre scorso. Un traguardo che, giornalisticamente e non solo, serve per fare un primo tagliando.
Di solito in campagna elettorale si promettono grandi cose, in vista di questi primi tre mesi. Così non è un caso se poi quasi sempre il saldo risulta essere negativo.
Nella top list del primo cittadino gravinese, in particolare, erano finiti 18 interventi, impegni importanti che avrebbero potuto segnare da subito un cambio di passo. Almeno queste erano le intenzioni. Per capire: da quel lontano ma non lontanissimo 25 maggio il sindaco Alesio Valente ha reso partecipe la città dell'andamento delle operazioni in Comune attraverso facebook. Eppure, proprio sul fronte della comunicazione si registrano vistosi deficit tra il detto ed il fatto: il sindaco si era impegnato a "migliorare la comunicazione istituzionale attraverso un portale continuamente aggiornato sullo stato di attuazione del programma". Non se ne ha notizia. Ci si consola con la diretta radio dei lavori del consiglio comunale, mentre la macchina per la diretta web sembra essersi inceppata.
In compenso però, su altro fronte, sono stati recuperati i fondi stanziati nell'ambito del Piano Strategico di Area Vasta per il restauro del convento di Santa Sofia e anche in materia di rigenerazione urbana qualcosa finalmente si muove, a partire dal bando per l'affidamento del laboratorio urbano, ossia la cabina di regia degli interventi da effettuare, ora e nel prossimo futuro, nel centro storico. Quello stesso centro storico chiuso al traffico a inizio estate per migliorane la vivibilità e incentivare il turismo dove tuttavia, contrariamente agli impegni assunti nel programma dei 100 giorni, ancora nessun tecnico ha effettuato "una ricognizione delle case pericolanti" finalizzata "ad adottare i provvedimenti necessari per la loro messa in sicurezza".
E se in città a tenere banco per l'intera estate è stata la chiusura dell'ufficio di collocamento, con le promesse del primo cittadino disattese dai provvedimenti ufficiali (e definitivi) della Provincia, la polemica politica si è spostata tutta sul mercato ortofrutticolo di via Genova su cui il sindaco vorrebbe dirottare i finanziamenti regionali inizialmente impegnati per il rifacimento di piazza Sant'Agostino. Che di tanto in tanto mostre crepe ritenute non pericolose ma comunque e in ogni caso preoccupanti. Per fortuna che almeno a risolvere la questione sul bando per la raccolta dei rifiuti (altro impegno da portare a compimento nei primi 100 giorni) ci ha pensato la Regione Puglia, mentre l'amministrazione sembra navigare ancora in mare aperto alla ricerca dei progetti per la riqualificazione e la messa in sicurezza del sottopasso Madonna delle Grazie. Non pervenuti, invece, i progetti per la valorizzazione della Gravina Sotterranea e nemmeno per il completamento del canile sanitario. Così come dopo un primo incontro con le associazioni è caduto il silenzio sulla famosa Consulta dello sport e l'istituzione dell'Ente Fiera: d'altronde, come procedere all'istituzione dell'Ente se l'intero quartiere fieristico attende ancora di essere completato?
Certo, in pochi mesi, per di più estivi, è difficile dettare un cambio di passo, soprattutto se occorre far fronte alle tante emergenze che hanno reso rovente l'estate, a partire dal devastante incendio scoppiato i primi di luglio nel Bosco Difesa Grande, tra i cui alberi l'amministrazione comunale intendeva realizzare la pista di atletica. E' altrettanto vero che in questi primi mesi di amministrazione il sindaco non ha ancora presentato al consiglio comunale e quindi all'intera cittadinanza le sue linee programmatiche, un atto dovuto oltre che necessario, che riassume gli indirizzi, gli obbiettivi e le più significative iniziative, nonché l'elenco delle opere pubbliche che si intende finanziare durante il corso del mandato così come sono state previste dal programma amministrativo.
A partire da venerdì, su Gravinalife, le interviste ai protagonisti dei primi 100 giorni targati Valente. Il dibattito è aperto: si salvi chi può.
Di solito in campagna elettorale si promettono grandi cose, in vista di questi primi tre mesi. Così non è un caso se poi quasi sempre il saldo risulta essere negativo.
Nella top list del primo cittadino gravinese, in particolare, erano finiti 18 interventi, impegni importanti che avrebbero potuto segnare da subito un cambio di passo. Almeno queste erano le intenzioni. Per capire: da quel lontano ma non lontanissimo 25 maggio il sindaco Alesio Valente ha reso partecipe la città dell'andamento delle operazioni in Comune attraverso facebook. Eppure, proprio sul fronte della comunicazione si registrano vistosi deficit tra il detto ed il fatto: il sindaco si era impegnato a "migliorare la comunicazione istituzionale attraverso un portale continuamente aggiornato sullo stato di attuazione del programma". Non se ne ha notizia. Ci si consola con la diretta radio dei lavori del consiglio comunale, mentre la macchina per la diretta web sembra essersi inceppata.
In compenso però, su altro fronte, sono stati recuperati i fondi stanziati nell'ambito del Piano Strategico di Area Vasta per il restauro del convento di Santa Sofia e anche in materia di rigenerazione urbana qualcosa finalmente si muove, a partire dal bando per l'affidamento del laboratorio urbano, ossia la cabina di regia degli interventi da effettuare, ora e nel prossimo futuro, nel centro storico. Quello stesso centro storico chiuso al traffico a inizio estate per migliorane la vivibilità e incentivare il turismo dove tuttavia, contrariamente agli impegni assunti nel programma dei 100 giorni, ancora nessun tecnico ha effettuato "una ricognizione delle case pericolanti" finalizzata "ad adottare i provvedimenti necessari per la loro messa in sicurezza".
E se in città a tenere banco per l'intera estate è stata la chiusura dell'ufficio di collocamento, con le promesse del primo cittadino disattese dai provvedimenti ufficiali (e definitivi) della Provincia, la polemica politica si è spostata tutta sul mercato ortofrutticolo di via Genova su cui il sindaco vorrebbe dirottare i finanziamenti regionali inizialmente impegnati per il rifacimento di piazza Sant'Agostino. Che di tanto in tanto mostre crepe ritenute non pericolose ma comunque e in ogni caso preoccupanti. Per fortuna che almeno a risolvere la questione sul bando per la raccolta dei rifiuti (altro impegno da portare a compimento nei primi 100 giorni) ci ha pensato la Regione Puglia, mentre l'amministrazione sembra navigare ancora in mare aperto alla ricerca dei progetti per la riqualificazione e la messa in sicurezza del sottopasso Madonna delle Grazie. Non pervenuti, invece, i progetti per la valorizzazione della Gravina Sotterranea e nemmeno per il completamento del canile sanitario. Così come dopo un primo incontro con le associazioni è caduto il silenzio sulla famosa Consulta dello sport e l'istituzione dell'Ente Fiera: d'altronde, come procedere all'istituzione dell'Ente se l'intero quartiere fieristico attende ancora di essere completato?
Certo, in pochi mesi, per di più estivi, è difficile dettare un cambio di passo, soprattutto se occorre far fronte alle tante emergenze che hanno reso rovente l'estate, a partire dal devastante incendio scoppiato i primi di luglio nel Bosco Difesa Grande, tra i cui alberi l'amministrazione comunale intendeva realizzare la pista di atletica. E' altrettanto vero che in questi primi mesi di amministrazione il sindaco non ha ancora presentato al consiglio comunale e quindi all'intera cittadinanza le sue linee programmatiche, un atto dovuto oltre che necessario, che riassume gli indirizzi, gli obbiettivi e le più significative iniziative, nonché l'elenco delle opere pubbliche che si intende finanziare durante il corso del mandato così come sono state previste dal programma amministrativo.
A partire da venerdì, su Gravinalife, le interviste ai protagonisti dei primi 100 giorni targati Valente. Il dibattito è aperto: si salvi chi può.