
La città
Il 9 luglio sciopero degli operatori porta a porta a Gravina
I sindacati: "Lavoratori operano in situazioni di precarietà"
Gravina - martedì 3 luglio 2018
Prima giornata di sciopero per i lavoratori della Raccolio, l'azienda che gestisce il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti.
Gli operatori ecologici del cantiere di Gravina in Puglia sciopereranno per protestare contro le condizioni dei lavoratori del servizio di raccolta porta a porta. La giornata di agitazione è stata indetta da Cgil Fp, Cisl Fit e Ugl per chiedere migliori condizioni per i dipendenti poichè non vi sarebbero "locali destinati ad effettuare le operazione di cambio d'abito e la cura dell'igiene personale come docce e spogliatoi".
"La società Raccolio risulta inadempiente alla legge 81 del 2008 sulle norme di sicurezza. Mancano spogliatoi, bagni e armadietti per il personale. Stanno consegnando un armadietto ogni due operatori cosa non sufficiente a garantire la corretta igiene. Inoltre i mezzi stazionano in locali chiusi e al loro avvio i gas di scarico vengono inalati dagli operatori" spiega Carlo Denora della Cgil di Gravina.
I sindacati invitano "l'Amministrazione comunale a prendere provvedimenti per la situazione di precarietà della quale operano i lavoratori in assenza di strutture adeguate alle normative in essere""
Gli operatori ecologici del cantiere di Gravina in Puglia sciopereranno per protestare contro le condizioni dei lavoratori del servizio di raccolta porta a porta. La giornata di agitazione è stata indetta da Cgil Fp, Cisl Fit e Ugl per chiedere migliori condizioni per i dipendenti poichè non vi sarebbero "locali destinati ad effettuare le operazione di cambio d'abito e la cura dell'igiene personale come docce e spogliatoi".
"La società Raccolio risulta inadempiente alla legge 81 del 2008 sulle norme di sicurezza. Mancano spogliatoi, bagni e armadietti per il personale. Stanno consegnando un armadietto ogni due operatori cosa non sufficiente a garantire la corretta igiene. Inoltre i mezzi stazionano in locali chiusi e al loro avvio i gas di scarico vengono inalati dagli operatori" spiega Carlo Denora della Cgil di Gravina.
I sindacati invitano "l'Amministrazione comunale a prendere provvedimenti per la situazione di precarietà della quale operano i lavoratori in assenza di strutture adeguate alle normative in essere""