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Trasporti
Il Bike sharing va inserito nel piano triennale della Puglia
La richiesta è della giunta comunale di Gravina
Gravina - sabato 9 agosto 2025
Il servizio di bike sharing a Gravina ha dato risultati più che lusinghieri. Un servizio che interpreta al meglio i dettami della comunità europea in tema di trasporti, attraverso la promozione di un modello di mobilità sostenibile, efficiente e intermodale che dovrebbe rappresentare una priorità strategica per gli enti locali.
In quest'ottica – sottolineano da Palazzo di Città- "l'ampliamento e il potenziamento della rete di Trasporto Pubblico Locale (TPL) non può prescindere dall'introduzione e dall'integrazione strutturata di modalità di mobilità dolce e condivisa, tra cui il bike sharing pubblico, in particolare nella sua declinazione elettrica, che rappresentano strumenti sempre più rilevanti per sostenere un modello di mobilità urbana ed extraurbana moderno, resiliente e accessibile".
il problema è che questo servizio a partire dal settembre prossimo potrebbe essere interrotto, visto che la Regione Puglia, che ha sostenuto la fase sperimentale del progetto, non lo ha inserito nel piano triennale dei servizi 2024-2026.
Un mancato sostegno finanziario a questo fondamentale servizio penalizzerebbe fortemente gli sforzi fatti dalle amministrazioni comunali per proiettarsi ad un futuro che consenta "non solo di favorire comportamenti virtuosi e più consapevoli da parte della cittadinanza, ma anche di intervenire concretamente sulla riduzione del traffico veicolare privato, sulla diminuzione delle emissioni climalteranti e, più in generale, sul miglioramento delle condizioni ambientali nei contesti urbani e periurbani".
Insomma, sarebbe un peccato rinunciare al bike sharing. Di questo né è convinta la giunta comunale che per queste ragioni ha deliberato un atto di indirizzo per il riconoscimento e la valorizzazione strutturale della mobilità sostenibile e condivisa nell'ambito della programmazione regionale dei servizi minimi di trasporto pubblico locale, proponendo l'inserimento organico dei servizi pubblici di bike sharing nel piano triennale dei servizi 2024–2026, in coerenza con gli obiettivi di intermodalità e transizione ecologica, e in vista della conferenza di servizi convocata dalla regione Puglia per la definizione concertata delle strategie di finanziamento e sviluppo della rete regionale di trasporto pubblico locale.
In quest'ottica – sottolineano da Palazzo di Città- "l'ampliamento e il potenziamento della rete di Trasporto Pubblico Locale (TPL) non può prescindere dall'introduzione e dall'integrazione strutturata di modalità di mobilità dolce e condivisa, tra cui il bike sharing pubblico, in particolare nella sua declinazione elettrica, che rappresentano strumenti sempre più rilevanti per sostenere un modello di mobilità urbana ed extraurbana moderno, resiliente e accessibile".
il problema è che questo servizio a partire dal settembre prossimo potrebbe essere interrotto, visto che la Regione Puglia, che ha sostenuto la fase sperimentale del progetto, non lo ha inserito nel piano triennale dei servizi 2024-2026.
Un mancato sostegno finanziario a questo fondamentale servizio penalizzerebbe fortemente gli sforzi fatti dalle amministrazioni comunali per proiettarsi ad un futuro che consenta "non solo di favorire comportamenti virtuosi e più consapevoli da parte della cittadinanza, ma anche di intervenire concretamente sulla riduzione del traffico veicolare privato, sulla diminuzione delle emissioni climalteranti e, più in generale, sul miglioramento delle condizioni ambientali nei contesti urbani e periurbani".
Insomma, sarebbe un peccato rinunciare al bike sharing. Di questo né è convinta la giunta comunale che per queste ragioni ha deliberato un atto di indirizzo per il riconoscimento e la valorizzazione strutturale della mobilità sostenibile e condivisa nell'ambito della programmazione regionale dei servizi minimi di trasporto pubblico locale, proponendo l'inserimento organico dei servizi pubblici di bike sharing nel piano triennale dei servizi 2024–2026, in coerenza con gli obiettivi di intermodalità e transizione ecologica, e in vista della conferenza di servizi convocata dalla regione Puglia per la definizione concertata delle strategie di finanziamento e sviluppo della rete regionale di trasporto pubblico locale.