
Palazzo di città
Il Comune sbaglia data, annullata la gara
Tutto da rifare per la caratterizzazione di jazzo dei preti
Gravina - mercoledì 16 luglio 2014
14.12
A quattro anni dallo stanziamento dei fondi regionali e a un passo dall'affidamento dei lavori per la caratterizzazione dell'ex discarica di jazzo dei preti, il comune ha annullato la gara e disposto l'avvio di una nuova procedura.
Tutta colpa di un venerdì 4 luglio scambiato per un giovedì 3 luglio, ovvero la giornata in cui il dirigente Michele Stasi, costretto oramai da tre mesi a dividersi tra Gravina e Trani, è di stanza al municipio gravinese e dunque può presiedere le commissioni di gara.
Invitate 15 aziende specializzate nel settore e riscontrato che solo 9 hanno risposto all'appello municipale, gli uffici avviano le procedute per l'apertura delle buste e partono le convocazioni per il giorni 4 luglio, sempre convinti che si tratti di un giovedì, come tanti.
E difatti il giovedì, il presidente della commissione di gara procede con l'apertura delle offerte economiche. La commissione le valuta, assegna i punteggi e stila la graduatoria. Tutto nella norma a parte la strana assenza dei rappresentanti delle 9 aziende partecipanti.
Nemmeno 24 ore e sulla commissione arriva una doccia fredda: venerdì 4 luglio, ovvero nel giorno della convocazione, a palazzo di città arrivano tutti i delegati delle società, pronti per assistere all'apertura delle buste. Gli impiegati spiegano, con tanto di scuse, che si è trattato di un errore e che, nonostante l'erronea convocazione, la commissione ha portato a termine il suo lavoro. La speranza è quella di chiudere la vicenda con tante scuse e senza troppi intoppi.
Qualcuno però non si convince e dopo pochi giorni una delle società invitate alla gara presenta un preavviso di ricorso "evidenziato la violazione dei principi di pubblicità della procedura di gara, contestandone quindi la legittimità e preavvisando, ai sensi dell'art. 243 bis del Codice degli Appalti, il ricorso al fine di vedere annullata la procedura di gara".
Richieste che palazzo di città accoglie nella convinzione che " sia stato commesso un errore di comunicazione e che abbia qualche valenza la contestazione circa la violazione del principio di pubblicità mossa dalla ditta Fiumano Toma Trivellazioni s.r.l., corredata peraltro da sentenze e consolidata giurisprudenza, e che quindi il preavvisato ricorso avrebbe potuto trovare accoglimento nella giustizia amministrativa con conseguente ritardo nelle procedure di aggiudicazione e quindi rischio di perdita del finanziamento regionale".
Tutto da rifare, dunque e in fretta, prima che la Regione annulli i finanziamenti stanziati nel 2011 per un importo complessivo di poco superiore ai 400.000 euro erogati attraverso il Programma Operativo Fondo Europeo di Svilippo Regionale 2007-13.
La caratterizzazione della ex discarica di Jazzo dei presti rientra infatti tra i progetti finanziati nell'ambito degli "Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinanti".
Insieme all'area adiacente la Madonna della Stella, per anni utilizzata come discarica abusiva, Jazzo dei preti ha conservato rifiuti solidi urbani fino al momento della sua chiusura. Secondo gli addetti ai lavori i due siti non desterebbero particolari preoccupazioni poichè, come ribadito più volte da Palazzo di città, nelle due discariche non sono mai stati abbandonati dei rifiuti speciali.
La caratterizzazione servirà a confermare, salvo sorprese, la versione del governo cittadino.
Tutta colpa di un venerdì 4 luglio scambiato per un giovedì 3 luglio, ovvero la giornata in cui il dirigente Michele Stasi, costretto oramai da tre mesi a dividersi tra Gravina e Trani, è di stanza al municipio gravinese e dunque può presiedere le commissioni di gara.
Invitate 15 aziende specializzate nel settore e riscontrato che solo 9 hanno risposto all'appello municipale, gli uffici avviano le procedute per l'apertura delle buste e partono le convocazioni per il giorni 4 luglio, sempre convinti che si tratti di un giovedì, come tanti.
E difatti il giovedì, il presidente della commissione di gara procede con l'apertura delle offerte economiche. La commissione le valuta, assegna i punteggi e stila la graduatoria. Tutto nella norma a parte la strana assenza dei rappresentanti delle 9 aziende partecipanti.
Nemmeno 24 ore e sulla commissione arriva una doccia fredda: venerdì 4 luglio, ovvero nel giorno della convocazione, a palazzo di città arrivano tutti i delegati delle società, pronti per assistere all'apertura delle buste. Gli impiegati spiegano, con tanto di scuse, che si è trattato di un errore e che, nonostante l'erronea convocazione, la commissione ha portato a termine il suo lavoro. La speranza è quella di chiudere la vicenda con tante scuse e senza troppi intoppi.
Qualcuno però non si convince e dopo pochi giorni una delle società invitate alla gara presenta un preavviso di ricorso "evidenziato la violazione dei principi di pubblicità della procedura di gara, contestandone quindi la legittimità e preavvisando, ai sensi dell'art. 243 bis del Codice degli Appalti, il ricorso al fine di vedere annullata la procedura di gara".
Richieste che palazzo di città accoglie nella convinzione che " sia stato commesso un errore di comunicazione e che abbia qualche valenza la contestazione circa la violazione del principio di pubblicità mossa dalla ditta Fiumano Toma Trivellazioni s.r.l., corredata peraltro da sentenze e consolidata giurisprudenza, e che quindi il preavvisato ricorso avrebbe potuto trovare accoglimento nella giustizia amministrativa con conseguente ritardo nelle procedure di aggiudicazione e quindi rischio di perdita del finanziamento regionale".
Tutto da rifare, dunque e in fretta, prima che la Regione annulli i finanziamenti stanziati nel 2011 per un importo complessivo di poco superiore ai 400.000 euro erogati attraverso il Programma Operativo Fondo Europeo di Svilippo Regionale 2007-13.
La caratterizzazione della ex discarica di Jazzo dei presti rientra infatti tra i progetti finanziati nell'ambito degli "Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinanti".
Insieme all'area adiacente la Madonna della Stella, per anni utilizzata come discarica abusiva, Jazzo dei preti ha conservato rifiuti solidi urbani fino al momento della sua chiusura. Secondo gli addetti ai lavori i due siti non desterebbero particolari preoccupazioni poichè, come ribadito più volte da Palazzo di città, nelle due discariche non sono mai stati abbandonati dei rifiuti speciali.
La caratterizzazione servirà a confermare, salvo sorprese, la versione del governo cittadino.