
cultura
Il Fiore del partigiano, iniziativa dell'Anpi
Un incontro per non dimenticare la lotta per la libertà
Gravina - giovedì 24 aprile 2025
16.38
Non uno sterile esercizio di memoria, ma una presa di coscienza che il sacrificio ed il martirio di alcuni ha consentito la conquista dei diritti di cui ora godiamo e che sono nuovamente messi in discussione.
L'incontro con Mario Gianfrate organizzato dall'Anpi di Gravina ha voluto rappresentare un momento di riflessione sulla guerra di liberazione e sull'attualità che stiamo vivendo. Un ponte tra passato, presente e futuro che non fa presagire nulla di buono.
Un appuntamento che rappresenta l'ennesima tappa di avvicinamento al 25 aprile, giornata dedicata alla liberazione d'Italia dalla oppressione nazifascista, che quest'anno celebra i suoi 80 anni.
Nei suoi libri Gianfrate parla di giovani partigiani di ragazzi che hanno sacrificato la propria vita per la libertà. Giovani che hanno fatto una scelta di campo dopo l'8 settembre, e che hanno lottato in nome di un ideale e di una voglia di riscatto da un regime opprimente e brutale come pochi- sottolinea lo scrittore di Locorotondo. Storie di piccoli uomini con Nomi di battaglia come Topolino, Nuccia, Monello.
Storie che Gianfrate racconta da figlio di una donna partigiana che messo a repentaglio la propria vita per lottare contro i fascisti. "Io devo a lei il coraggio delle idee"- ha sottolineato Gianfrate.
Una testimonianza che ha dato la stura ad un interessante dibattito animato da alcuni dei giovani studenti presenti in sala. Tema centrale: l'attualità delle vicende e la partecipazione delle giovani generazioni alla costruzione della realtà e del momento storico in cui stiamo vivendo.
Da un lato la scuola messa sotto accusa per la sua inadeguatezza, rea di aver espulso il pensiero critico, dall'altro il bisogno di determinazione del proprio presente che i giovani hanno manifestato come istanza, chiedendo alla platea risposte.
"Siate partigiani di Pace e non rinunciate alla libertà di parola" - ha detto lo storico barese, che ha raccontato- così come evidenziato da Franco Laiso- uno spaccato di microstoria che è la storia vera. Il problema e la difficoltà alla partecipazione per le giovani generazioni è determinato dalla mancanza delle organizzazioni socio-politiche che erano l'argine della deriva reazionaria. Di qui l'invito a non rinunciare alla libertà di parola e a non rinunciare agli ideali che sono il faro che indica la rotta ai naviganti.
Insomma, un incontro partecipato che- attraverso le parole di Rosa Fiore, presidente dell'Anpi Gravina- ha lanciato un significativo messaggio, laddove le conquiste del passato sembra che si stiano perdendo e quindi diventa necessario fare opera di recupero della memoria per costruire un futuro nel quale avere il coraggio delle proprie idee.
L'incontro con Mario Gianfrate organizzato dall'Anpi di Gravina ha voluto rappresentare un momento di riflessione sulla guerra di liberazione e sull'attualità che stiamo vivendo. Un ponte tra passato, presente e futuro che non fa presagire nulla di buono.
Un appuntamento che rappresenta l'ennesima tappa di avvicinamento al 25 aprile, giornata dedicata alla liberazione d'Italia dalla oppressione nazifascista, che quest'anno celebra i suoi 80 anni.
Nei suoi libri Gianfrate parla di giovani partigiani di ragazzi che hanno sacrificato la propria vita per la libertà. Giovani che hanno fatto una scelta di campo dopo l'8 settembre, e che hanno lottato in nome di un ideale e di una voglia di riscatto da un regime opprimente e brutale come pochi- sottolinea lo scrittore di Locorotondo. Storie di piccoli uomini con Nomi di battaglia come Topolino, Nuccia, Monello.
Storie che Gianfrate racconta da figlio di una donna partigiana che messo a repentaglio la propria vita per lottare contro i fascisti. "Io devo a lei il coraggio delle idee"- ha sottolineato Gianfrate.
Una testimonianza che ha dato la stura ad un interessante dibattito animato da alcuni dei giovani studenti presenti in sala. Tema centrale: l'attualità delle vicende e la partecipazione delle giovani generazioni alla costruzione della realtà e del momento storico in cui stiamo vivendo.
Da un lato la scuola messa sotto accusa per la sua inadeguatezza, rea di aver espulso il pensiero critico, dall'altro il bisogno di determinazione del proprio presente che i giovani hanno manifestato come istanza, chiedendo alla platea risposte.
"Siate partigiani di Pace e non rinunciate alla libertà di parola" - ha detto lo storico barese, che ha raccontato- così come evidenziato da Franco Laiso- uno spaccato di microstoria che è la storia vera. Il problema e la difficoltà alla partecipazione per le giovani generazioni è determinato dalla mancanza delle organizzazioni socio-politiche che erano l'argine della deriva reazionaria. Di qui l'invito a non rinunciare alla libertà di parola e a non rinunciare agli ideali che sono il faro che indica la rotta ai naviganti.
Insomma, un incontro partecipato che- attraverso le parole di Rosa Fiore, presidente dell'Anpi Gravina- ha lanciato un significativo messaggio, laddove le conquiste del passato sembra che si stiano perdendo e quindi diventa necessario fare opera di recupero della memoria per costruire un futuro nel quale avere il coraggio delle proprie idee.