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Scuola e Università
Il futuro dei giovani gravinesi? Tra studio e lavoro
Inchiesta statistica nelle scuole medie superiori gravinesi. Sognano serenità, amano Gravina.
Gravina - domenica 26 maggio 2013
10.45
Maggiorenni in cerca di un lavoro sicuro: questo l'identikit dei gravinesi prossimi alla maturità.
Le scelte di ognuno di loro sono definite, nonostante le criticità dei tempi, senza fuggire all'oscuro. Lo attestano i dati di un'inchiesta statistica (senza alcuna pretesa di scientificità) realizzata da Gravinalife negli istituti medi superiori cittadini.
La stragrande maggioranza degli intervistati ha motivato il proprio futuro precisando il desiderio di un lavoro sicuro e dichiarando di essersi consultato con la famiglia, per la decisione. Le tre scuole superiori protagoniste del sondaggio "Motiva il tuo futuro", Ipsia, Liceo scientifico e Itc, restituiscono dati nitidi. Gli studenti interpellati sono tutti coscienziosi dello stato in cui tergiversa l'Italia: mobilità lavorativa, se si è fortunati o disoccupazione. Oltre il 70% degli studenti dell'Ipsia e dell'Itc vorrebbe, quindi, avere un lavoro che si avvicini al sogno professionale, magari da anticipare con uno stage o part-time, ma trova grandi difficoltà ad inserirsi nel contesto dicendo: "Non so come muovermi, non vedo buone possibilità, Gravina offre poco". ll restante 30% dichiara di avere già un'occupazione trovata magari grazie all'interessamento di mamma e papà o, nella maggior parte dei casi, lavorando come cameriere nei pub del circondario o presso la sale ricevimento, per fare fronte alle esigenze economiche personali ma anche familiari.
Alla domanda "cosa ti aspetti dal futuro", gli stessi che lavorano come camerieri e che cercano certezze, dichiarano di desiderare serenità. Piccolissime percentuali parlano di meritocrazia, matrimonio e denaro.
Le tre quinte della scuola Ipsia, per un totale di 50 studenti, sono le uniche ad essersi avvicinate già al mondo del lavoro. E' la tipologia scolastica che impone stage e attività simili, offrendo l'occasione di seguire corsi in aziende, stage di approfondimento, praticantato, come accade nella stragrande maggioranza degli istituti scolastici americani. Le classi abbigliamento e moda, indirizzo meccanico e indirizzo elettronico, hanno compilato i questionari con estrema attenzione. Poca formalità e molta sostanza. Alcune donne, meno del 5% esprimono il desiderio di laurearsi semplicemente per arricchire la propria cultura personale. I colleghi dell'indirizzo elettronico e meccanico, sono il futuro della città, ovvero coloro che vorrebbero aiutarla a crescere (trattasi del 70% del totale).
Il Liceo scientifico si presenta con una piccolissima fetta di indecisi, meno del 10% del totale. Tutti gli altri sembrano aver già deciso: si iscriveranno all'università. Tra le facoltà preferite ci sono Medicina e Ingegneria. A seguire le facoltà umanistiche. Pochissimi, invece, scelgono il mondo della comunicazione e del management.
Gli studenti dichiarano di aver definito la decisione con l'aiuto delle famiglie, nel caso dell'Ipsia si tratta dell'80%; la restante parte si è aiutata con gli insegnanti e autonomamente. L'Itc vede un 60% aiutato dalle famiglie, un 30% che si muove autonomamente e solo un 10% che chiede consigli agli insegnanti. Il liceo non ha dettagliato quest'ultima domanda.
Quanto al legame con Gravina, è alto il numero degli intervistati che dichiara di voler mantenere il legame col territorio, se possibile per migliorarne le sorti.
Anche nell'era della globalizzazione, l'amore per le radici non perde fascino.
Le scelte di ognuno di loro sono definite, nonostante le criticità dei tempi, senza fuggire all'oscuro. Lo attestano i dati di un'inchiesta statistica (senza alcuna pretesa di scientificità) realizzata da Gravinalife negli istituti medi superiori cittadini.
La stragrande maggioranza degli intervistati ha motivato il proprio futuro precisando il desiderio di un lavoro sicuro e dichiarando di essersi consultato con la famiglia, per la decisione. Le tre scuole superiori protagoniste del sondaggio "Motiva il tuo futuro", Ipsia, Liceo scientifico e Itc, restituiscono dati nitidi. Gli studenti interpellati sono tutti coscienziosi dello stato in cui tergiversa l'Italia: mobilità lavorativa, se si è fortunati o disoccupazione. Oltre il 70% degli studenti dell'Ipsia e dell'Itc vorrebbe, quindi, avere un lavoro che si avvicini al sogno professionale, magari da anticipare con uno stage o part-time, ma trova grandi difficoltà ad inserirsi nel contesto dicendo: "Non so come muovermi, non vedo buone possibilità, Gravina offre poco". ll restante 30% dichiara di avere già un'occupazione trovata magari grazie all'interessamento di mamma e papà o, nella maggior parte dei casi, lavorando come cameriere nei pub del circondario o presso la sale ricevimento, per fare fronte alle esigenze economiche personali ma anche familiari.
Alla domanda "cosa ti aspetti dal futuro", gli stessi che lavorano come camerieri e che cercano certezze, dichiarano di desiderare serenità. Piccolissime percentuali parlano di meritocrazia, matrimonio e denaro.
Le tre quinte della scuola Ipsia, per un totale di 50 studenti, sono le uniche ad essersi avvicinate già al mondo del lavoro. E' la tipologia scolastica che impone stage e attività simili, offrendo l'occasione di seguire corsi in aziende, stage di approfondimento, praticantato, come accade nella stragrande maggioranza degli istituti scolastici americani. Le classi abbigliamento e moda, indirizzo meccanico e indirizzo elettronico, hanno compilato i questionari con estrema attenzione. Poca formalità e molta sostanza. Alcune donne, meno del 5% esprimono il desiderio di laurearsi semplicemente per arricchire la propria cultura personale. I colleghi dell'indirizzo elettronico e meccanico, sono il futuro della città, ovvero coloro che vorrebbero aiutarla a crescere (trattasi del 70% del totale).
Il Liceo scientifico si presenta con una piccolissima fetta di indecisi, meno del 10% del totale. Tutti gli altri sembrano aver già deciso: si iscriveranno all'università. Tra le facoltà preferite ci sono Medicina e Ingegneria. A seguire le facoltà umanistiche. Pochissimi, invece, scelgono il mondo della comunicazione e del management.
Gli studenti dichiarano di aver definito la decisione con l'aiuto delle famiglie, nel caso dell'Ipsia si tratta dell'80%; la restante parte si è aiutata con gli insegnanti e autonomamente. L'Itc vede un 60% aiutato dalle famiglie, un 30% che si muove autonomamente e solo un 10% che chiede consigli agli insegnanti. Il liceo non ha dettagliato quest'ultima domanda.
Quanto al legame con Gravina, è alto il numero degli intervistati che dichiara di voler mantenere il legame col territorio, se possibile per migliorarne le sorti.
Anche nell'era della globalizzazione, l'amore per le radici non perde fascino.