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La città
Il Globalrider Hugo Scagnetti fa tappa a Gravina
Seconda ed ultima meta italiana insieme a città del Vaticano
Gravina - domenica 5 giugno 2016
80 giorni e un mondo da girare.
Questa è la sfida che ha intrapreso il Globalrider Hugo Scagnetti, partito in sella alla sua Super Ténéré lo scorso 25 Maggio, proprio come Magellano nel 1519 da Jerez de la Frontiera, città in cui ha luogo la MotoGP in Spagna, e giunto in Italia nei giorni scorsi: il 2 e 3 Giugno è stato qui a Gravina in Puglia, seconda ed ultima tappa - dopo città del Vaticano - prima di salpare alla volta della Grecia.
Un'impresa difficile, a che pro? Certamente non per pura vanagloria. La sua è una vera e propria missione: "Un paio di anni fa - ha spiegato il rider Scagnetti - una malattia chiamata osteonecrosi ha colpito entrambe le mie gambe impedendomi così di camminare autonomamente. Nello specifico, la "paralisi" è dovuta alla mancanza di afflusso sanguigno alla testa del femore che causa inevitabilmente fratture dovute alla morte del tessuto osseo. A seguito di una operazione a cui mi sono sottoposto, che ha permesso il ripristino del tessuto osseo grazie alle cellule staminali, ho ripreso a camminare. Una operazione molto costosa e per di più sperimentale. Da questa mia esperienza personale, ho deciso di girare il mondo per raccogliere fondi non solo per sostenere la ricerca ma per dare la possibilità a ben 220 bambini in Spagna di poter tornare a camminare, correre e saltare."
E così, si appresta ad affrontare questo viaggio lungo 37.000 km attraverso i continenti a bordo della sua fedele compagna a due ruote, che collegata ad Internet, gli permette di condividere con i followers ogni attimo della sua traversata. Una traversata che si fonda su tre capisaldi fondamentali: tecnologia, audiovisione e filantropia.
"Essere solidali e sostenere la ricerca - ha continuato - è fondamentale: dopotutto non ci sono idee e non c'è progresso se mancano i fondi."
Hugo Scagnetti è un uomo che crede fortemente nelle potenzialità della ricerca e della solidarietà: è impegnato infatti in un progetto di ricerca prototipale che ha come oggetto la creazione di una protesi organica - perciò non invasiva e che non viene riconosciuta come corpo estraneo dall'organismo - costituita da una proteina della seta, la fibroina.
Chiunque voglia contribuire alla raccolta fondi, può visitare il sito www.telefonica.yamaha.globalrider.org e effettuare una donazione con PayPal. Un piccolo gesto in cambio della felicità di un bambino.
Questa è la sfida che ha intrapreso il Globalrider Hugo Scagnetti, partito in sella alla sua Super Ténéré lo scorso 25 Maggio, proprio come Magellano nel 1519 da Jerez de la Frontiera, città in cui ha luogo la MotoGP in Spagna, e giunto in Italia nei giorni scorsi: il 2 e 3 Giugno è stato qui a Gravina in Puglia, seconda ed ultima tappa - dopo città del Vaticano - prima di salpare alla volta della Grecia.
Un'impresa difficile, a che pro? Certamente non per pura vanagloria. La sua è una vera e propria missione: "Un paio di anni fa - ha spiegato il rider Scagnetti - una malattia chiamata osteonecrosi ha colpito entrambe le mie gambe impedendomi così di camminare autonomamente. Nello specifico, la "paralisi" è dovuta alla mancanza di afflusso sanguigno alla testa del femore che causa inevitabilmente fratture dovute alla morte del tessuto osseo. A seguito di una operazione a cui mi sono sottoposto, che ha permesso il ripristino del tessuto osseo grazie alle cellule staminali, ho ripreso a camminare. Una operazione molto costosa e per di più sperimentale. Da questa mia esperienza personale, ho deciso di girare il mondo per raccogliere fondi non solo per sostenere la ricerca ma per dare la possibilità a ben 220 bambini in Spagna di poter tornare a camminare, correre e saltare."
E così, si appresta ad affrontare questo viaggio lungo 37.000 km attraverso i continenti a bordo della sua fedele compagna a due ruote, che collegata ad Internet, gli permette di condividere con i followers ogni attimo della sua traversata. Una traversata che si fonda su tre capisaldi fondamentali: tecnologia, audiovisione e filantropia.
"Essere solidali e sostenere la ricerca - ha continuato - è fondamentale: dopotutto non ci sono idee e non c'è progresso se mancano i fondi."
Hugo Scagnetti è un uomo che crede fortemente nelle potenzialità della ricerca e della solidarietà: è impegnato infatti in un progetto di ricerca prototipale che ha come oggetto la creazione di una protesi organica - perciò non invasiva e che non viene riconosciuta come corpo estraneo dall'organismo - costituita da una proteina della seta, la fibroina.
Chiunque voglia contribuire alla raccolta fondi, può visitare il sito www.telefonica.yamaha.globalrider.org e effettuare una donazione con PayPal. Un piccolo gesto in cambio della felicità di un bambino.