
La città
Il “Grande” ammalato
Passeggiata nel Bosco Difesa Grande tra degrado e abbandono
Gravina - martedì 1 dicembre 2015
9.22
Gravina, città a vocazione turistica, la sua bellezza artistica e paesaggistica fa bella mostra di se e lascia un ricordo indelebile nei turisti che la visitano.
Tante sono le aspettative in termini di ricadute positive per l'indotto del turismo da un appuntamento importante come Matera 2019.
Però, quando si parla di turismo, non si parla solo di quello che prende d'assedio i siti archeologici e culturali; una nota di merito va fatta anche per il turismo naturalistico molto apprezzato da italiani e stranieri come emerge dai dati dell'Osservatorio Turistico della Regione Puglia.
E proprio per constatare lo stato di salute di quello che viene considerato il fiore all'occhiello del turismo naturalistico, nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo all'interno del Bosco Difesa Grande.
A dare il benvenuto a sportivi e turisti che arrivano all'area parcheggio (nota come "terra rossa") ci pensano sporcizia e bidoni ricolmi di rifiuti, oltre a diversi paletti divelti della recinzione in legno.
Percorrendo la SP 158 che scinde in due il nostro polmone verde, abbiamo notato che, in alcuni punti, i corridori non utilizzano la pista ciclabile, preferendo correre sul manto stradale e le ragioni di tale scelta sono giustificate da pericolosissimi solchi, veri e propri cedimenti, che interessano in molti punti la pista ciclabile (inaugurata appena due anni fa), con notevole pericolo per corridori e ciclisti.
Arrivati in zona Centro Visite, iniziamo a percorrere la passerella che immediatamente si presentava molto scivolosa ed insidiosa, verificando che in molti punti si presenta già rovinata.
Ma quello che più di ogni altra cosa ha colpito la nostra attenzione, lasciandoci senza fiato è il mastodontico albero abbattutosi chissà quando, che di fatto blocca il transito ai frequentatori.
E non è tutto. Alzando lo sguardo al cielo abbiamo notato un albero visibilmente inclinato appoggiato ad un altro tronco. Sarà il prossimo a cadere?
Il Centro Visite è ancora chiuso; il 14 settembre, data entro la quale dovevano essere conclusi "improrogabilmente" i lavori, è ormai un lontano ricordo e ad oggi non è stata firmata alcuna convenzione tra Comune e società aggiudicataria.
Al termine di questa passeggiata Antonio Lubrano, storico conduttore di "Mi manda Rai Tre", avrebbe detto "la domanda sorge spontanea": siamo proprio sicuri di voler offrire questo spettacolo agli amanti della natura che arrivano a Gravina per vedere le bellezze del nostro bosco?
Tante sono le aspettative in termini di ricadute positive per l'indotto del turismo da un appuntamento importante come Matera 2019.
Però, quando si parla di turismo, non si parla solo di quello che prende d'assedio i siti archeologici e culturali; una nota di merito va fatta anche per il turismo naturalistico molto apprezzato da italiani e stranieri come emerge dai dati dell'Osservatorio Turistico della Regione Puglia.
E proprio per constatare lo stato di salute di quello che viene considerato il fiore all'occhiello del turismo naturalistico, nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo all'interno del Bosco Difesa Grande.
A dare il benvenuto a sportivi e turisti che arrivano all'area parcheggio (nota come "terra rossa") ci pensano sporcizia e bidoni ricolmi di rifiuti, oltre a diversi paletti divelti della recinzione in legno.
Percorrendo la SP 158 che scinde in due il nostro polmone verde, abbiamo notato che, in alcuni punti, i corridori non utilizzano la pista ciclabile, preferendo correre sul manto stradale e le ragioni di tale scelta sono giustificate da pericolosissimi solchi, veri e propri cedimenti, che interessano in molti punti la pista ciclabile (inaugurata appena due anni fa), con notevole pericolo per corridori e ciclisti.
Arrivati in zona Centro Visite, iniziamo a percorrere la passerella che immediatamente si presentava molto scivolosa ed insidiosa, verificando che in molti punti si presenta già rovinata.
Ma quello che più di ogni altra cosa ha colpito la nostra attenzione, lasciandoci senza fiato è il mastodontico albero abbattutosi chissà quando, che di fatto blocca il transito ai frequentatori.
E non è tutto. Alzando lo sguardo al cielo abbiamo notato un albero visibilmente inclinato appoggiato ad un altro tronco. Sarà il prossimo a cadere?
Il Centro Visite è ancora chiuso; il 14 settembre, data entro la quale dovevano essere conclusi "improrogabilmente" i lavori, è ormai un lontano ricordo e ad oggi non è stata firmata alcuna convenzione tra Comune e società aggiudicataria.
Al termine di questa passeggiata Antonio Lubrano, storico conduttore di "Mi manda Rai Tre", avrebbe detto "la domanda sorge spontanea": siamo proprio sicuri di voler offrire questo spettacolo agli amanti della natura che arrivano a Gravina per vedere le bellezze del nostro bosco?